domenica 16 dicembre 2012

A voi la parola

Grazie di tutto ragazze...state rendendo il nostro obiettivo sempre più importante =)
un bacione
Michi

Messaggio da parte di Wolfie, sostenitrice dell'iniziativa "A voi la parola":

Sono rimasta molto colpita dal post di Charlie, che ironizza sui dieci comandamenti delle ragazze pro ana. E dunque, vorrei anch’io dire la mia sull’argomento “pro ana”.

Proprio perché passata dalla bulimia, e proprio perché ancora in lotta contro di essa, non potrei mai e poi mai spingere qualcuna a fare questa scelta, e non mi sarebbe mai neanche venuto in mente di tenere un blog pro ana, perché quella del dca è una sofferenza che non auguro a nessuno, figuriamoci “insegnarla”!
Io non conosco personalmente nessuna ragazza pro ana (anche perché molto spesso esordiscono sui loro blog dicendo che non vogliono commenti da chi la pensa diversamente da loro, e anche se qualche volta ho comunque provato a scrivergli qualcosa, i miei commenti sono stati sistematicamente cancellati), quindi non posso pronunciarmi relativamente al tipo di persone che possono essere, o al tipo di problemi che possono avere, però ho notato una cosa: nel 95% dei casi si tratta di ragazze di età compresa tra scuole medie e liceo. È l’età dell’adolescenza, l’età in cui più che mai si tende all’emulazione, in cui diventa importantissimo il fare gruppo, gruppo che poi funge da struttura di base alla personalità. Per me, quindi, più che malate o con seri problemi nella loro vita reale, loro vedono questa cosa come un “gioco”, come un “fare gruppo”, basti pensare che l’impostazione dei loro blog è tutta uguale, tutti con la lettera di ana, con i dieci comandamenti, e così via. Non c’è traccia di personalità individuale, tutte parlano delle stesse cose in maniera stereotipata, e anche i commenti che ricevono sono più che altro incitamenti, anche questi commenti sprovvisti di una reale personalità retrostante. È abbastanza ovvio che non sanno cos’è un dca, vogliono solo fare gruppo, vedono questa cosa come lo svago del momento, e neanche si rendono conto di quanto invece, per altre persone, quello che scrivono può essere deleterio, perché probabilmente neanche ci pensano chi i loro blog possano essere letti da chiunque, li vedono solo come il mezzo per comunicare con chi “la pensa come loro”.

Però, ripeto, io non conosco ragazze pro ana, questa è solo una mia idea, potrei benissimo sbagliarmi, è difficile dirlo se quando provi a parlare con loro nessuna ti risponde, nessuna ti spiega per bene quali siano le loro idee; in ogni caso, io la vedo così.

Non credo che una persona con un dca, che la fa stare veramente male, si metterebbe a scrivere simili cose su internet dove chiunque potrebbe leggerle, rischiando così di tirare nel giro anche qualche altra ragazza che è sull’orlo dell’abisso, perché proprio perché si sa come si sta male con un dca, non vorremmo che nessuno provasse questa sofferenza; quindi secondo me può mettersi a scrivere un blog pro ana solo una persona che si può permettere di “scherzare” con queste malattie perché non le ha vissute e non sa cosa siano veramente, e a cosa ti riducano.

È vero che c’è libertà di pensiero e d’azione, e ognuna può scrivere quel che gli pare, però bisognerebbe anche mettersi una mano sulla coscienza prima di fare certe cose, e considerare se lo scrivere certe cose non potrebbe avere un impatto negativo su altre persone. Perché la liberà di pensiero e d’azione, secondo me, è anche fondata sul RISPETTO ALTRUI.

Un bacione a tutte!!!!!!!!!!!!

 Wolfie

3 commenti:

  1. Sono molto d'accordo su quanto ha scritto Wolfie. Trovo che l'atteggiamento delle ragazze pro ana e pro mia sia spesso e volentieri molto parodico della malattia stessa...


    P.S.= Dato che non potrò tornare su blogger nei prossimi giorni, auguro a Michela, a Stefano, a tutto MNV, e alle ragazze che scrivono e leggono questo blog di poter trascorrere un sereno Natale...
    Un abbraccio forte a tutti...

    Veggie

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  2. Buon Natale!!!

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  3. Io credo che siano "semplicemente" declinazioni di uno stesso problema. Siamo tutti differenti, ed esistono differenti modi di soffrire di un DCA. Il fenomeno pro-ana o pro-mia non è una parodia (in)felice su chi sta male, è uno star male in gruppo e secondo una falsa filosofia di vita. E' un sostenersi nella malattia forse ancor più grave di chi invece è consapevole (ha raggiunto la consapevolezza) di avere un problema serio. Perchè, purtroppo, nel pro-ana questa presa di coscienza ancora non c'è.

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