mercoledì 6 novembre 2013

Sfatiamo qualche mito!!!


ed ecco a voi il contributo della nostra amica Lylih

*Miti da sfatare*
Sfatiamo un po' di miti: avere l'anoressia non significa essere uno scheletro. L'essere "magra come un chiodo", come direbbe la maggior parte delle persone, non prescinde l'anoressia e viceversa. Si può avere l'anoressia anche a ottanta chili. Perché? Perché è una malattia!

Diciamo pure che noi tutte, ragazze che hanno l'anoressia, siamo stufe di sentirci dire che siamo guarite e che stiamo bene solo perché abbiamo ripreso del peso. Prendere peso è facile: i ricoveri, le abbuffate(che sono sintomo di bulimia nervosa) senza vomito magari, l'essere più positive, perché no e non voler rischiare la vita... e ci sono altri motivi per riprendere peso. Ma ciò non vuol dire che si è guariti dall'anoressia.
Per chi ha l'anoressia è molto importante sentirsi malato. Perché la malattia diventa la tua identità e tu arrivi ad identificarti con essa; quindi, se ti dicono che sei guarita, tu non ritrovi più una parte di te stessa, che è diventata la parte principale di te. L'anoressia è una malattia anzitutto dell'anima. Il peso, per chi ha l'anoressia, è una questione marginale, o quasi(come sostiene anche Clara Brunello nel suo libro "Viva di nuovo" e non solo lei). L'essere uno scheletro è una fase della malattia, fase per altro che non tutte passano. Uno può avere l'anoressia ed essere sempre "grasso". Perché è una questione principalmente psicospirituale; la malattia insorge per tanti fattori sia "scientificamente dimostrati", sia psichici, sia spirituali appunto: la fame d'amore prima di ogni altro causa la malattia(ma di questo scriverò in seguito).

Ora veniamo a sfatare il secondo mito: noi NON siamo anoressiche, ma ABBIAMO L'ANORESSIA. Che è completamente diverso. Si dice "avere un cancro, avere il raffreddore", non essere una malattia. Bene, l'anoressia e la bulimia sono malattie e dimostreremo il perché. Quindi, basta puntare le dita contro e giudicare una ragazza, quasi sicuramente molo magra, anoressica. Non esiste l'anoressica. Non esiste che si E' una malattia. Non siamo malattie: siamo persone, con problemi, ma essere umani, come tutti gli atri. Così come anche i drogati, i così detti "pazzi", gli alcolisti: no! Sono tutte persone che hanno problemi con la droga, con l'alcool e che soffrono di disturbi della psiche.

Riprendendo il discorso dell'identificazione con la malattia: è deleterio dire ad una ragazza con l'anoressia che "è anoressica". Perché a lei farà piacere e si sentirà ancora più malata e vorrà essere ancora più malata. Ma lei non è la sua malattia: deve capirlo, deve convincersi del fatto che queste malattie ti vengono, non te le causi tu, non del tutto. Certo, sei tu che decidi di seguire l'anoressia e la bulimia quale metodo autodistruttivo, ma non sei tu che hai voluto il desiderio di autodistruggerti; questo ti nasce per tutta una serie di carenze che tu hai: dalla serotonina, se vogliamo parlare dal punto di vista scientifico, all'amore e all'affetto che tu non hai mai sentito( e sottolineo tu non hai sentito, che non vuol dire che non te lo hanno dato).

Questo post vuole essere una critica al giudizio della gente, ignorante(dall'etimo latino del termine) riguardo ai DCA e piena di stupide convinzioni che, ancora oggi, nonostante due milioni di ragazze morte, continuano a sostenere che l'anoressia "è un capriccio di una ragazzina che vuole essere magra come una modella".

2 commenti:

  1. Questo articolo mi ha fatto venire i brividi, non per lo spavento ma perché è la pura realtà. E ancora, io stessa, non percepisco la frase "ho la bulimia" o "ho l'anoressia", ancora affermo abbassando gli occhi "sono bulimica" "sono anoressica".
    Questo messaggio che mandate alla gente IGNORANTE riguardo ai disturbi del comportamento alimentare è forte e chiaro.
    Mi piacerebbe linkare questo articolo sul mio blog, sono stata veramente colpita da ogni singola parola.
    Grazie !

    www.bornordie.wordpress.com

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  2. leggendo cio mi viene da piangere perché mi ritrovo in questo commento, non sono più secca scheletrica ma la mia testa ragiona come prima io non seguo il mio reale pensiero ma cio che mi dice la mia parte interna, docce fredde piccoli rituali fanni parte di me e vi assicuro che farsi la doccia fredda in pieno inverno non e bello per niente, mi viene sempre paura a pensarci ma poi sono li e la affronto faccio come dice lei, cosi si calma, io non voglio vivere cosi, ma ormai fa parte di me perché lei rimarra sempre con me non mi abbandonera ne mi tradira mai ,e anche se perdo quello che ho realizzato fino ad ora non mi importa perché non lo sopporto più

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