giovedì 1 marzo 2018
Un anno di vita, un anno di me.
Vi seguo da "lontano" .
Abito in provincia di Como.Ho 34 anni, e per venti lunghissimi dolorossissimi anni ho sofferto di disturbi alimentari. A 12 anni mi sono ammalata di anoressia. Rovinosamente. I miei genitori molto lontani ed estranei a questo mondo, mi hanno al tempo portata da una psicologa per una decina di sedute. Una psicologa "generica" ..come la chiamo io al giorno d'oggi..
Anoressia mai curata, mai guarita. Anima logorata. Dispercezione del mio corpo.
Sfociata dopo tre anni nell'oscurità della bulimia. Silenziosa. Latente.
Per vent'anni mi sono chiusa in questo mondo. Unico mondo che sin da bambina conoscevo.
A Marzo festeggio un anno di me. Un anno di vita.
Nel marzo di un anno fa ho deciso che se nessuno fino ad ora si era mai preso la briga di portarmi in salvo, nonostante gli anni di richieste di aiuto (silenziose ma ben evidenti..)...dovevo farlo io.
È un lunghissimo percorso. Le lacrime sono state tante.
Ma la vita e la gioia che sento oggi nel sentirmi una nuova Claudia non ha eguali.
Le lacrime, le cadute, i pugni stretti, la paura, i sensi di vuoto..
Ma la vita. Giorno per giorno. Passo dopo passo. Ma la vita. Piano piano, meccanismo dopo meccanismo. Ingranaggio dopo ingranaggio.
Ma la vita. Parola dopo parola. Caduta e risalita.
Non ha pari.
Ho fatto fatica a trovare la strada giusta.
Io lavoro a tempo pieno, ora sono sposata, ho la "responsabilità" di una casa vecchiotta da sistemare, mille animali adottati da accudire..come posso stare in una clinica ricoverata come fanno tutte queste ragazze che sono andata a cercare nel web..
Poi non voglio prendere psicofarmaci come tutte loro..ci dev'essere un altro modo.
Abito a Como e la struttura più valida è a Milano. Come e quando riuscirei ad andare?..e che prezzi..
Cerco gruppi di auto aiuto nella mia provincia, nel mio comune...IL NULLA.
Non mi scoraggio.
Trovo a Como un'associazione, JONAS ONLUS. Trattano anche disturbi alimentari.
Ci provo, mi dico. CI SIAMO. Si può anche pagare a seconda delle proprie disponibilità..
E inizia il mio cammino tortuoso.
Terapia una volta a settimana. Parole parole parole.
E non la lascerò... mai più mi dico sempre io. È stata la mia salvezza. Con la terapia anche una forza di volontà che mai avrei pensato di avere.
Forza forza.
Mi sono esposta sul web. Facebook e Instagram. Raccontando di tanto in tanto il cammino. Tantissime ragazze mi hanno contattato. Mi scrivono. Mi chiedono aiuto. È stata anche questa una forza nella guarigione. Tenere duro e poter aiutare. Motivare, indirizzare alla terapia.
Dopo vent'anni ho deciso di fare un passo verso mia mamma. Le ho raccontato di questo magico cammino. Di come sono rinata. Di come non sapevo cosa volesse dire vivere senza la malattia.
"Ma Claudia, noi non abbiamo mai pensato che tu fossi guarita. Ma al tempo rifiutavi le cure."
Dieci sedute da una psicologa generica sono cure?
Ero solo una bambina. Ed ero malata.
Il DCA non è come un raffreddore...
C'è cosi tanta disinformazione. C'è cosi tanto silenzio. Cosi tanta omertà, vergogna nel parlarne.
Vorrei portare questo grido anche qui.
Quante ragazze...e Donne, conoscenti e non, nella mia zona, che leggendo le mie storie mi hanno scritto tempestivamente. Quante soffrono senza chiedere aiuto. Perché aiuto qui non trovano.
Siete forti. Siete magnifici. Siete grandiosi.
Grazie per tutto quello che fate
Claudia
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