lunedì 4 marzo 2019

Dentro la bolla di un Disturbo Alimentare


A te che non ti sei mai sentita abbastanza brava, abbastanza capace, abbastanza studiosa. Che ti sei incolpata per anni di non essere una brava amica, figlia, sorella. Hai trovato nell’anoressia un’alleata, “qualcuno” a cui dimostrare che di una cosa eri capace: far scendere quel numero sempre di più, ogni giorno più basso del giorno prima, anche a costo di digiunare e sentirti svenire ogni giorno.
Vorrei dirti che non devi raggiungere alcun traguardo per meritarti la stima e l’affetto di chi ti circonda, che tutti noi abbiamo il diritto di esistere e di ricevere amore e conforto al di là di numeri e risultati.
Mi piacerebbe farti capire che la vita di ognuno ha sempre un immenso valore, e che un giorno riceverai tutto l’amore e la comprensione che ti spettano. E che se in passato ti sei sentita non amata o non apprezzata non è perché sei sbagliata, non è colpa tua, mai.
A te che hai cercato di sostituire tutti i pensieri, le ansie e le preoccupazioni con l’ossessione per le calorie, per i nutrienti e per il peso perché questo era l’unico modo per andare avanti, un’arma di autodifesa per eliminare emozioni forti che non riuscivi a gestire. Ti capisco perché anche io ne ho avuto a lungo paura, e tanta. Quando mi hanno imposto di guarire e staccarmi dall’anoressia ho pianto, ho tremato, ho dubitato di me stessa ma alla fine ho cominciato a lottare e a riprendermi la mi vita.
Tutti noi, da qualche parte, abbiamo la forza per affrontare le emozioni negative che sentiamo, dobbiamo però essere disposti ad ascoltarle, a provarle e a farci i conti.
La guarigione non è un percorso facile, ci saranno giorni in cui affrontare il mondo farà male e avrai paura di non riuscirci ma non devi mai dubitare della tua forza di superare tutto questo
Solo passando attraverso i problemi, senza cercare di allontanarli o sopprimerli nascondendosi dentro la bolla di un disturbo alimentare, riuscirai a risolverli e ne varrà la pena, sempre.

Greta 

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