martedì 27 settembre 2011

Esiste un'isola di opportunità all'interno di ogni difficoltà

Ciao a tutti,
spero che anche questo post possa avviare un interessante colloquio. Oggi mi piacerebbe parlare di un argomento delicato e complesso : l'autostima. Personalmente mi sento in difficoltà dal momento che sto costruendo la mia, mattone su mattone, da circa un anno. Avere stima di se stessi è qualcosa di arduo...richiede coraggio, forza e determinazione; il percorso è ricco di ostacoli rappresentati dalle delusioni e dai fallimenti. Per quanto riguarda la mia personale esperienza, l'anoressia ha rappresentato un grande fallimento in un primo momento, un motivo per chiudersi dentro, vergognarsi e farsi investire continuamente da quell'ossessionante senso di colpa. Successivamente però ho capito di non poter essere perdente; i perdenti infatti si arrendono alla prima difficoltà, rinunciano a combattere. Io ho combattuto, ho vinto e continuo a vincere giorno per giorno grazie a quelle piccole soddisfazioni che la vita mi offre. Ora sono vincente perchè ho finalmente compreso come il segreto sia imparare dai fallimenti, dalle sconfitte;  una volta però ricavati gli insegnamenti occorre lasciare  da parte il buio per iniziare ad amare la forza che ci ha permesso di superarlo. E' infatti necessario ricordare come ...esista un'isola di opportunità all'interno di ogni difficoltà...e come quindi valga la pena assaporarle e viverle tutte.
Aspetto numerosi commenti.
Grazie a tutti
Un abbraccio
Michela

6 commenti:

  1. ciao Michela, sono Elena
    Anch'io ho avuto un passato in parte bruciato dall'anoressia e ora, felice di vivere,devo e voglio ricostruirmi.Quand'ero malata pensavo di essere così forte, resistevo alla tentazione del cibo.....non mi accorgevo, non volevo vedere quant'ero fragile.
    I DCA bloccano lo sviluppo fisico, sociale e psicologico, più è lungo il tempo di malattia più esperienze si perdono, più è dura ricostruirsi; quando si inizia a mettere il primo mattone sano....l'euforia di essere liberi da divieti e ossessioni mi permette di sbagliare ma, come si dice, sbagliando s'impara; la battaglia più dura l'abbiamo vinta ed è da qui che dobbiamo iniziare a stimarci
    un grosso abbraccio

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  2. Autostima piacersi per quello che siamo nel nostro universo e proiettati all'esterno. Ognuno di noi è una creautra unica ed originale, ognuna con le proprie peculiarità... basterebbe ascoltarsi di + e non lasciare che le nostre prime sensazioni vengano soffocate da luoghi comuni, paura del confronto o dal timore di portare all'esterno la propria originalità.
    Non lasciare che gli stereotipi soffochino la tua vera essenza.
    Michela sei bellissima, per i tuoi slanci e le tue magnifiche parole.... Coltiva questo vedrai che, con fatica, con pazienza senza scoraggiarsi mai ti porterà fortuna....

    Grazie... il tuo coraggio di uscire fuori à già un passo verso l'accrescimento della tua autostima ma anche, un aiuto per chi quel coraggio non ce l'ha ancora....
    iniziare a riflettere è comunque un primo passo
    spesso non riesce naturale...

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  3. Ogni medaglia ha i suoi rovesci, non esiste luce senza ombra... E perciò tutto, ma proprio tutto, anche quello che inizialmente ci può sembrare solo e soltanto un fallimento, può presentare aspetti positivi se lo si riesce a guardare dalla giusta angolazione. In fin dei conti, se siamo diventate le persone che siamo adesso, lo dobbiamo anche a quello che abbiamo fatto in passato. Quello che è stato, anche nell'anoressia, non è solo da buttare: ha un senso. Ha un senso perchè se non avessimo passato questo ora non potremo stare qui a discutere e a cercare di darci una mano a vicenda e di dare una mano alle altre. Nella vita purtroppo (o per fortuna?!) non c'è un libretto delle istruzioni, s'impara per prove ed errori... e si cade, e ci si rialza, e si continua camunque ad andare avanti... perchè la strada che ci aspetta è lunga, ed noi abbiamo tutte le capacità di trasformare ogni sconfitta in una vittoria. In fin dei conti, combatter è già una vittoria, no?!...

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  4. C'è un proverbio che dice "sbagliando s'impara", e io credo che sia proprio vero. Se anche il dca fosse stato un errore, è anche da questo, e dalle ricadute, che si può cominciare a capire dove si sbagliava, e come fare a non ripetere l'errore, per non ricadere nuovamente nella malattia come un tempo, perchè non abbiamo bisogno di un dca per poter vivere la nostra vita, anzi, la possiamo vivere a pieno solo senza il dca. Io credo che se c'impegnamo tutte possiamo superare i momenti peggiori ed imparare a vedere la luce che c'è al di là dell'oscurità del dca,

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  5. Riuscire a proseguire, passo dopo passo nei propri intenti anche quando ti passa la voglia, o ti scoraggi. Poi voltarti e scoprire che hai vinto la tua piccola battaglia quotidiana. Fa star bene anche se costa fatica. Penso possa valere per tutti sempre, così come è vero che da ogni errore c'è da imparare, nessuno è perfetto, guai fosse così sarebbe una vera noia.... cécile

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