mercoledì 15 febbraio 2012

Basta...siamo stufi!!!

Ciao a tutti,
è un pò che non mi faccio sentire perchè ho cercato di dedicare un pò di giorni solo al mio corpo.... ho cercato di staccarmi da cellulari, computer e altro per ritrovare un pò me stessa. Ora però torno e sono costretta a leggere notizie come i commenti di pessimo gusto di Karl Lagerfeld sulle curve della mitica Adele, le continue pubblicità televisive dove si dice...."potrai rimetterti in forma, questo alimento contiene solo poche calorie o ancora... ti terrorizza la prova costume??!!" e basta!! veramente basta....!!! e poi si dice che l'anoressia non nasce dal nefasto uso dei media...ma come possiao credere ad una cosa del genere???!!!! Siamo continuamente, costantemente e ossessivamente bombardati da messaggi negativi che ci portano ad analizzare il nostro corpo minuziosamente con occhio eccessivamente critico. Ringrazio d'altro canto messaggi come quelli portati avanti dalla stessa Adele che nonostante qualche chiletto in più ha affermato a gran voce di essere fiera del suo corpo o ancora le bellissime foto su fb di Elisa D'Ospina, modella "curvy" davvero sensuale.
Cosa ne pensate amici??
Un abbraccio
Michela

12 commenti:

  1. Sicuramente la società attuale, con i suoi standard, in certe persone particolarmente vulnerabili sotto questo punto di vista può favorire lo sviluppo di un DCA o ostacolare il percorso di ricovero. Tuttavia, io credo che nella stragrande maggioranza dei casi, l'anoressia non sia una patologica risposta alla pressione sociale verso la magrezza; è piuttosto una malattia mentale di cui l'aspetto esteriore, quello legato al cibo e al corpo, non rappresenta altro che la minuscola punta dell'ice-berg costituito da tutti i problemi personali che variano di persona in persona. Inoltre, dire che l'anoressia è "causata" dalla pressione verso la magrezza imposta dalla società, esclude dal gruppo delle anoressiche tutte coloro che non hanno dismorfofobia (e, quindi, escluderebbe anche me...), o tutte coloro che sviluppano un DCA pur abitando in Paesi dove alla magrezza non è ascritta grande importanza, o tutte coloro che maturano un DCA pur non essendo particolarmente focalizzate sull'aspetto fisico.
    Non ho mai pensato che se avessi perso un certo TOT di chili sarei stata "perfetta", o non mi sarei più sentita a disagio in mezzo agli altri, o avrei risolto tutti i miei problemi. E con questo non sto dicendo che la società attuale non abbia assolutamente niente a che fare con lo sviluppo di un DCA, ma semplicemente che sono stata sempre consapevole della mia eccessiva magrezza anoressica. E non dipendeva da input provenienti dall'esterno, era tutto dentro di me. In parole povere, il dimagrimento è stato il risultato della mia anoressia, e non la causa che mi ha spinto nell'anoressia.
    Dire che la società attuale e il nefasto uso dei media sono gran causa dell'anoressia è minimizzare la vera, seria natura dell'anoressia. Che implica un'estrema multifattorialità di cause variabili di persona in persona, perciò semplificare e ricondurre tutto ad un solo fattore comporta una perdita della realtà dei fatti. Non che la pressione dei media verso la magrezza non abbia niente a che fare con l'anoressia, ma dire che li messaggi veicolati dai media sono ciò che innesca un DCA, penso sia un grande errore.

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    1. Sono molto d'accordo. I media fanno la loro parte, ma dietro c'è tutto un disagio psicologico e un vuoto nel cuore proprio di chi soffre di questi problemi

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  2. I media inducono l'anoressia? Ma non scherziamo.
    Se la colpa fosse ascrivibile alla schifa di televisione, tutte le donne di questo mondo di merda sarebbero anoressiche. Certo, questa società del cazzo fa recere, ma non ha una mazza a che vedere con l’insorgenza dell’anoressia.
    L’anoressia è un qualcosa d’interiore, che non ha niente a che spartire con quelle pubblicità di merda. Quello che mi dice la TV non cambia il fatto che io sto da schifo col mio corpo e, soprattutto, con la mia testolina bacata.
    L’anoressia viene da dentro. E’ l’autocontrollo, l’autodisciplina, la soddisfazione, la forza, la vita che pieghi tra le tue mani, la potenza allo stato puro. Il peso non frega un cazzo, potrebbe diminuire come aumentare come rimanere stabile. Lo stereotipo dell’anoressica che si pesa 10 volte al giorno: tutte puttanate. Quei maledettissimi luoghi comuni con cui viene imbambolata la gente deficiente. La gente che guarda l’apparenza, e se ne strafrega di quello che c’è sotto la pelle. Di tutta la merda che c’è dentro. Che i chili persi non portano via con sé.
    I media non c'entrano, l’anoressia è una cosa che si vive a tu per tu. E si sente la potenza esaltante che è in grado di conferirci. E si vive solo per quella. Il corpo è un’inutile appendice della mente.
    Lo capisci sempre troppo tardi che ti sei buttata via. E quando inizi a buttarti via, cazzo, non smetti più. Puoi anche cercare di rimettere insieme i pezzi, ma non smetti più.
    Perché ti frega, la stronza di anoressia. Perché di fa sentire straordinariamente bene. Maledettamente bene. Il periodo della restrizione alimentare, il periodo più dannatamente figo della mia cazzo di vita.
    Il fisico, in tutto questo, nient’altro che mera conseguenza. Effetti collaterali ed indesiderati. Come i farmaci. Perché l’anoressia, del resto, è una merda di farmaco. Ti anestetizza alla vita. Non c’entra la TV, non c’entra la pubblicità, non c’entra la società: tutto questo non c’incastra una sega.
    Potrei pesare anche una tonnellata meno di adesso, non starò mai bene con me stessa.
    Non sarò mai bella, perché è dentro che sono un mostro.
    Il vivere e il morire l’anoressia li gioca alla roulette russa. Rosso e nero. Perché la strafottuta anoressia ti ammazza dentro. Se anche sopravvivi, sei comunque morta.
    Non è vero che quel che non ti distrugge ti fortifica. Quel che non ti distrugge sarebbe meglio che ti distruggesse, perché altrimenti ti lascia solo rotta dentro.

    Jonny

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  3. Ciao,
    con questo post io non intendevo dire che la pubblicità e la televisione sono la prima causa dell'insorgere della maattia... penso però che non ci si possa chiudere gli occhi e rimanere indifferenti difronte a tutti i messaggi che giorno dopo giorno ci vengono inculcati. Esempio l'uso della donna al Festival di Sanremo...non voglio intendere che vedere quelle belle ragazze con un fisico splendido possa far scattare nella mente di ogni donna la voglia di smettere di cibarsi ma soprattutto possa far pensare a come nella società odierna avere un bel fisico significa partire avvantaggiate. E' la società non del salto degli ostali ma la società dell'aggirare l'ostacolo...per tale motivo queste ragazze vengono premiate mentre studentesse che fanno veramente i salti mortali per laurearsi in tempo, che sognano un futuro ed una famiglia non vengono neanche considerate. Penso anche che ognuno debba puntare su ciò che ha di migliore e quindi sicuramente fanno bene perchè è molto più comodo e meno faticoso scegliere la scorciatoia. Cara Veggie è vero, l'anoressia è un qualcosa che si vive dentro, è un problema itneriore che successivamente si riversa all'esterno ma sono fermamente convinta che non tutti coloro che ne soffrono abbiano un vero problema a livello psichico...molte persone, serene altrimenti, vengono immerse in ambienti quali ad esempio la danza e la moda dove è difficile, credetemi, non sviluppare un DCA. Cara Jonny, non sono qui per distruggerti dei miti ma per dirti che le anoressiche che si pesano 10 volte al giorno (anche più) esistono, io ne sono la prova; per questo motivo penso che ognuno dovrebbe parlare per esperienza parsonale e non inoltrarsi in realtà che non conosce.... come sono certa che saprai ogni anoressia è diversa poichè causata da fattori differenti.
    Mi spiace non essere stata compresa, spero ora di aver chiarito meglio la mia posizione.
    Grazie comunque per aver commentato.
    Un abbraccio
    Michi

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  4. A Michi:

    Non mi permetterei mai di parlare di realtà che non conosco, se parlo così è perchè la stronza di anoressia la vivo in prima persona da quella che definisco una piccola eternità, e perciò purtroppo di esperienza personale ne ho un sacco e una sporta.
    Chiaro che ogni persona è una storia a sè, indubbio anche che esistano pregiudizi sociali contro i DCA, io parlo per quella che è stata la mia dannata esperienza.
    Dopo tutte le altre cazzate che l'hanno preceduta, dopo tutte le maledette menate che mi hanno completamente fottuta dai 14 anni in poi, è arrivata anche questa puttanata. Ma non sono diventata anoressica perchè ho visto un paio di fichette in televisione. Forse mi sono infilata in questa merda perchè non sono mai stata capace di essere felice con me stessa - e non mi riferisco meramente al mio aspetto fisico, parlo di tutta la mia vita. E' sempre stata solo una questione di controllo. Perchè sapevo che non potevo controllare la mia cazzo di vita, e allora ho preteso di controllare la mia morte. Perchè la restrizione alimentare mi faceva sentire potente.
    Ci possono essere milioni di ragazze magrissime in televisione (e ho detto magrissime, non anoressiche, sono due cose diverse, ma spesso si fa casino), il punto è che quando restringi NON TI INTERESSA UN CAZZO, non cerchi la bellezza, cerchi il controllo assoluto, cerchi una tua identità, vuoi sentirti "speciale" in qualcosa, vedi che dimagrisci e ti senti bene perchè senti di riuscire in qualcosa.
    Sicuramente Adele ed Elisa D'Ospina sono bellissime. Ma non per quella che è la loro fisicità, ma perchè hanno qualcosa che a me manca: amore per se stesse.
    L'anoressia non è un qualcosa che viene dall'esterno, è un impulso interiorizzato. Non è un discorso sociale, è una sensazione intima, privata, (malata), quella cui mi destino.

    Jonny

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    1. Cara Jonny, l'anoressia può avere molteplici cause, ogni storia è personale e diversa. Quello che forse ci accomuna un po' tutte è la scarsa stima che riponiamo in noi stesse, il desiderio di non deludere chi ci sta vicino, di essere sempre all'altezza della situazione, di urlare che esistiamo, il delirio di onnipotenza che ci assale quando ci rendiamo conto che "con la volontà si può tutto", persino dominare l'istinto più naturale come quello della fame. Infine ci accomuna il perdere il controllo su noi stesse, il non riuscire più a tiraci fuori, lo sprofondare sempre più giù... I modelli imposti dal mondo della televisione, dei media, della moda sono una delle molteplici cause, sicuramente non l'unica se pensiamo alle sante anoressiche dell'antichità o ai casi di anoressia in ragazze ipo vedenti, tuttavia il fatto che in Paesi come la Nuova Zelanda solo con l'avvento della TV si sono avuti i primi casi di DCA deve farci riflettere su come anche la pressione mediatica sia uno dei tanti ingredienti del quale l'anoressia si nutre. C'è tanta rabbia nelle tue parole e io mi auguro che tutta quella rabbia tu possa veicolarla per riemergere dall'abisso. Io ci sono riuscita anche se dai DCA non si guarisce mai completamente, sono sempre in agguato pronti a riafferrarti alla prima difficoltà che l'esistenza ti propone, ma con il tempo si impara a conseguire un equilibrio dinamico. Io ne sono uscita anche grazie e per i miei tre figli, con il tempo forse si impara ad osservare il quadro della propria esistenza da una nuova prospettiva e allontanandosi un po' dalla tela ci si rende conto che quello che ci bloccava non era che un piccolo particolare di un immenso dipinto... Ti auguro di riprendere il cammino della tua vita quanto prima. Ilaria Caprioglio MNV

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  5. Cara Jonny,
    sono perfettamente daccordo con te sul fatto che persone come Elisa o adele sono belle non solo per le loro curve fisiche ma soprattutto perchè hanno quello che a me e a te manca ovvero la serenità e il rispetto nei confronti del proprio corpo. Quello che volevo però sottolineare era che ognuna di noi ha avuto una sua esperienza tragica, massacrante e difficile motivata da cause differenti. Sono convinta che esistano casi limite dove prostrati da un disagio oramai incontrollabile si cerca di porre una stretta forma di controllo su una realtà quale il cibo....trovo però che ci siano anche casi in cui la società, alcuni commenti altrui dovuti alle pressioni mediatiche o ancora l'essere ribaltata in giovane età in mondi padroni quali quello della danza o della moda possa condurre inizialmente ad una forma di restringimento alimentare che poi possa trasformarsi in anoressia. Questa è la mia storia... anoressie che nonostante magari durino un tempo ridotto diventano casi a rischio. Sono perfettamente daccordo sul fatto che la magrezza non coincide con l'anoressia ma sentire personaggi dello spettacolo che dichiarano di non mangiare dolci da anni e di condurre una dieta solo a base di pollo e insalata rappresenti comunque una forma di alimentazione restrittiva e molto pericolosa ed un messaggio altrettanto suicida per chi ascolta.
    Michela

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  6. Ciao Michela,
    ti ringrazio per avermi risposto, ed anch'io mi accingo a fare altrettanto... Purtroppo non sempre è facile mettere per iscritto quello che si ha in testa, e perciò può accadere che quel che si scrive possa essere frainteso... Perciò, adesso anch'io provo a spiegarmi meglio, relazionandomi anche alla tua risposta... e scusandomi se in certi punti del mio commento precedente posso essere stata poco chiara o aver scritto cose che possono essere risultate fraintendibili...
    Sono d'accordo sul fatto che non si possa fare di tutta l'erba un fascio... ognuna di noi è una storia a sè, ognuna di noi ha la propria anoressia che è certo diversa da quelle altrui per il semplice fatto che siamo tutte persone diverse e quindi abbiamo background differenti... da questo punto di vista, concordo sul fatto che per alcune persone gli standard veicolati dai media possano essere più incisivi che per altre.
    Però tu scrivi: "sono fermamente convinta che non tutti coloro che ne soffrono abbiano un vero problema a livello psichico." ... e su questo non sono pienamente d'accordo. Mi spiego: se per esempio c'è una ragazza un po' in carne ed insicura del proprio aspetto fisico, che si confronta con le donne propinate dai media, e si sente a disagio, inadatta, e decide di dimagrire, come si comporta? Ci sono 2 possibilità: un comportamento fisiologico, ed un comportamento patologico. Nella prima ipotesi, la ragazza in questione andrà da una dietista e si farà prescrivere una dieta. Nella seconda ipotesi, la ragazza inizierà un arbitrario piano di restrizione alimentare e/o di vomito autoindotto, che se non colto in tempo potrà anche evolvere in un DCA. Quel che voglio dire è che una persona che sceglie la seconda ipotesi, ha già un "disagio psichico" latente, perchè sennò farebbe la scelta sana, quella della dietista. Per questo anche nel mio primo commento scrivevo che l'anoressia è una malattia mentale.
    Poi, sono d'accordo sul fatto che se una persona ha un DCA latente, i modelli imposti dai media o da un determinato ambiente sportivo possano fungere da detonatore... ma se una non ha predisposizione al DCA, questo non succederà comunque. Per questo scrivevo che secondo me molti si focalizzano troppo sulla responsabilità dei media nella comparsa dei DCA,quando invece il loro ruolo non è così di primo piano.
    Ecco, spero adesso d'essermi chiarita un po' meglio anch'io...
    Comunque, ti ringrazio per la possibilità di discussione che questo post ha aperto!...
    Un abbraccio forte...

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  7. Io mi vedo molto d'accordo con quello che hanno scrito Veggie, FREE e Jonny (anche se non approvo il modo di esprimersi di quest'ultima): forse è colpa anche della società, ma non perchè impone modelli eccessivi di magrezza, bensì perchè tende a minimizzare i disturbi del comportamento alimentare, a standardizzarli, a catalogarli come "voglia di dimagrire" quando in realtà è tutt'altro.
    Solo ora che seguo una psicoterapia sto cominciando a capire che in realtà il mio disagio si nasconde dietro una taglia 36, ma è molto più profondo.
    Perchè in realtà io penso che nessuna di noi sia stupida e non sappia contare, penso che chiunque si renda conto che un BMI di 14 non rappresenta la bellezza.
    Il punto è che quando restringi NON TI INTERESSA, non cerchi la bellezza, cerchi una sorta di controllo, cerchi una tua identità, vuoi sentirti "speciale" in qualcosa, vedi il tuo peso scendere e ti senti bene perchè senti di riuscire in qualcosa.
    Ma non è detto che la taglia 36 sia il tuo ideale di bellezza, anzi, c'è stato un periodo in cui mi sentivo davvero bella, e pesavo quasi 12 kg in più di quello che sono arrivata a pesare nella fase massima della mia restrizione.
    Eppure, sono consapevole che a quel tempo ero molto più bella di quanto sono ora.
    Per cui, in sostanza, non si può attribuire alla società e ai media la comparsa di un DCA... conosco molte persone attente alla propria linea e "fissate" con la taglia 38-40, che però mangiano in modo equilibrato, stanno bene e accettano il proprio corpo.
    Comunque, sono contenta di aver letto questo post, con tante opinioni di altre persone che ci sono passate e ci stanno passando, e spero che tante persone riescano a capire cosa sta alla base di un disturbo alimentare... non si può nemmeno far loro una colpa, la gente che non ha provato sulla propria pelle questo genere di problemi tende ad inquadrarli sotto una logica. Il punto è che questi problemi una logica non ce l'hanno...

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  8. Iniziativa fantastica quella della Giornata del fiocchetto lilla..io sono con voi!

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    1. Grazie!!! E' stato un momento davvero fantastico che ha insegnato molto=)

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  9. Pensiamo: che siamo stufi. Che ciascuno di noi sostenga questa battaglia, come meglio può; ecco i miei contributi
    http://amorecontroana.blogspot.it/2012/03/15-marzo-giornata-nazionale-contro-i.html
    http://laretedellereti.blogspot.it/2012/03/parla-mari-di-amorecontroana.html

    Più in generale.. oltre alla necessità di affrontare tutti i problemi di relazione (e di DENUTRIZIONE DELL'ANIMA), che secondo me ci sono dietro ai disagi che si esprimono con disturbi alimentari, io sono fermamente convinta anche di quanto espresso qui:
    http://amorecontroana.blogspot.it/p/lanoressia-e-un-business.html

    buon lavoro!
    e un abbraccio
    M.

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