domenica 5 marzo 2017

Lettera a Giulia - VI Giornata del Fiocchetto Lilla




Cara Giulia,
la tua storia ha segnato l'inizio di un lungo viaggio e scriverti questa lettera non è semplice, perché fa luce su una ferita dolorosa, che si riapre ogni volta che sappiamo di ragazze e ragazzi che soffrono, ma che con il nostro amore e impegno stiamo cercando di cicatrizzare.
Non ti abbiamo mai conosciuta di persona, ma conosciamo molto bene il male che ci accomuna e che ha spezzato la tua giovane vita, nonostante tu non avessi mai smesso di lottare per uscire dall'incubo della bulimia. E’ questo, cara Giulia, l’insegnamento prezioso che ci hai trasmesso, perché oggi il 15 marzo, proprio il giorno in cui il tuo cuore ha smesso di battere, è diventata la Giornata simbolo della lotta che per te, in tuo ricordo, tutti noi cerchiamo di portare avanti, perché i Disturbi Alimentari non vengano più considerati disturbi di "serie B" e perché le istituzioni sanitarie prendano atto della gravità e del rischio a cui una persona va incontro quando si ritrova preda di queste malattie.
Affinché il 15 marzo sia oggi, domani e sempre, perché ci ricorda quanto l’amore di un genitore per la propria figlia possa essere grande; quanto il coraggio di un genitore possa restituire speranza e fiducia a chi ogni giorno lotta contro questo male subdolo, che divora l’anima; quanta vita possa rinascere dal saper trasformare il dolore vissuto, a cui si è sopravvissuti; e quanto importante sia parlare, raccontarsi, dare voce alla propria sofferenza per riscoprirsi vivi nel piacere di condividere, le proprie gioie ma anche i propri dolori, anziché farsi scudo con le proprie cicatrici e rifugiarsi nell'isolamento. Ci siamo nascoste dietro nuvole di paure per troppo tempo, sedute in angoli di solitudine convinte di non essere abbastanza per splendere. Poi abbiamo imparato a guardare oltre gli occhi colmi di insicurezze e ci siamo aggrappate ad un piccolo fiocco, un'àncora, una catena umana creata per squarciare in due lo scudo di silenzio dietro cui si nascondono i disturbi alimentari. Quel fiocchetto ha creato un doppio nodo con il quale ci teniamo legate alla vita, per la vita. E' amalgamando le nostre storie alla tua, i nostri sorrisi al tuo, che abbiamo creato un rifugio più forte dei disturbi alimentari: quello dell'amore, della presenza.
Oggi il simbolo della nostra lotta, il fiocchetto lilla, è un crocevia di storie di vita, destini che si incrociano per riscoprire insieme quel senso che la malattia sembra essersi portata via. E' un coro di tante voci che lanciano un messaggio di sensibilizzazione volto soprattutto a restituire la giusta dignità e il giusto rispetto a quel dolore di cui troppo spesso non sembra essere meritevole.
Storie e voci di persone toccate in maniera diversa dai disturbi alimentari, ma accomunate da un unico importante obiettivo: lottare per la vita, una vita fatta di quotidianità e non di sintomi.
Storie e voci che tracciano un cammino fatto di parole, condivisione e unione, e che passo dopo passo stanno dando forma a nuovi sentieri, dove la luce fa sempre più spazio nell'ombra di quelle barriere duramente conficcate nel terreno arido della solitudine, perché ognuno di noi testimoni porta nel proprio bagaglio parole rivelatrici: parole come fondamenta e mattoni di un contatto in grado di accorciare distanze apparentemente invalicabili.
A te Giulia, questa giornata, per non dimenticare.
E a papà Stefano, la nostra stima e ammirazione, e un grazie di cuore. Grazie perché oggi non siamo più sole, siamo tutte unite in un cuore lilla che batte all’unisono. Questa unione è la nostra forza, è la forza che alimenta il nostro impegno per sensibilizzare e informare chi ancora non conosce questi disturbi, per infondere la speranza che questo dolore può avere fine in chi fatica a trovarla. Il “nostro” fiocchetto lilla ci ricorda che la speranza no, non deve morire, mai. 

Francesca, Rosy, Rossella, Sandra

Nessun commento:

Posta un commento