E'
esattamente come sembra. 'Masticare e sputare' - di solito conosciuto come
'c/s' da chi ne soffre e come 'CHSP' dagli psicologi - è un comportamento
alimentare alterato in cui gli individui masticano e poi sputano il cibo nel
tentativo di perdere peso. Ma è molto più di questo. E' centinaia di sterline
spese in snack per abbuffarsi. E' la colpa paralizzante del cibo sprecato. Sono
le mascelle gonfie, i denti rotti e le ulcere allo stomaco. E' un disturbo
serio e grave tanto quanto le crisi bulimiche, l'abuso di lassativi o
l'anoressia nervosa. Ma diversamente da questi disturbi più comuni, se ne parla
veramente di rado.
"Una
possibile ragione di questo è che si tratta di un comportamento non accettabile
socialmente", sostiene Dr.ssa Kathryn Kinmond. Al CHSP non si fa
riferimento da nessuna parte come lo si fa nei film e negli show televisivi per
l'anoressia o la bulimia; non ci sono celebrità associate ad esso; e spesso
porta a immagini sufficientemente shockanti per le pagine dei settimanali per
donne. Ancora più importante è il fatto che è più difficile da studiare per i
professionisti perché, come sottolinea la Dr.ssa Kinmond: "E' spesso un
disturbo nascosto, in questo caso le persone non vengono ricoverate perché
masticano e sputano."
Nel
1988, gli psichiatri della Minnesota Medical School hanno esaminato per la
prima volta questo disturbo come una caratteristica clinica della bulimia. Da
allora, una varietà di studi hanno scoperto che le persone che soffrono di
anoressia, specialmente i casi più gravi, cadono anche loro in questo
comportamento. Ma sebbene il 24,5% (secondo la NCBI) di coloro che soffrono di
DCA è stato scoperto a masticare e sputare, questo è stato definito "un
sintomo trascurato" nell'International Journal of Eating Disorders di
recente, nel 2006. L'associazione
britannica leader nei DCA, Beat, mi ha riferito: "non rientra nelle nostre
competenze in questo momento", perché è un sintomo, non un disturbo a
tutti gli effetti.
Fino al
2013, masticare e sputare era classificato come sintomo di un "Disturbo
Non Altrimenti Specificato" (EDNOS o NAS) nel Manuale Diagnostico e Statistico
dei Disturbi Mentali. Un esempio di comportamento EDNOS nel DSM-IV era
"masticare ripetutamente e sputare, ma non ingerire, grandi quantità di
cibo." Tuttavia, l'EDNOS è stato sostituito dalla dicitura 'Altri Disturbi
Alimentari Specificati’ (OSFED) nel DSM-V, e adesso non compare più nessun
riferimento al CHSP. Come Beat, i professionisti della salute continuano a considerare
il CHSP come un semplice sintomo, sebbene i commenti online mostrino come
alcune persone mastichino e sputino, e non sembra soffrano nemmeno di anoressia
o bulimia.
"Un giorno ho pensato semplicemente: 'E se non ingoiassi il cibo?' "
Infatti, se non fosse per internet, l'ampiezza del
problema sarebbe incomprensibile. Fatta eccezione per un articolo di tre paragrafi
sulla rivista Glamour nel 2008, che erroneamente lo chiama come il "nuovo" disturbo, questo
comportamento non è stato quasi mai affrontato dai principali mass media. Una
rapida ricerca su Google di "chewing and spitting" produce mezzo
milione di risultati, principalmente blog e forum di molte persone che
soffrono, nella disperazione di sentirsi meno sole. Queste storie fanno luce
sulla realtà di un problema che i medici, e i media, hanno trascurato.
"Sono stata bulimica per circa sei anni", Hannah, che tempo fa aveva
scritto su Reddit del suo problema con il masticare e sputare. "Un giorno
ho pensato semplicemente: 'E se non ingoiassi il cibo?' La colpa successiva
all'atto era ancora lì, stavo sprecando così tanto ma non riuscivo a smettere
di farlo. In un vano tentativo di sprecare meno, qualche volta raccoglievo il
cibo e lo mettevo da parte per gli uccellini. Disgustoso, lo so."
Hannah è una delle tre donne che ha acconsentito a parlare
con me del suo disturbo di masticare e sputare, quando ho cercato di
rintracciarle dopo aver trovato i loro post nei forum. Tutte e tre sono giovani
(hanno tra i 18 e i 24 anni), soffrono di disturbi dell'immagine corporea e
hanno preferito rimanere anonime. Questo desiderio di anonimato fa emergere uno
degli aspetti più pervasivi e opprimenti del disturbo CHSP: la vergogna.
"Quando avevo questo problema all'inizio, mi
vergognavo così tanto che non l'ho detto a nessuno", mi ha raccontato una
stagista 21enne all'istituto di finanza, che ha voluto essere identificata
come 'L'. Come i commentatori online citati sopra, L soffre solamente di CHSP e
non ha alcun altro disturbo alimentare.
"Non è qualcosa di facilmente riconoscibile o di
serio come l'anoressia o la bulimia. Secondo me, era semplicemente un'abitudine
strana e disgustosa che avrei voluto spiegare a chiunque io lo
raccontassi", mi ha detto.
Nonostante i sentimenti di vergogna che accompagnano il
disturbo, ogni persona che ne ha sofferto e con cui parlo, mi confessa la
stessa cosa: trovano che il masticare e sputare crei una grave dipendenza. "Lo considererei una dipendenza la 100%", dice Frances, una
studentessa full time negli Stati Uniti, che ha sofferto di questo disturbo per
due anni. "Non ricordo l'ultimo giorno in cui ho smesso completamente di masticare
e sputare. Alcuni giorni mi ci volevano anche ore."
"C'è un potenziale per la dipendenza in qualunque
comportamento", sostiene la Dr.ssa Kinmond, che fa notare anche che il
disturbo CHSP potrebbe essere considerato una forma di autolesionismo. Ma
scientificamente, c'è un'ulteriore prova del fatto che il CHSP crea dipendenza.
Nel suo blog personale, la neuroscienziata molecolare e scrittrice Shelly Fan racconta
di uno studio in cui si è scoperto che il masticare e sputare causa un aumento
della grelina (n.d.t. l'ormone dell'appetito), l'ormone che stimola la fame. "Si
può immaginare che masticare e sputare possa causare un aumento dei livelli di
fame nei pazienti con Anoressia Nervosa", scrive, "portando a sensazioni
di mancanza di controllo sul cibo." Aggiunge poi che "questo potrebbe
controbilanciare il rigido controllo dei pazienti sull'introito alimentare e aggravare
il disturbo stesso (o le abbuffate), risultando così in un circolo
vizioso."
Allo stesso modo, il CHSP può diventare anche una
compulsione per chi soffre di Disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC). La Dr.ssa
Kimberley Quinlan, una terapeuta specializzata in disturbi in cui alimentazione
e ansia coesistono, sottolinea come poterli distinguere. "Il contenuto
delle ossessioni è il modo più corretto dal punto di vista clinico per
distinguere i due disturbi", mi ha raccontato via email. "Se qualcuno
mangia e sputa compulsivamente per controllare o alleviare una paura legata al
peso o all'immagine corporea, si tratta quasi sempre di un disturbo
alimentare." Procede dicendo che per coloro che soffrono di DOC, mangiare
e sputare non è collegato alla taglia corporea, ma viene in realtà fatto per
una serie di vari motivi, come il tentativo di neutralizzare pensieri intrusivi
o una paura che il cibo li faccia stare male. "I comportamenti possono
sembrare molto simili, ma la paura che si nasconde dietro di essi è molto
diversa".
L'ossessione e la compulsione non sono gli unici effetti correlati
al disturbo CHSP. La maggior parte delle donne con cui ho parlato si sono rese
conto di soffrire di questo disturbo da sole (una guardando la comedy show Girl
Code e un'altra un episodio di Sex and the City) perché credevano erroneamente
che permettesse loro di assaggiare e gustare il cibo senza alcuna conseguenza
'negativa', relativa alle calorie o di altro genere.
Tuttavia, oltre a causare disagio in coloro che ne soffreno,
mangiare e sputare molto spesso causa un aumento di peso ben maggiore di quello
che loro credevano all'inizio. Questo succede perché la saliva contiene enzimi
che danno avvio al processo digestivo, il che significa che vengono assorbite
più calorie di quelle che si credeva. Inoltre,
siccome coloro che ne soffrono tendono a mangiare e a sputare il cibo in un
unico momento (come nell'abbuffata bulimica), spesso ingurgitano più di quello
che credono. Hannah ammette che ha provato ad evitarlo masticando con la testa
rivolta verso il basso, spesso sopra un cestino in cucina. Racconta anche che i
momenti del disturbo CHSP le facevano appannare la vista e sentire il suo corpo
debole e in preda alle vertigini. Altri effetti correlati, riportati dagli
intervistati, includono ulcere allo stomaco e alla bocca, gonfiore alla mascella
dovuta alla movimento ripetuto di masticazione, e l'accumulo di gas.
"Mi sento molto ansiosa quando esco con altre persone, perché so che non riesco a liberarmi di questo comportamento"
Hannah, Frances e L hanno notato anche le conseguenze
sociali e psicologiche. Ognuna di loro ammette di aver speso troppo tempo e
denaro per quest'abitudine. "Spendo fino a 10 dollari (7 sterline) ogni
giorno per questo", racconta Frances. "Mi sento molto ansiosa quando
esco con altre persone, perché so che non riesco a liberarmi di questo
comportamento. Di solito ero molto socievole e volevo sempre uscire, ora ho
quasi smesso e talvolta preferirei essere sola per poter così masticare e
sputare". L dice che la compulsione al disturbo CHSP la distrae sia a
lavoro che durante le sessioni d'esame, mentre Hannah ha ammesso che le crea "tendenze
suicide" a causa dei sensi di colpa legati ad essa.
In conclusione, è necessario arrivare a riconoscere il
disturbo CHSP come un disturbo se le persone sono in grado di cercare cure per
esso, sostiene la Dr.ssa Kinmond. "Se il disturbo CHSP non è incluso nel
DSM, questo potrebbe rendere più facile per alcune persone perpetuarlo, dato
che non si sentiranno di essere malate dal punto di vista psichiatrico o di
essere etichettate. Tuttavia, per ricevere cure adeguate, potrebbe essere
importante trovare un'etichetta riconosciuta. Probabilmente, potrebbero esserci
persone che si comportano in questo modo e che non lo vedono come un problema,
o lo vedono come un problema ma non sanno dove rivolgersi per chiedere
aiuto."
(traduzione dall'originale in lingua inglese: http://www.refinery29.uk/chew-and-spit-disorder)
io sono diabetica, non posso mangiare dolci, e quando ne ho voglia piuttosto di riempirmi di pastiglie in più mi mastico e sputo cosa avrei voglia di mangiare. Mi trovo bene e non mi vergogno, certo non mi passo un'ora a far questo ma se ho voglia di pane e nutella , una fetta di panettone, una fetta di torta perchè dovrei rinunciare ?
RispondiEliminainfatti, si ingrassa se ovviamente si mangia un'enorme quantità di cibo.. ma se ci si limita a poca roba non succede niente
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