martedì 8 agosto 2017

ANGINOFOBIA: un disturbo alimentare atipico.



Intervista a Roberta M.

Puoi spiegarci, con parole tue, cos'è l'anginofobia?
L'anginofobia è la paura di soffocare ed è assimilabile al "nodo alla gola" che una persona sente quando sta per piangere, quando prova tanta ansia, oppure quando le si chiude lo stomaco o non ha fame perché è stressata.
In realtà, è un disturbo dell'alimentazione atipico, perché va a rovinare il rapporto che la persona ha con il cibo. E' una paura che deriva da un trauma passato (es. essersi soffocato, andare di traverso il cibo), subito in un periodo in cui la persona era particolarmente debole o vulnerabile (ha sofferto un lutto o attraversa un periodo di forte stress).

Come sei venuta a conoscenza di questa fobia?
Venirne a conoscenza è difficile: se una persona non arriva alla fase "climax" di questa fobia, in cui è fortemente depressa e allora cerca qualsiasi via d'uscita, o se non ha se questa forza di volontà nell'ammettere di avere un problema e di dover cercare aiuto, allora non potrà mai uscirne.
Io ne sono venuta a conoscenza perché mi sono documentata su internet. Ora ho 23 anni, ma ho cominciato a soffrire di anginofobia quando avevo circa 13-14 anni, ed ho provato a scrivere su internet solo quando avevo 19-20 anni, perché proprio non ce la facevo più.
Su internet ci sono veramente poche pagine dedicate a questa fobia, però fortunatamente ci sono. In più poi, ho scoperto anche un gruppo Facebook di auto-mutuo-aiuto ("Anginofobia"), in cui ho trovato altre persone che soffrivano del mio stesso problema.

Ci sono dei soggetti prevalentemente colpiti o maggiormente predisposti a soffrire di questa fobia?
A soffrirne sono prevalentemente i giovani ma, soprattutto, i bambini, anche a 7-8 anni. Infatti nel gruppo Facebook ci sono molte mamme che chiedono aiuto, perché il loro bambino non mangia più, perché ha questo problema. Magari il loro bambino ha avuto un trauma del genere e non metabolizza subito che sta associando al cibo una fobia, e poi questa cosa può andare ad evolversi con l'età, tutto dipende da quando si vive e si sperimenta il trauma.

Esistono delle cause prevalenti per cui questo disturbo si può manifestare?
La causa per cui questo disturbo si può manifestare, almeno per quanto riguarda la mia esperienza, deriva dal fatto che in alcuni momenti della vita si attraversano fasi difficili. Nel mio caso si è trattato della perdita di mio zio: in quel periodo ero molto debole e nel momento in cui ho avuto un'esperienza negativa con il cibo, si è manifestata questa fobia. Questa fobia si sviluppa proprio nella persona che è triste, depressa, stressata e particolarmente debole. E, in realtà, porta la persona ad indebolirsi ancora di più, perché con il passare del tempo non mangerà più, tenderà a discriminare i cibi, a catalogarli nella sua mente, con cibi più fobici e meno fobici, e arriverà a mangiare solo zuppe o cibi molto facili da deglutire (passato di legumi, verdure) e cercherà di evitare carne, pasta, pesce. Io quando stavo proprio male sono arrivata a perdere 7-8 kg.

Che relazione c'è, secondo te, tra anginofobia e disturbi alimentari? In che modo l'uno può influenzare, ed eventualmente aggravare, l'altro?
La relazione tra anginofobia e disturbi alimentari sta proprio nel rapporto che si crea tra la persona e il cibo, perché un anginofobico evita quasi ogni tipo di cibo, tende a volersi difendere dal cibo, non mangiando più o mangiando solo cibi che per lui non portano al soffocamento. Questa fobia porta la mente a distorcere l'immagine del cibo, a vederlo come un nemico, come qualcosa che può portare addirittura alla morte.

Come si cura l'anginofobia?
L'anginofobia si cura con un percorso con uno psicologo e uno psichiatra. Lo psicologo riesce a capire il momento in cui tu sei stata vulnerabile e che ti ha portato ad essere debole, e quindi a far prevalere la fobia su di te. Lo psichiatra da' la giusta cura farmacologica, prescrivendo un farmaco ansiolitico e/o antidepressivo.
Quando si manifesta questa fobia, il soggetto non la riconosce subito, quindi si sente di chiedere aiuto solo quando raggiunge un livello troppo alto di ansia. Il farmaco serve, appunto, a ridurre l'ansia che provoca questa fobia, per fare in modo che la persona sia più lucida e cerchi di associare un pensiero più positivo al cibo.
Nel mio caso, il farmaco è stato capace di ridurre l'ansia che io provavo ogni volta che mi sedevo a tavola, a colazione, pranzo, cena, merenda, o quando vedevo il cibo, e a fare in modo che piano piano io riacquistassi fiducia nei confronti del cibo e ricominciassi a mangiare. E' stato come con la tachipirina: quando hai la febbre troppo alta, prendi la tachipirina per farla abbassare.
Io andavo anche da una nutrizionista, con cui ho creato una scala dei cibi per me fobici. Teneva sotto controllo sia cibo che corpo, controllando anche il mio peso e il mio livello di idratazione. Molto frequentemente mi faceva fare anche le analisi del sangue per capire cosa la mia alimentazione scorretta poteva avere danneggiato nel mio corpo (es. carenze di ferro, legate al fatto che non mangiavo più né carne né pesce).

E tu, come ne sei uscita? Come hai superato la tua fobia? Che cosa o chi ti è stato di aiuto per venirne fuori?
"Esserne usciti" è un parolone. Ho smesso di prendere il farmaco un anno fa, quando ho interrotto anche il percorso di cura che ho intrapreso, perché mi sono trasferita a Milano. Comunque il mio rapporto con il cibo era migliorato molto, avevo ripreso a mangiare tutto. In realtà, però, circa due settimane fa mi è ricomparsa questa fobia, perché sto attraversando un periodo di stress. Posso dire che se ne esce, però si può anche ricadere in questa fobia.
Nel centro in cui ero andata era a Messina (Il Cerchio D'Oro, che si occupa di DCA in generale, e che collabora con l'Associazione Korakané) ho fatto un percorso completamente gratuito. E' stato un bene trovare lì delle persone formate e competenti, anche se al sud c'è ancora tanta disinformazione su queste malattie. Lì ho avuto la possibilità di fare anche diverse lezioni di yoga, soprattutto per la respirazione, su cui riversa molto spesso l'ansia; infatti ogni volta che mi sedevo a mangiare avevo la tachicardia e facevo fatica a respirare. Inoltre, l'anginofobico molto spesso cerca di controllare la deglutizione e a volte, per focalizzarsi sulla deglutizione, si distrae dalla respirazione, facendo pochi sospiri o trattenendo addirittura il respiro. A me è capitato di provare a vomitare, perché pensavo di avere delle cose in gola, o ad alzarmi da tavola e non concludere il pasto.

Si può superare da soli?
Non si può superare da soli, perché nel momento in cui ne soffri non la riconosci, perché non sai veramente che un problema del genere può esistere. Quando io l'avevo da piccola, non ero consapevole di poter associare un nome a quelle sensazioni che stavo vivendo o a quel disturbo che mi portava a soffrire, inconsciamente. Se a quell'età avessi saputo che si chiamava anginofobia e mi fossi rivolta ad un medico riferendogli di soffrire di questo problema, sono sicura che ne sarei uscita prima e anche con meno danni. Quando l'ansia è tanta, non riesci proprio a controllarla e questa fobia ti porta a deprimerti molto, a fare tanti pensieri negativi sul tuo futuro (es. pensare che non potrai uscire con i tuoi amici o andare in vacanza con loro perché prima o poi si vedrebbe che tu non mangi o che mangi solo passati di verdure, oppure che non potrai avere figli, perché se non mangi, non li potrai portare in grembo). Di conseguenza, ti isoli e ti deprimi. Una volta entrati in quella fase, poterne uscire da soli è davvero difficile, perché solo il confronto con un medico potrà farti capire che cosa è irreale della tua fobia.

Ti ricordi un episodio particolare o un aneddoto, relativamente alla tua esperienza, che ti farebbe piacere raccontarci?
E' l'episodio in cui mi sono resa conto di aver raggiunto il limite di sopportazione di questa fobia. Stavo mangiando la pizza e ad un tratto ho sentito un pezzo incastrato in gola, ma in realtà non era così, sentivo di non respirare, avevo provato a vomitare, ero così spaventata che ho deciso di andare all'ospedale e di farmi vedere da un medico, alle 11 di sera. Il medico non trovò nulla e tornai a casa, anche un po' imbarazzata.
Per quanto questa malattia distrugga dentro, mi ha anche dato la possibilità di conoscere nuove persone e farmi capire che è difficile mettersi nei panni delle altre persone; l'ho visto con le persone a me care. Però è anche vero che questo a volte é meglio non farlo, cioè semplicemente accettare la realtà così come è, senza giudicare. Per esempio, magari io non capirò mai un'anoressica o una bulimica, però so che loro stanno soffrendo, quindi cerco di portare rispetto per quello che stanno passando senza fare paragoni.

40 commenti:

  1. anche io soffro di anginofobia e non so a chi rivolgermi,se a uno psicologo o a uno psichiatra

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    1. Buongiorno spero la situazione sia risolta io sono seguita da una psicoterapeuta e il medico mi ha dato antidepressivi e ansiolitici .

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  2. Io soffro di anoressia,lo dico così perché non sono mai riuscita a dire che sono anoressica.Ho subito diversi traumi in passato.Io per esempio avevo due categorie di fobie.Quella della paura di avere il mal di pancia e vomitare dopo aver mangiato e quella della paura di strozzarmi.Da piccola stavo spesso male e quindi non mangiavo più alimenti acidi o difficili da digerire e chiedevo sempre la data di scadenza e gli ingredienti,ormai siccome stavo sempre male ne avevo esperienza,ero una bambina abbastanza debole.Poi mi è capitato di soffocare a causa di alcuni cibi e ho anche visto mia nonna quasi morire soffocata,da lì ho iniziato ed è durato un po' di anni.Non era grave perché mangiavo comunque quasi tutto,masticato almeno 100 volte però mangiavo.Ivviamente il pollo con cui si era affogata mia nonna non l'ho più toccato per anni.Ora il cibo è mio nemico per la paura di ingrassare,credo che si possa considerare una fobia,siccome tutte le volte che devo mangiare inizio a tremare e mi accelera il battito

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  3. Sono un ragazzo del 1989 di Roma da unpo di tempo
    ho questi disturbo paura di degludire la roba piu solida
    apparte l fatto che non ho solo questo di problema
    ho tanti artri problemi non mi sento spesso capito dai famiglari
    tante volte litigo ancora con i miei non mi sento trattato bene troppo spesso e io che sono una persona disagiata che non riesco ad avere un lavoro non riesco ad avere una vita mia indipendente per paura di tutto
    ormai...tante vorte non sai piu a chi rivolgerti
    sono stato da svariati psicologi psichiatri ner corso degl anni
    da quando ho 7 anni che i geneitori mi portano da una vasta gamma
    di gente laureata in qsto campo
    ho provato psicofarmaci tante volte ma mai o trovato na medicina che me ci sentissi bene
    mo sono circa 10 anni che non prenndo piu medicine.mia zia di ciampino mi suggerisce di curarmi a casa pure nonostante le evidenti antipatie con i miei e le continue sfuriate spesso con loro scene madri,
    con mamma e papa oramai da tanti anni,pure loro me dicono di curarmi
    io de resto ho una fobia pure degl psicofarmaci.
    per cui diventa difficile trovare aiuto tante volte
    speriamo di trova' 1 qarcosa che me possa tira fuori da tutti sti disagi
    nela speranza di migliorare


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  4. comunque oramai come ho gia scritto sembra che ho paura di tutto quanto
    paura di vivere paura di essere autonomo ma quella che mi sta dando piu fastidio e' sta paura de ingoiare la roba.
    che non sai come risolverla, vediamo se il cim me potra aiutare
    pure se i dottori di quela struttura pubblica sono sempre del parere
    di prescriverti medicine il quale poi una volta prescrittemi devo sempre fa riferimento a mamma che mi po assistere eventualmente per la somministrazione dado che io non mi fido a maneggiare da solo psicofarmaci....

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  5. Spero qualcuno puo capire anche la storia mia abbastanza difficile co i famigliari che ho avuto e come a volrte poesere difficile controlla' i propri stati d animo quando hai a che fa co genitori che perdono le staffe alla prima occasione con conseguente senzo di ribattere a loro portanto automaticamente a eseguire poi scene madri di isteria etc..
    per non parlare della storia mia con attacchi di panico senzo di infelicita nervosismi etc...

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  6. Io ho l'anginofobia a causa di un trauma avuto 2 anni fa. Adesso ho l'impressione che mi sono rovinato da solo. Cioè ad ogni pasto sento l'esigenza di alzarmi perché mi viene più facile ingoiare, anche se alla fine è la stessa cosa che farlo da seduto. Non ho ansia ma penso che determinate azioni come queste andrebbero evitate, perché peggiorano il problema. Ho letto che bisogna ripristinare la situazione iniziale dove non ci sono target sul cibo, perché avendo questo problema non riesci a gustare nemmeno il cibo. Non so se per voi è la stessa cosa...

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  7. Tutto è iniziato 6 anni fa. Mi è andato di traverso da mangiare e da bere e da li tutto è andato peggiorando, sono arrivata a perdere 10 kg in 1 mese e mezzo, non sentivo neanche più il senso di appetito, forte ansia ogni giorno, notti insonni, vestiti larghissimi, pianti, andare al ristorante con amici impossibile, mi alzavo e andavo in bagno a piangere. Tutto sta nell'avere persone vicino che ti capiscono e non ti fanno sentire a disagio. Ho fatto un percorso psicologico, ho fatto agopuntura che mi ha fatto tornare nell'immediato il senso di fame. Ho fatto di tutto. tutto. Si ero credente, ma addirittura mi sono trovata in chiesa a piangere da sola chiedendo aiuto a Dio. Ora ho 27 anni, la migliore cura è stata la mia perseveranza, non mi sono mai arresa, ho fatto ricerche, non volevo arrendermi a quello che mi stava capitando, semplicemente non lo volevo per tutta la vita, ho imparato tecniche preziose di respirazione, ho letto 1000 libri sull'argomento, insomma mi sono informata, senza para-occhi, senza pregiudizi, ho provato qualsiasi strada, tranne quello della medicina. Sapevo che era una cosa psicologica causata dalla mia mente e prendere psicofarmaci l'ho sempre vista come ultima strada, pur avendola visto spesso quell'ultima strada, non ho mai voluto arrendermi alle pastine che ti danno, che calmano momentaneamente, ma poi se non impari cosa sta alla base di tutto, tutto torna. ora mangio di tutto, non ho più paura di deglutire, se ho una paura la affronto. tutto questo mi ha fatta riscoprire me stessa e curare le mie ferite irrisolte. Ringrazio quello che mi è capitato, la strada forse sarà lunga per la totale guarigione, non so se si possa dimenticare il dolore di questi 5 anni. Da un anno sono tornata a vivere bene e la mia vita è serena. provate qualunque cosa, non piangetevi addosso. è proprio quando sei giu che ti devi dare una spinta per darti la possibilità di vivere una vita ancora migliore di quella che si aveva prima del problema. Un caro saluto. Non siete soli.

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    1. Come Posso contattarti sono disperata ... ti prego aiutamiii

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  8. Ciao aboutyellow.
    Ho questa grandissima fobia e non ce la faccio più. Il tuo commento mi ha rincuorato e mi darebbe forza, se fosse possibile, chiederti alcune informazioni anche in privato (non so se è possibile tramite facebook)se è possibile (tipo come hai reagito, che libri hai letto, etc.). Ti ringrazio se mi aiuterai

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  9. Come Posso contattarti so.ke mi sarai d aiuto sono disperata ti pregoooo

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  10. Vorrei contattarti....sono disperata.
    Ti prego aiutami

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  11. Ciao a tutti ragazzi. Scusatemi ma non sono più entrata qua... Io spero che i miei consigli possano aiutarvi, ma non essendoci una cosa fisica ma mentale, il lavoro grosso è più personale che altro. Si va spesso a tentativi. Io le ho provate tutte a partire da imparare la respirazione corretta, prendendo goccine rilassanti omeopatiche, a noj arrendermi a mangiare solo liquidi, ma fare piccoli pezzi di tutto cio che mi spaventava. Masticavo 300 volte, ma continuavo a farr pezzettini sempre più grandi, nonostante la paura. Ho letto in tutti i siti e libri che anginofobia causata dal non dire mai la propria, non riuscire a dire di no ed esprimersi in maniera autentica come vorremmo davvero. Farsi valere insomma! Ho cominciato a pensare più a me stessa, ho fatto percorso dalla psicologa. E anche agopuntura che mi ha aperto un mondo. Molti si lamentano ma nn fanno nulla per cambiare la situazione. Invece io le ho private tutte, anche appunto l agopuntura che mi è stata fondamentale nella "guarigione". Cominciate a fare piccole cose per voi. Io ho scoperto di amare la scrittura e quando sto male scrivo i miei pensieri, mi fa sfogare così tanto che alla fine della pagina mi sento bene. O disegnare... Mi rilassa mi fa stare felice. Ognuno trovi il suo "sfogo" felice. Cerchi di sfogare rabbia e ricominciare la vostra nuova vita, fatte di cose piacevoli anche per voi.

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    1. Esattamente così sto guarendo anche io. Da quando penso di più a me stessa e mi dedico ai miei jobbo, sono migliorata tantissimo

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  12. Ciao a tutti. Sono rimasta sconvolta dal racconto della ragazza e dai commenti. Perché ho un bimbo di appena 7 anni che dopo un strozzamento é diventato anginofobico. E sapere che questo mostro può affettarlo per tutta la sua vita, mi ha sconvolto. Lui adesso é in cura con un psichiatra infantile. Ma dopo 20gg si rifiuta anche di bere il thé, il latte o appena il brodino. La sua stessa saliva non la mandava giù. Adesso la manda...ma con difficoltà. Vederlo con lo sguardo perso, triste e malinconico mi fa piangere il cuore perché era un bambino vispo e pieno di vita che mangiava di tutto e molto bene. Adesso é un bimbo terrorizzato da tutto...e mi sento impotente e non so cosa fare e a chi rivolgermi. 😪

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    1. Va meglio ora? La mia bambina di 6 anni sta vivendo la stessa cosa da quasi un mese.alcuni cibi sono piu facili,altri li tiene in bocca per molto tempo e poi li sputa .Con i dolci ha meno problemi.Vorrei fare qualcosa prima che si cronicizzi.Tu hai risolto?fammi sapere

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    2. Anch'io ho lo stesso vostro identico problema,con mia figlia di 6 anni. Pochi giorni fa si stava affogando con un pezzo di prosciutto crudo e da quel giorno è cominciato il calvario. Non mangia niente, e quel poco che le faccio mangiare lo tiene in bocca per mezz'ora per poi sputarlo. Ho tanta paura.

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    3. Ciao anch'io ho lo stesso problema da 9 giorni con il. Mio bambino, potete darmi dei suggerimenti?

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  13. io è due settimane e penso di impazzire e di morire se continuo a non mangiare, faccio solo colazione e bevo liquidi,fra poco incontrerò uno psicologo e comincerò un percorso,spero di uscirne

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    1. Anch'io ho lo stesso problema da novembre scorso è come vivere a metà...solo chi ha questo problema può capire adesso da luglio sto facendo questo percorso Terapia Strategica Breve con un psicoterapeuta e che dire incrociamo le dita e auguro con tutto il cuore a tutti quelli che hanno il mio stesso problema di uscire presto da quest'incubo...

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    2. Anche io uguale a te ! L’anno scorso mi era durato 6mesi questo problema ... poi è passato da solo ... ora è ritornato ...

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    3. Anche io uguale a te ! L’anno scorso mi era durato 6mesi questo problema ... poi è passato da solo ... ora è ritornato ...

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  14. Buonasera mi chiamo concetta anchio o un problema o paura di soffocare quando mangio ogni volta che mi siedo a tavola mi prende l'ansia come incomincio a mangiare mangio e subito mi viene da tossire per espellere il cibo che mi da la sensazione che mi rimane in gola anche la mattina mi alzo con il nodo in gola cosa puo essere ansia

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  15. Buonasera mi chiamo concetta anchio o un problema o paura di soffocare quando mangio ogni volta che mi siedo a tavola mi prende l'ansia come incomincio a mangiare mangio e subito mi viene da tossire per espellere il cibo che mi da la sensazione che mi rimane in gola anche la mattina mi alzo con il nodo in gola cosa puo essere ansia

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  16. Sono di nuovo concetta tutto e capitato da natale 2014 ,ero a mangiare da mia suocera e avevo avuto due tre giorni prima con mio marito perche lui voleva festeggiare tutte le feste da mia suocera io invece non ero d'accordo di questo e stavo nervosa e il giorno della vigilia io ero sopra pensiero e stavo mangiando l'agnello all'improvviso mi sono sentita soffocare non riuscivo piu a respirare e mio marito mi a portato al pronto soccorso e mi hanno messo il tubo in gola per farmi vomitare e io per paura me lo so tirato fuori dalla gola e mi a lesionato la trachea e il giorno dopo non riuscivo piu a mangiare niente per un mese mangiavo solo il latte con i biscotti a cremina a bere acqua solo questo

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  17. Sono di nuovo concetta tutto e capitato da natale 2014 ,ero a mangiare da mia suocera e avevo avuto due tre giorni prima con mio marito perche lui voleva festeggiare tutte le feste da mia suocera io invece non ero d'accordo di questo e stavo nervosa e il giorno della vigilia io ero sopra pensiero e stavo mangiando l'agnello all'improvviso mi sono sentita soffocare non riuscivo piu a respirare e mio marito mi a portato al pronto soccorso e mi hanno messo il tubo in gola per farmi vomitare e io per paura me lo so tirato fuori dalla gola e mi a lesionato la trachea e il giorno dopo non riuscivo piu a mangiare niente per un mese mangiavo solo il latte con i biscotti a cremina a bere acqua solo questo

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  18. A me era passata ..ora é ritornata .. riesco solo a fare colazione .. praticamente non appena mi sveglio sia al mattino o al pomeriggio ... anche voi ?

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  19. Ciao a tutti. Anche io come voi soffro di questo problema da anni, va e viene, ci sono periodi in cui sto bene e altri, di solito in estate, in cui tutto si acuisce. Ho la bronchite da una settimana e da allora non sto mangiando, per i fastidi alla gola... Ora sto meglio, ho solo tosse, ma sto mangiando solo passati e so che è per la paura e non per la malattia. Vedo che la paura si affogare mi porta anche ad avere il terrore quando mi sale la tosse con i muchi, non sapendoli espellere, vado nel panico.
    Volevo chiedervi se vi è mai capitato di stare per ingoiare, credere di essere pronti, spingere il bolo dietro con la lingua e poi il riflesso della deglutizione non parte. Mi è successo molte volte e mi terrorizza, poi riprovo e scende, però che paura... Non so se è un problema organico che mi provoca anche ansia o il contrario a questo punto... So che è iniziato anche a me per un trauma tre anni fa.
    Poi a volte mi capita di sentire la gola così tesa e alcuni movimenti involontari mentre sto ancora masticando... Che incubo, sono dimagrita tantissimo e ho paura. Spero in una vostra risposta

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  20. Anche io soffro di questo disturbo da ormai un anno e mezzo, però negli ultimi mesi ho ricominciato a mangiare perché mi sono sentita, banalmente, più felice. Ora sono arrivata a mangiare piadine, carne, pesce, pane tostato, banane, avocado e così via. Tuttavia ho ancora difficoltà con la pasta, pizza e legumi. Per quanto riguarda questi ultimi però, faccio l'hummus e lo spalmo sui crostini o sulle fette biscottate. Pasta e pizza saranno i prossimi ostacoli da superare, anche se la pasta ogni tanto l'ho mangiata, solo che poca.
    La strada per guarire è ancora lunga però penso che la soluzione sia avanzare a piccoli passi e superare un ostacolo alla volta. Ora mi piace scoprire nuovi sapori e cercare nuove ricette da provare

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    1. In questo anno e mezzo come ti sei alimentato? La mia paura è proprio questa di continuare a mangiare solo cose liquide sono trascorsi ormai 3 mesi e nessun miglioramento ad eccezione Dell altra sera che sono riuscita a mangiare qlc forchettata di pasta e niente più.

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  21. Ciao a tutti, anch io purtroppo soffro di questo problema ormai da 3 mesi. Tutto è iniziato da quando una sera mentre mangiavo un sofficino stavo soffocando. Da lì ho iniziato a fissarmi ad andare in ansia ho continuato a mangiare nei gg seguenti solo cibi liquidi, pastina il formato più piccolo che esiste, omogeneizzati, frutta liquida. Sono trascorsi già 3 mesi e la cosa nn è migliorata. Ho 30 anni ho iniziato da poco anche un percorso psicologico. Mi auguro che possiamo uscirne tt da questo incubo. Tremendo

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    1. a me è successa la stessa cosa, non so cosa sia successo e puntualmente mi colpevolizzo e mi dico che è una cosa scema e di non pensarci... dicevo ma come mai che in questi circa vent'anni mi tiravo indietro e non ci pensavo mai evidentemente non veniva più l'avevo superata o tanta era la paura che neppure veniva, perchè premetto che questi pensieri già li ho avuti, saranno gli stessi o sono io che ho fatto qualcosa tipo concentrarmi su me stessa? Non me l'aspettavo cosa simile e neppure la credo più... premetto che mangio eccome però ora vi spiego tutto, è da un anno e mezzo circa che sto così... tutto è iniziato da quando ho rinunciato certi rituali più banali, specifico che sono una docker e da tantissimo tempo, questo non so che mi ha provocato, forse mi era andato di traverso del cibo e magari la testa ha associato le cose... fatto sta che sentivo impulsi di parole sul cibo, sempre più negative e poi di concentrarmi, rituali sul cibo ma cerco sempre di far venire altre cose e niente, poi leggo su internet e mi dà pure questi sintomi sopportabili perchè la cosa più insopportabile è la fissazione, mi chiedo se sono sempre io a farmi i film... se le sensazioni non fossero accompagnate da questo tarlo, le sopporterei pure guardate ma sono io a fantasticare?

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    2. mi ossessionava anche di averla sentita, aggiungo... sono sempre io e mi dò la colpa perchè gli sono andata dietro...

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    3. ma siamo noi a fissarci, può davvero succedere anche volutamente tutto questo mi dico e mi chiedo perchè?

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  22. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  23. Io ne sto soffrendo da due anni ma prima era meno frequente da un anno a questa parte capita più spesso e da quest'estate quasi ogni giorno. Spero di riuscire a superare la sensazione che mi resta il boccone in gola. Ora da qualche giorno mastico tantissime volte e sono molto più senta mangiando, Tutto usato da circa un mese.

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  24. Buona sera ha da circa 2 mesi che ogni volta che mangio pane mi soffoco e mi manca il respiro . Cosa puo' essere

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  25. Capisco in pieno perché da quando ho 10 anni che ho questa paura e la ho tutt'ora a 21, però sto cercando di combatterla da sol*, sono forte e riuscirò a batterla come farete tutti! Siamo forti e vinceremo noi!

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  26. Ciao a tutti, mi chiamo Giorgio e ad aprile ho compiuto 18 anni. Il 18 febbraio scorso ero tornato da scuola e stavo a casa, il giorno prima avevo mangiato la cotoletta orecchie di elefante e la stavo per rimangiare di nuovo. L'ho mangiata già altre volte, anche i miei parenti l'hanno mangiata. L'abbiamo presa da un self service che fa piatti pronti. Quel giorno però mentre la mangiavo mi è andato di traverso un pezzo di carne e da lì non sono riuscito a mangiare cose solide ma solo cose frullate, formaggi freschi spalmabili ricotte cose cosi. Liquidi a volontà e creme dolci gelati e tanti omogenizzati. Ora sono 4 mesi che ho questo problema, ancora non si risolve. Sto seguendo una dieta dalla nutrizionista e sto andando dallo psicoterapeuta per risolvere il tutto. Prima mangiavo tanto e finivo sempre tutto. Ora ho difficoltà anche se riesci a mangiare i biscotti Plasmon la Kinder Paradiso e il gelato quello a biscotto più solido. Spero che questo momento passi perché sto perdendo peso e sto avendo dolori allo stomaco e agli arti. Spero che qualcuno di voi possa farmi sentire più tranquillo non essendo l'unico ad avere questo problema. Per scrivermi rispondete a questo messaggio oppure su Instagram nell'account giosmash04, account secondario perché per privacy non voglio dare il mio principale

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