venerdì 15 settembre 2017

Mente e cuore



La perfezione ti chiede di non sbagliare mai, di saper sempre ad ogni imprevisto scegliere la cosa che è eticamente la più giusta.
La perfezione si esprime in una bellezza che dona estasi a chi la guarda e eleva te da ogni bruttura.
La perfezione ti allontana da te, ti chiede di cancellarti e di seguire schemi e stereotipi sempre più complessi.
Ti dice che l'obbiettivo deve essere raggiunto a tutti i costi e non bada alla tua stanchezza e alla tua disperazione!
Ti chiede di accollarti tutti i pesi della vita, e di farlo con un corpo sottile, lineare e spigoloso.
La perfezione alimenta sogni che non si potranno avverare mai. Sferza colpi terribili al tuo corpo, troppo debole e umano, che prova sensazioni e sentimenti, lo vuole chiudere in una bolla insonorizzata.
La perfezione usa la mente per spronarti, per esigere, per colpevolizzarti.
E' una voragine di dolore, di bugie, di non amore verso se stessi, di rifiuto! La mente si scinde dal corpo e ti decentra a tal punto che il corpo diventa qualcosa da modellare, da punire. Il tuo corpo deve compiacerla e la mente lo analizza duramente. Solo rinunciando a questa illusione, riusciremo ad ascoltarci, a scegliere non la cosa eticamente giusta ma quella giusta per noi, ad ascoltarci e a lasciare che il cuore suggerisca alla mente e questa finalmente conduca una lotta giusta.
Siamo tutti in attesa di vedere il corpo migliorare come simbolo della guarigione! 
Ma è il connubio tra cuore e mente la pillola per guarire. 

Sono uscita dal Binge e non sono rinata subito, svestita della malattia ero solo nuda e spaventata. Poi ho iniziato ad ascoltarmi, ho avuto il coraggio di creare nuove cose ma ero troppo in ansia di vedere quel corpo cambiare per accorgermi che il vero cambiamento era dentro di me.
E quando ho iniziato a forzare il cambiamento del corpo non essendo ancora in sintonia con cuore e mente, ho avuto paura! Ho avuto paura degli occhi della gente che si appoggiavano di nuovo su di me, ho avuto paura di espormi troppo e mi sono nascosta ancora, e il corpo ha cambiato di nuovo forma.
E così capisco che ognuno di noi ha i suoi tempi ed io non devo avere fretta e devo ascoltarmi di più, avere il coraggio di migliorarmi per poter cambiare, la consapevolezza che ho bisogno di tempo.
La malattia ferma il tempo e quando ti rendi conto che in realtà è passato, hai l'ansia di non averne abbastanza, il tutto subito.
Ma per quanto io possa affannarmi le cose non stanno così, non ci sono scorciatoie c'è una vita da viversi, una te che sta crescendo. 

Non ho voglia più di cambiare il mio corpo, so che lo farà il tempo che mi darò, adesso ho solo voglia di rispettarmi!

Clara

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