sabato 27 gennaio 2018

La cura dell'anima



Ho avuto ed ho la fortuna di avere tanto, una famiglia che mi ha sempre amata, che mi ha permesso di fare tutte le esperienze liberamente…studiare, trasferirmi in città diverse, cambiare lavoro più volte…non ho avuto nessun ‘trauma’…ho sempre avuto molto!
Per questo non capivo cosa non andasse: perché ero caduta in quel ‘buco nero’, perché tutta quella sofferenza, quel dolore, perché 20 anni di malattia.
Il problema non era fuori, il problema era DENTRO di ME! Per questo era inutile cambiare luoghi, lavori, impegni e ricreare ogni volta una nuova realtà. Quando ho capito questo, ho iniziato un cammino, non per andare in posti lontani, ma per tornare a casa, nella mia anima. Un percorso interiore di consapevolezza, crescita e scoperta, la cura dell’anima, parallelo a quello medico, la cura del corpo.
Il 25 Ottobre 2017, una data significativa: si è palesata finalmente in me la prospettiva della guarigione, in cui ho cominciato a credere, dopo il primo incontro a Pieve Ligure (GE), nel "laboratorio" di condivisione e auto-mutuo-aiuto dell'Associazione Mi Nutro di Vita.
Da allora sono passati solo 3 mesi, ma sono GRATA per tutto quello che mi ha donato la Vita…la fatica, il dolore, la sofferenza, le lacrime (che non nascondo) di questo percorso, sono ripagate e anche alleviate dal continuo e costante sostegno di tutte le persone che mi vogliono bene: la mia famiglia, il mio compagno, i medici e TUTTI di Mi Nutro di Vita! Non mi sento mai sola!
Ho iniziato a prendermi cura di me…e piano piano sto cominciando ad accettarmi per quella che sono, a volermi bene, a vedere con occhi diversi quelle fragilità e quelle insicurezze che mi hanno portata a ferirmi e a farmi male consapevolmente e inconsapevolmente…sono rimasta bambina con delle ferite aperte che fanno male. Ora posso prendermi cura di quella bambina, prenderla per mano e cominciare a crescere, ad amarla, a sanare quelle ferite e a lasciare andare i pesi chiusi dentro il cuore.
Una cosa inaspettata: più mi prendo cura di me e più la Vita mi dà, riesco a vedere le cose belle che avevo e ad apprezzare quelle nuove. La Vita mi ‘parla’ continuamente, a volte dandomi ciò di cui ho bisogno proprio nel momento giusto, sembra incoraggiarmi, altre volte con ‘ostacoli’ che comunque mi permettono di crescere e capire le reazioni che ho.
Pochi giorni fa, quando sono uscita dall'ultimo controllo dal nutrizionista avevo una strana sensazione di disagio che non capivo, poco dopo ho cominciato a piangere, continuavo a non capire. Ripercorrevo la fatica, le difficoltà, le resistenze, le paure, le lacrime e l’impegno (dal primo giorno mi sono completamente affidata e fidata di questa équipe, non potendomi fidare di me da questo punto di vista, facendo sempre esattamente quanto prescritto: loro sanno prendersi cura del mio corpo, finché non sarò in grado io di farlo da sola). Allo stesso tempo avevo l’immagine di ciò che da un po' di tempo vedo nello specchio: un teschio, uno scheletro! Piangevo e sentivo dolore, man mano che prendevo consapevolezza mi sentivo più forte e sicura. Era un pianto sentito e spontaneo, mi aspettavo una parte malata che gioisse, invece niente, silenzio… Inconsciamente, c’era insicurezza… Quando dico che voglio prendermi cura di me da tutti i punti di vista e guarire, sto credendo ad un miraggio che si è realizzato per altre persone reali, ma che per me è troppo? Mi sto illudendo? Ci riuscirò anche io?
Questo pianto è la prova che il mio cuore, la mia anima vuole veramente guarire e che la testa, i pensieri stanno cambiando, che è possibile guarire! Questo pianto era un ‘lutto’, lasciare andare qualcosa di brutto ma che è servito, qualcosa che per un certo tempo è stato MIO…una rinascita! Adesso ho ancora più fiducia nei miei intenti e nelle mie motivazioni.
Mi sono sentita bambina, con quelle ferite che sanguinavano, ora per altri motivi, ferite che possono essere curate. Quelle ferite sono utili, mi permettono di apprezzare le cose belle e quelle meno belle, sono ‘preziose’, perché mi rendono speciale! E sono talmente grandi che sento tutta la forza che ho avuto per riuscire a farle, quella stessa forza la posso usare per prendermi cura di ME ed è talmente tanta che potrò anche per prendermi cura degli ALTRI e ricambiare tutto quello che sto ricevendo.
Indipendentemente da come diventerà quella bambina, sarà comunque speciale e preziosa, perché unica come tutti.
La dietista ha aggiunto qualcosa: un dolce, una fetta di torta margherita. Al pomeriggio quando ho preso quella fetta di torta, la prima della mia vita, ho realizzato quello a cui non avevo fatto caso. Non poteva essere una coincidenza: era un dono della Vita per quella bambina, in modo che potesse festeggiare la rinascita e lasciare andare quel lutto. La prima festa ‘normale’ con tanto di torta! E non ero sola…. DENTRO  di ME c’erano tutti, come SEMPRE…la mia famiglia, il mio compagno e Mi Nutro di Vita!
Il percorso è lungo e faticoso, ma posso percorrerlo con pazienza e fiducia, prendendomi cura della mia anima, del mio corpo anche la mente può guarire…INSIEME, perché nessuno si salva da solo.

Micaela

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