Ho avuto ed ho
la fortuna di avere tanto, una famiglia che mi ha sempre amata, che mi ha
permesso di fare tutte le esperienze liberamente…studiare, trasferirmi in città
diverse, cambiare lavoro più volte…non ho avuto nessun ‘trauma’…ho sempre avuto
molto!
Per questo non
capivo cosa non andasse: perché ero caduta in quel ‘buco nero’, perché tutta
quella sofferenza, quel dolore, perché 20 anni di malattia.
Il problema
non era fuori, il problema era DENTRO di ME! Per questo era inutile cambiare
luoghi, lavori, impegni e ricreare ogni volta una nuova realtà. Quando ho
capito questo, ho iniziato un cammino, non per andare in posti lontani, ma per
tornare a casa, nella mia anima. Un percorso interiore di consapevolezza,
crescita e scoperta, la cura dell’anima, parallelo a quello medico, la cura del
corpo.
Il 25 Ottobre
2017, una data significativa: si è palesata finalmente in me la prospettiva
della guarigione, in cui ho cominciato a credere, dopo il primo incontro a
Pieve Ligure (GE), nel "laboratorio" di condivisione e
auto-mutuo-aiuto dell'Associazione Mi Nutro di Vita.
Da allora sono
passati solo 3 mesi, ma sono GRATA per tutto quello che mi ha donato la Vita…la
fatica, il dolore, la sofferenza, le lacrime (che non nascondo) di questo
percorso, sono ripagate e anche alleviate dal continuo e costante sostegno di
tutte le persone che mi vogliono bene: la mia famiglia, il mio compagno, i
medici e TUTTI di Mi Nutro di Vita! Non mi sento mai sola!
Ho iniziato a
prendermi cura di me…e piano piano sto cominciando ad accettarmi per quella che
sono, a volermi bene, a vedere con occhi diversi quelle fragilità e quelle
insicurezze che mi hanno portata a ferirmi e a farmi male consapevolmente e
inconsapevolmente…sono rimasta bambina con delle ferite aperte che fanno male.
Ora posso prendermi cura di quella bambina, prenderla per mano e cominciare a
crescere, ad amarla, a sanare quelle ferite e a lasciare andare i pesi chiusi
dentro il cuore.
Una cosa
inaspettata: più mi prendo cura di me e più la Vita mi dà, riesco a vedere le
cose belle che avevo e ad apprezzare quelle nuove. La Vita mi ‘parla’
continuamente, a volte dandomi ciò di cui ho bisogno proprio nel momento
giusto, sembra incoraggiarmi, altre volte con ‘ostacoli’ che comunque mi
permettono di crescere e capire le reazioni che ho.
Pochi giorni
fa, quando sono uscita dall'ultimo controllo dal nutrizionista avevo una strana
sensazione di disagio che non capivo, poco dopo ho cominciato a piangere,
continuavo a non capire. Ripercorrevo la fatica, le difficoltà, le resistenze,
le paure, le lacrime e l’impegno (dal primo giorno mi sono completamente
affidata e fidata di questa équipe, non potendomi fidare di me da questo punto
di vista, facendo sempre esattamente quanto prescritto: loro sanno prendersi
cura del mio corpo, finché non sarò in grado io di farlo da sola). Allo stesso
tempo avevo l’immagine di ciò che da un po' di tempo vedo nello specchio: un
teschio, uno scheletro! Piangevo e sentivo dolore, man mano che prendevo
consapevolezza mi sentivo più forte e sicura. Era un pianto sentito e
spontaneo, mi aspettavo una parte malata che gioisse, invece niente, silenzio…
Inconsciamente, c’era insicurezza… Quando dico che voglio prendermi cura di me
da tutti i punti di vista e guarire, sto credendo ad un miraggio che si è realizzato
per altre persone reali, ma che per me è troppo? Mi sto illudendo? Ci riuscirò
anche io?
Questo pianto
è la prova che il mio cuore, la mia anima vuole veramente guarire e che la
testa, i pensieri stanno cambiando, che è possibile guarire! Questo pianto era
un ‘lutto’, lasciare andare qualcosa di brutto ma che è servito, qualcosa che
per un certo tempo è stato MIO…una rinascita! Adesso ho ancora più fiducia nei
miei intenti e nelle mie motivazioni.
Mi sono
sentita bambina, con quelle ferite che sanguinavano, ora per altri motivi,
ferite che possono essere curate. Quelle ferite sono utili, mi permettono di
apprezzare le cose belle e quelle meno belle, sono ‘preziose’, perché mi
rendono speciale! E sono talmente grandi che sento tutta la forza che ho avuto
per riuscire a farle, quella stessa forza la posso usare per prendermi cura di
ME ed è talmente tanta che potrò anche per prendermi cura degli ALTRI e
ricambiare tutto quello che sto ricevendo.
Indipendentemente
da come diventerà quella bambina, sarà comunque speciale e preziosa, perché
unica come tutti.
La dietista ha
aggiunto qualcosa: un dolce, una fetta di torta margherita. Al pomeriggio
quando ho preso quella fetta di torta, la prima della mia vita, ho realizzato
quello a cui non avevo fatto caso. Non poteva essere una coincidenza: era un
dono della Vita per quella bambina, in modo che potesse festeggiare la
rinascita e lasciare andare quel lutto. La prima festa ‘normale’ con tanto di
torta! E non ero sola…. DENTRO di ME
c’erano tutti, come SEMPRE…la mia famiglia, il mio compagno e Mi Nutro di Vita!
Il percorso è
lungo e faticoso, ma posso percorrerlo con pazienza e fiducia, prendendomi cura
della mia anima, del mio corpo anche la mente può guarire…INSIEME, perché
nessuno si salva da solo.
Micaela
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