martedì 23 gennaio 2018

OLTRE. Scoprirsi fragili: confessioni sul (mio) disturbo alimentare




Con il passare del tempo ho capito che continuare a scappare, nel tentativo di evitare lo scontro con il dolore e la sofferenza, non sarebbe servito a nulla: per andare Oltre la malattia, quel dolore bisogna attraversarlo, dargli anima e corpo, per rimpossessarsi di quella pulsione di vita vera che c'è - c'è sempre finché c'è vita - in fondo al cuore, ma che la malattia impedisce di ascoltare.
Fino a poco tempo fa non avevo idea di quanta vita ci può essere Oltre il dolore, nonostante il dolore. Non credevo che dal dolore si potesse rinascere...e invece si, dal dolore e dalla sofferenza può rinascere la vita, dal dolore e dalla sofferenza si può ripartire per ricostruire, mattone dopo mattone, la propria felicità.
Felicità è sfogliare queste pagine che segnano le tappe di un viaggio di crescita e di rinascita, un viaggio che in realtà è appena iniziato...

"Oltre. Scoprirsi fragili: confessioni sul (mio) disturbo alimentare" è un viaggio tra sensazioni, aspettative e consapevolezze di una ragazza poco più che adolescente, che sviluppa un rapporto conflittuale e disturbato con il cibo.
Questo dis-controllo alimentare finisce per incastrarsi tra le sbarre di una gabbia, una gabbia di paure, una prigione entro cui costringersi per piacersi, per accettarsi, per (non) rapportarsi con le sue coetanee. Mentre si vede crescere in mezzo a loro, belle e disinvolte, si sente sempre più a disagio, inadeguata. Scorrono gli anni e sulle sue spalle si fa sempre più insostenibile il peso di un dolore che affonda le radici nel suo passato, dolore che somatizza in un corpo alla continua ricerca di calore, di abbracci, e di un rifugio: la malattia, il (suo) disturbo alimentare.
Fino a che, a 25 anni, matura la consapevolezza che una risposta positiva a quest'autodistruzione esiste: è ascoltarsi. E' grazie ad un lungo viaggio introspettivo, scandito da tre principali tappe - "in trappola", "in bilico", "in equilibrio" - che riuscirà finalmente a riconoscersi, ad andare Oltre la malattia: ritroverà finalmente se stessa e riscoprirà uno sguardo compassionevole, di riconoscenza e d'amore, nei confronti di se stessa.
Per raccontare la mia esperienza con il Disturbo Alimentare, non ho voluto scrivere una storia o un diario, ma piuttosto costruire un percorso di riflessioni e confessioni, come le ho soprannominate nel sottotitolo, sul (mio) disturbo alimentare. Si tratta della rielaborazione di un lavoro introspettivo di circa tre anni che, strada facendo, mi ha portata al desiderio di condividere pensieri e paure, sensazioni ed emozioni, che accompagnano il faticoso percorso di chi soffre di DCA, affinché anche chi non conosce possa comprendere meglio i subdoli meccanismi che sottendono queste patologie. Un ruolo fondamentale in questo percorso lo ha rivestito proprio la scrittura: raccontarsi agli altri per informare e sensibilizzare e, soprattutto, raccontarsi a se stessi per "alimentare" il desiderio - il desiderio ritrovato dopo anni di malattia - di guardare "oltre", di guardare a quel prezioso dono chiamato Vita, che in un Fiocchetto Lilla ritrova il suo senso più vero. 

Un disturbo alimentare non è solo il cibo che mangiamo o non mangiamo,
non è solo quel corpo che apprezziamo o disprezziamo.
Un disturbo alimentare è, soprattutto, quel dolore che ci distrugge dentro,
quel dolore che solo l'ascolto sincero, che scava a fondo nelle ferite dell'anima,
può aiutare a guarire.
In fondo, per continuare il racconto della Vita,
non si può far altro che guardare Oltre, andare Otre:
ricominciare sempre, nonostante tutto, da lì,
dalle nostre ferite,
da dove ogni volta la Vita si è interrotta.

Sandra

Il libro è acquistabile direttamente tramite l'Associazione Mi Nutro di Vita, alla quale ho deciso di devolvere l'intero ricavato della pubblicazione, perché è proprio grazie al contatto stretto con questa grande "famiglia", che mi sono finalmente sentita nuovamente parte di qualcosa di più grande dell'universo soffocante della malattia, parte di un gruppo di persone - persone in carne ed ossa, capaci di emozionare e di emozionarsi - e non più solo di fantasmi, i fantasmi che hanno popolato i tanti anni in solitudine della mia malattia. Con ogni persona dell'Associazione che ho incontrato, insieme al mio Fiocchetto Lilla, in questi mesi di collaborazione, ho condiviso momenti importanti che nutrono l'Anima, ognuna è stata - ed è tuttora - un raggio di luce che ha trasformato le mie lacrime in un arcobaleno di colori vivi.
Nel suo piccolo, anche questo libro vuole essere, spero, uno spiraglio di luce, di speranza, per chi ogni giorno lotta contro il male subdolo dei DCA, per trovare la forza di chiedere aiuto…ne vale davvero la pena, perché vale la Vita.


Per acquistare una copia del libro, inviare un'email a segreteria.mnv@gmail.com, specificando nome, cognome e indirizzo di spedizione.                     

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