sabato 6 ottobre 2018

Ascoltarsi.


Per "guarire" ci diamo moltissimi ordini, passeggiate, non mangiare oltre un certo limite, sopportare il vuoto, riempirlo velocemente e poi nasconderlo col silenzio.
Torniamo a letto incredule di averlo fatto, ci arrabbiamo e mortifichiamo e poi un'altra voce ci dice che domani sarà diverso!
Lottiamo contro di noi oltre che con il male!
Perché non ci ascoltiamo.
Perché non accettiamo le nostre ombre e dobbiamo splendere luce sempre.
Abbiamo bisogno di riflettere la nostra immagine e di vederci belle per sentire che ci siamo, viviamo, che la giornata vale la pena viverla!
E quando il riflesso non ci dice questo, allora non vale la pena niente, noi non siamo quella persona, ci sentiamo lontane da noi stesse!
Viviamo sempre attaccate al riflesso più bello di noi, ne abbiamo bisogno per accettarci!
Ma noi non stiamo in quel riflesso, in ciò che mangiamo, nel riscontro che abbiamo da parte degli altri!
Noi stiamo dove non è permesso a nessuno di entrare a meno che non gli apriamo noi.
Noi stiamo dove non c'è immagine, ma colori.
Noi siamo nella luce di un arcobaleno e nel buio della notte!
Non c'è specchio o bilancia, né regole e buoni propositi, ci siamo noi, nudi di ogni nostro artefatto!
Si guarisce quando ci si ascolta! Quando finalmente ci si sente liberi da dinamiche perché l'unica grande verità è quella che abbiamo accolto dentro di noi, l'unico riflesso che ci trasmettiamo è ciò che siamo dentro!
Ed il mondo non ci fagocita più, abbiamo la nostra strada da percorrere.

Clara


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