venerdì 5 ottobre 2018

Le emozioni senza voce


Volevo condividere con voi la mia storia. La voglio chiamare ‘le emozioni senza voce’, perché è così che sono davvero i disturbi alimentari. 
Sono emozioni represse che emergono sotto forma di questi mostri. Si, perché i DCA sono mostri, sono subdoli e ti fanno credere di non essere mai abbastanza, di non meritare nulla. 
Ti fanno sentire sola anche in mezzo a mille persone, ti fanno credere che sia meglio stare sempre sole, crogiolarsi nel nostro dolore. 
Vorrei ricordare il preciso momento in cui ho deciso di non mangiare più. 
Vorrei averlo scritto a caratteri cubitali sul calendario ‘SOFIA NON MANGIA PIÙ’. Magari se l’avessi fatto, mi sarei fermata prima di tutto questo, prima della mia morte interiore. Non ricordo nulla di quando la malattia mi ha preso tra le sue braccia, ricordo solo il freddo in piena estate, gli sguardi altrui e i continui pianti. Queste erano le mie giornate. 
Ho intrapreso il percorso in equipe, ho ricominciato da me, mi sono ripresa la mia vita. 
Sto lottando con le unghie e con i denti. 
Sto cercando di amarmi, almeno la metà di quanto mi amano quelli che mi stanno attorno. 
La malattia mi ha portato via tanto, ma mi ha mostrato la forza che ho dentro, la mia caparbietà e mi ha dimostrato quanto valgo. 
Quindi, in conclusione, lottate. LOTTATE sempre, che la vita è molto più bella se si è liberi da schemi e paranoie.

Sofia

 

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