Credo che la malattia colpisca i sognatori.
Attraverso il sogno la realtà diventa più bella.
Attraverso il sogno tutto diventa più intenso e controllabile, perché acquista il valore che vogliamo dare.
La malattia si nutre dei nostri sogni, ci dice che sarà tutto possibile a un caro prezzo.
Ti mette in perenne attesa e ti addossa tutta la responsabilità della loro irrealizzazione.
Nel sogno controlli tutto e non ti permetti di stupirti, di lasciarti andare a qualcosa a te ignoto.
E quando la realtà ti stringe le viscere per la disillusione, il cibo te le riempie per consolarti, per anestetizzarti, per ridonarti un piacere che è stato infranto.
Il desiderio di vivere con l'intensità che è innata in te viene placato, calmato, trattenuto da quel cibo che ti flagella.
Non dobbiamo rinunciare ai sogni, perché proprio loro con la speranza che scaturiscono in te ti salveranno.
Ma forse non dobbiamo vivere proiettate nel sogno, dobbiamo prenderci il rischio dell'ignoto, viverci con la nostra intensità il qui e ora.
La Vita è un viaggio di cui non potremmo mai sapere la destinazione, ma in cui potremmo meravigliarci di ciò che impareremo e sentiremo.
Il controllo non ci ha comunque mai preservato.
Ascoltati, viviti senza chiederti cosa è giusto o sbagliato, senza dover definire ogni ruolo e situazione perché calzi a pennello con la parte di sogno che ti sei costruita.
La fragilità è la tua reale forza, ti permette di vedere ciò che sei, di ascoltarti e di scegliere ma soprattutto ti permette di vivere ed emozionarti.
Attraverso il sogno la realtà diventa più bella.
Attraverso il sogno tutto diventa più intenso e controllabile, perché acquista il valore che vogliamo dare.
La malattia si nutre dei nostri sogni, ci dice che sarà tutto possibile a un caro prezzo.
Ti mette in perenne attesa e ti addossa tutta la responsabilità della loro irrealizzazione.
Nel sogno controlli tutto e non ti permetti di stupirti, di lasciarti andare a qualcosa a te ignoto.
E quando la realtà ti stringe le viscere per la disillusione, il cibo te le riempie per consolarti, per anestetizzarti, per ridonarti un piacere che è stato infranto.
Il desiderio di vivere con l'intensità che è innata in te viene placato, calmato, trattenuto da quel cibo che ti flagella.
Non dobbiamo rinunciare ai sogni, perché proprio loro con la speranza che scaturiscono in te ti salveranno.
Ma forse non dobbiamo vivere proiettate nel sogno, dobbiamo prenderci il rischio dell'ignoto, viverci con la nostra intensità il qui e ora.
La Vita è un viaggio di cui non potremmo mai sapere la destinazione, ma in cui potremmo meravigliarci di ciò che impareremo e sentiremo.
Il controllo non ci ha comunque mai preservato.
Ascoltati, viviti senza chiederti cosa è giusto o sbagliato, senza dover definire ogni ruolo e situazione perché calzi a pennello con la parte di sogno che ti sei costruita.
La fragilità è la tua reale forza, ti permette di vedere ciò che sei, di ascoltarti e di scegliere ma soprattutto ti permette di vivere ed emozionarti.
Clara
Nessun commento:
Posta un commento