sabato 3 dicembre 2016

La Bestia

Ci sono giorni in cui avresti voglia di non pensare a nulla. Giorni in cui vorresti annullarti. Non sentire. Non ascoltare. Non vedere il dolore degli altri. Un dolore a te ben noto. Oggi è uno di questi giorni. In questo momento mi sento molto egoista. Avrei voglia di andarmene via e dire :
" Basta! Io questo inferno l'ho già vissuto. E non voglio più averci nulla a che fare. La mia lotta contro l'anoressia e la bulimia l'ho vinta. Ora mi godo il mio essere libera! "
La bestia. La vedo...eccola lì...beffarda...che mi guarda e sogghigna : " Ciao Francesca. Ti ricordi di me? Ti ricordi quanti anni siamo state insieme? Io e te, bella coppia eh? Poi hai deciso di mandarmi via. Ma io sono qui...Guardami!!! Credevi che allontanandomi definitivamente da te mi avresti distrutto? Piccola illusa!!!!!! No....Sono qui...Certo, non faccio più parte delle tue giornate....Ma guarda, guarda quante persone ancora mi cercano, mi amano, non possono fare a meno di me...Guarda come sono desiderata e venerata... Piccola sciocca a credere che senza di te io non esistessi più "
Io rimango lì..La guardo....La ascolto...La bestia è così orgogliosa della dipendenza e sofferenza  che crea intorno a se'. Davanti a questo suo godimento, tutto a un tratto, sento crescere in me ancor di più il desiderio di non mollare; di non chiudere nuovamente quella porta dietro la quale c'è lei, la bestia. E rimango.  Rimango perché voglio dare la mia testimonianza. Lei esiste. Lei c'è. Lei si nutre dei nostri pensieri, del nostro sorriso, della nostra gioia. Lei respira la nostra linfa vitale e ci riduce a dei miseri succubi vegetali autolesionisti e super dipendenti......Ma come non te l'ho data vinta una volta, mia cara bestia, continuerò a non dartela vinta neanche ora. Vorresti che tacessi. Vorresti che ti dimenticassi. Vorresti che chiudessi la porta, così potresti continuare il tuo dissacrante gioco. Ma io non ci sto. Io voglio smascherarti. Voglio testimoniarti contro. E a chi dice che sarai sempre tu a vincere, perché una volta caduti nei tuoi tentacoli non se ne esce, no!!!! Io starò lì, risoluta a dire e confermare che di te ci si può liberare. Non da soli... No....Questo è impossibile perché liberare la mente dalla tua presenza richiede un aiuto esterno perché se restiamo soli con te, tu ti diverti un sacco a confonderci, a dilaniarci, a renderci sempre più bisognosi e dipendenti . Ma se iniziamo a stare insieme agli altri, tutto diventa più facile. E io resto qui, per essere una piccola parte di questo "insieme". Tu mi conosci, cara bestia. Sai quante volte ho gettato la spugna e ti ho detto: " Ok, sei più forte tu. Ritorno da te".... Ma poi, poi ho ricominciato a lottare contro di te e alla fine, ho vinto io.....Tu resta pure lì. Le tue fauci spalancate, il tuo ghigno, i tuoi occhi rossi malvagi non mi spaventano più. Né tanto meno non hai più il potere di attrarmi a te. Ora ne sono fuori....E anche se so che è ben poca cosa, non volterò le spalle a coloro che sono rimasti intrappolati nella tua ragnatela. In questo momento, allontanarmi da te chiudendo quella porta sarebbe la sconfitta più grande perché renderebbe inutile e vano il mio essere ritornata libera. Quindi resta pure lì....continua a sogghignare... Io non mollo...Io resto qui, qui per dire che:
" Dall'anoressia e bulimia si può guarire"
" Si può ritornare libere".
Spesso sento parlare di cronicità della malattia. Cronicità lo è il non chiedere aiuto. Lo è il rifiutare la mano dell'altro. La bestia gode nel vederci isolati perché sa che se rimaniamo soli, può continuare a nutrirsi di noi. Lei si nasconde nella nostra mente ed è pronta sferrare i suoi attacchi a chiunque cerchi di spodestarla, pronta ad allungare e stringere ancora di più i suoi tentacoli attorno a noi. Quando ci vede cadere e ritornare da lei, lei gioisce perché spera di rimpossessarsi di noi completamente. Non lasciamogliela più tutta questa libertà. Cerchiamo di non rimanere isolati. Ciò che ci fa stare male, abbiamo il coraggio di comunicarlo. Tiriamo fuori ciò che ci spaventa, ciò che ci emoziona troppo, ciò che non riusciamo a comprendere, ad affrontare, ad accogliere... C'è solo una cosa da fare contro questa malattia: " Chiedere aiuto!" , per non essere lasciati soli.

Io, come ho scritto prima, non mollo. Ne sono uscita da questa malattia. Proprio per questo voglio dare un valore e un senso a questo mio lungo percorso...e quel valore e quel senso si racchiude in tre semplici parole: " GUARIRE È POSSIBILE!!!!!"

Francesca

Nessun commento:

Posta un commento