martedì 28 novembre 2017

A te, mamma.


A MIA MADRE, ORA CHE MADRE LO SONO ANCH'IO. 

Ora la capisco quella tua paura. 
Ora capisco quel tuo voler cercare indizi tra i miei silenzi. 
Ora capisco quel tuo sguardo misto di compassione e rabbia. 
Ora capisco i tuoi occhi neri che pieni di dolore non hanno mai smesso di cercare i miei, vuoti come il mio stomaco. 
Ora capisco quei tuoi "basta, Roberta smettila, Roberta accettati e accettami. Roberta prendi la mia mano." 
Ora capisco l'angoscia delle tue notti insonni. 
Ora capisco quel tuo "chissà se domani la rivedrò". 
Ora capisco il tuo sorriso nel vedermi sorridere con te mentre spalmo marmellata su una fetta biscottata. 

A te mamma, ora che mamma lo sono anch'io.

Roberta

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