lunedì 9 dicembre 2019

Sto imparando da mio figlio



Provo a scrivere quello che da tempo vorrei dire alla madri che soffrono di dca. Sono molto titubante nel farlo, perché le parole hanno la capacità di essere carezze e schiaffi allo stesso tempo, che temo di non riuscire nel mio intento. Vorrei lasciare un messaggio delicato ma deciso.
Per tanto tempo mi sono appoggiata sulle spalle di mio figlio per poter trovare un appiglio. È stata una necessità, io ero troppo debole,e quando si è deboli occorre una motivazione davvero valida per poter sopravvivere. Dovevo dare uno scopo alla mia lotta, ma ogni volta che, davanti "all'elenco gerarchico del devo farcela perché..." mettevo lui, la vittoria durava attimi poi la voce tornava maledettamente più forte. Da un po' ho cancellato l'elenco. È stata una presa di posizione difficile, discussa, dolorosa ma guidata.
Ho deciso di provare a vincere per me stessa. Che razza di egoista, ancora mi rimbalza addosso l'eco di certi pensieri. Ma il tempo, ogni giorno di più, mi sta insegnando quanto fosse vile e avaro continuare a fare il contrario. 
Tutte queste parole confuse per dire alle madri che si può imparare a guardarsi nello stesso modo in cui ci vedono i nostri figli, che con la capacità che solo i bambini hanno, ci insegnano che guardare e riuscire a vedere non sono la stessa cosa.

Una carezza a tutte le madri,
da una madre, che sta imparando dal proprio figlio.

Anonimo

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