lunedì 23 marzo 2020

Il mio domani senza te, Anoressia



A te che ci sei stata nei momenti bui, mi hai dato la forza, facendomi sentire invincibile.
A te che mi hai dato uno scopo, la motivazione e la costanza.
A te che mi hai fatto credere di essere migliore.
A te che sei stata per anni l'unica per me, mentre io una delle tante. Una ragazza con debolezze e  insicurezze in cui hai trovato una porta socchiusa da cui entrare e ti sei conquistata il tuo posto. Vedo come lo stai difendendo, come ora sei tu a lottare per me e per non lasciarmi andare. E’ giusto che ti dica che ogni tuo sforzo sarà vano. Ho preso la mia decisione e voglio combattere, merito la felicità che tu non sei.
Mi dicevi che insieme eravamo migliorie io mi sono fidata mentre tu demolivi i miei sogni e le mie speranze, rimpiazzandoli con la tua presenza e le tue idee. Mi hai spinta sull'orlo di un precipizio tendendomi solo un dito a cui aggrapparmi per non sprofondare ma cercavi solo di tenermi prigioniera;mi hai fatto perdere di vista tutto intorno a me, non sapevo più chi fossi, sapevo solo chi eravamo io e te. Quando finalmente ho iniziato a lasciar andare quella tua mano prepotente ho trovato persone che nemmeno conoscevo, che sono state tenute al tuo braccio, che hanno avuto il mio stesso coraggio e ci siamo attutiti la caduta a vicenda.
Scivolando via da te mi hai riempita di graffi, ho ferite infette, e tu sei ancora sopra di me che mi tendi la mano, mi chiedi di ripensarci, mi prometti un futuro migliore.
Non ti mentirò, tu condizioni ancora i miei pensieri e le mie emozioni. Ma sto lottando e anche se ci sono momenti  in cui la tentazione di tornare da te è forte e avrei motivi per farlo, penso a quelli in più per cui non devo. Tu non puoi darmi un futuro, ma solo una ricompensa: la morte. Forse non oggi, non domani, ma dopo mesi o anni è esattamente li che arriverei. E' quello il tuo modo di premiare chi non ti lascia e assicurarti che le persone stiano sempre con te.
E’ difficile, doloroso e mi manchi.
Ma tu mi hai annientata, togliendomi tutto. Mi ripetevi  costantemente che non valevo niente, che sarei sempre stata sola, mi urlavi nel silenzio cose che mi distruggevano dall’interno lasciandomi credere che provenissero da me.
Ora voglio urlarti che io valgo, che sono quella che sono e ho diritto a sogni, speranze, gioie.
Non è colpa mia, non lo è mai stata. E' colpa tua.
Oggi io sono qui per dirti che non ci sarà più un futuro per noi.
Non ci sarà più un noi.
Tu sei come una nuvola sopra la mia testa che mi segue ovunque, hai presente quelle dei cartoni che fanno sempre piovere sopra lo sventurato? Tu fai così, mi segui e non mi molli, ma io ho iniziato a sollevare il volto e ho visto che il sole splende e l’aria profuma. Ho visto persone che mi porgono un ombrello, come hanno sempre fatto da quando mi sto bagnando del tuo grigiore. Ti rendi conto quante cose mi hai fatto perdere in questi anni? Ho lasciato offuscassi tutto e tutti sprofondando nel senso di colpa e nell’insicurezza.
Ho ricordi di giorni in cui ho creduto di averti scelta e averci perfino guadagnato. Tutte illusioni.
Ma ho deciso di lottare contro di te, e lo farò ogni giorno finché non sarai fuori dalla mia vita. Guarirò da te ANORESSIA.
Dicono che tutto il male che siamo costretti ad affrontare, tutte le guerre dove crediamo di cadere in battaglia, servono a qualcosa. Non so dirti quale sarà il qualcosa che mi porterai ma ora,cara ANORESSIA, so cosa fai, come ti aggrappi e distruggi, e se proverai a rinsaldare quella presa su di me, io non lo permetterò.
Di solito si saluta con un “a presto”, ma capirai perché non ho la minima intenzione di farlo.

D.

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