giovedì 9 aprile 2020

Fragile ed incantevole gabbia di cristallo


Al centro un ragno,
il nemico,
il mio omicida
e un unico compagno
che mai abbandona me,
il coraggio.
Cammino lievemente
tra i misteriosi ed innevati
sentieri del labirinto,
adagio, poi più veloce,
infine l’affanno.
La forza diviene ancora più energica,
inflessibile, inarrestabile.
Io, inconsciamente ossa
mentre aspetto che il ragno mi divori.
Un morso,poi l’altro.
Capace di bruciare la mia mente,
ma impotente di colpire il cuore.


Non esiste forse morte più dolorosa?
Eppure rimango in bilico,
ed è meglio che cadere.
Il nemico permane, nell’interno,
causa del sorriso
non più rivolto verso l’alto.
Per molto tempo ho paragonato
la mia vita ad un incontrollabile dolore.
Ma non è mai troppo tardi
per tendere la mano e lasciarsi andare,
accompagnare quel sorriso
nella diritta via smarrita
per poter uscire dall’anoressia, 
da quella fragile ed incantevole
gabbia di cristallo.


Caterina

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