lunedì 20 aprile 2020
Schegge in tempesta
L’odio per te è tale
da non permettermi di non pensarti.
Sarai fiera nel vedermi adesso
in un corpo di schegge
di schegge di vetro tagliente
ormai macerie del mio essere
Mi hai rubato tutto e dato niente
ti sei presa ogni forma e dimensione
ogni sogno, ogni ambizione
e mi hai gettato nel tuo abisso inspiegabilmente affascinante
Hai voluto aver ragione,
hai bramato vincere,
hai desiderato rendere quelle coste frastagliate,
hai trasformato ogni cosa in un pianto
Hai dato peso solo a te stessa
convincendomi che si potesse essere come un petalo di rosa
Volevi liberarmi dai problemi
Ignara del fatto che mi rendessi Il problema
E ci sei riuscita, ci stai riuscendo, ma non ci riuscirai più
Ecco, ora ho imparato ad odiarti
un odio assai profondo che si cela nel cuore
ma s’intravede dagli occhi
Occhi stanchi di guardare il mondo con invidiosa indifferenza;
di essere sommersi da lacrime ;
di vedere gli altri vivere
mentre io esisto solo dietro una finestra
Non per molto ti ho amato
cieca dalla tua follia e dalle mille promesse…
Ma quel tempo è bastato per intrappolare la mia anima nelle tue grinfie
In quel oscuro vortice di dolore
che ancora vedo girare nei miei giorni di tempesta.
Mai riuscirò a perdonarti
nè il tuo nome sarà pronunciato senza ripugnanza alcuna
dalle mie labbra nostalgiche di sorriso
Come hai fatto a illudermi in tal modo?
Giurare che col tuo aiuto tutto sarebbe stato facile?
Promettermi il comando al timone della vita,
esaltando il controllo perfetto su ogni aspetto?
Hai voluto che conducessi la mia barca
solamente per potermi far naufragare
dalla bufera della tua meschinità
Poi hai sottratto la forza,
ti sei presa ogni parte migliore di me
e mi hai lasciato le briciole più insignificanti
magari deridendomi alle spalle…
Questa tua allegria mi ha reso inerte alla passione
facendomi scortare il modo di sorridere
Passiva, dura, rigida…
non cedere alle emozioni mi aveva dato l’idea di superiorità…
…ma bastava un soffio, un leggero tocco per farmi crollare:
come una crepa nel muro
che pian piano si spezza in infiniti granelli di polvere
così la crepa si stava aprendo nel mio cuore di pietra.
Intanto a che serve piangere adesso
se so che resti indifferente…
Allora non spreco una lacrima di più- non un’ulteriore parola
Per me sei L’odio
E io per te sarò un ricordo
Sì, l’energia la troverò
so che risiede da qualche parte in me
Voglio levigare le schegge che ora mi feriscono
Abbandonare il timone della nave
Uscire dalla finestra
Piangere di gioia
Nutrirmi di vita!
Eliana
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