sabato 17 ottobre 2020

Anoressia, ormai sei solo "passato"

Ciao Anoressia, ti ricordi di me?

E’ passato un bel po' dal nostro primo incontro. Sei arrivata silenziosa, quasi tanto da non farti notare. Poi pian piano hai iniziato a conoscermi, conoscere le mie paure, le mie insicurezze, le mie fragilità. L’hai fatto talmente bene che sei riuscita a farti spazio nella mia vita in pochissimo tempo. Ti sei appropriata di me.

Hai preso tu il comando e mi hai tolto tutto.
Mi hai tolto il sorriso. La gioia. La spensieratezza della mia giovane età. Mi hai tolto la libertà e la sicurezza. Il piacere di gustare una pizza, un gelato. Mi hai tolto gli amici, la famiglia. Mi hai tolto la danza!
Mi hai fatto credere di non avere bisogno di niente e di nessuno. Mi dicevi: “Puoi farcela anche così’, sola”. Mi hai illuso. Mi hai condizionato. Mi hai comandato, costringendomi a diventare come tu volevi.
Mi hai stancato talmente tanto da non riuscire più a vivere. Ho lasciato fare tutto a te.
Mi hai concesso solo inutili 39 kg, all’epoca forse non tanto inutili, e stavo morendo. Mi stavi uccidendo. Non solo fisicamente, ma nell’anima. Mi hai catapultato in un abisso talmente profondo e buio che non riuscivo a trovare più Francesca. Non la riconoscevo. La chiamavo, gridavo.. ma non rispondeva nessuno.
La tua voce nella mia testa era fin troppo alta per riuscire ad ascoltare altro. C’eri solo tu. Volevo solo te.
Ma quanto ho pianto per te. Quanto ho sofferto...
Ma sai una cosa? Ormai sei solo “passato”. Un passato doloroso, è vero. Ma rimani una cicatrice, incisa sulla mia pelle. Una cicatrice che talvolta prova a bruciarmi ancora, ma che alla fine perde ad ogni suo tentativo. 

Ti voglio ringraziare però...strano vero?
Ti dico GRAZIE perché mi hai reso più forte, più determinata a vincere le mie battaglie. Mi hai aperto la mente talmente tanto da imparare a conoscere la vera donna che è in me. Grazie perché con te, ho capito di essere imperfettamente perfetta. Di avere dei difetti e delle imperfezioni, che non sono punti deboli, ma caratteristiche che mi rendono diversa e quindi bella. Grazie perché solo dopo essermi rialzata, ho capito quanto vale il dono della vita. Quanto io sono preziosa nella mia semplicità.
Grazie perché ho imparato ad ascoltarmi e soprattutto ad amarmi.
Grazie perché mi hai impaurito talmente bene che nello stesso tempo mi hai donato il coraggio di chiedere aiuto. Grazie perché sconfiggendoti, il sogno di scrivere un libro e lasciare una parte di me e te come testimonianza è diventato realtà. E sai come l’ho intitolato? RINASCERE. Perché io sono rinata, come la primavera. Come la fenice. In fin dei conti non sei così potente come pensi di esserlo…
Ti dico davvero Grazie, per avermi tolto momentaneamente tutto perché mi hai ridato ciò che è il mio tutto. Mi hai ridato la fede e la speranza. Il coraggio e la fiducia di affidare e affidarmi in Colui che è la mia forza. Il mio porto sicuro. La lampada sui miei passi, la luce sul mio cammino. Mi hai ridato l’essenziale: Dio.
Non ti dimenticherò, ma ho scelto di essere felice sempre e di amarmi ogni giorno di più.

Ho scelto la vita ed ho vinto io. 

Spero tramite il libro e tramite questa piccola parte di me, di essere un aiuto per te che hai sofferto o stai soffrendo. Ti auguro di essere come una foglia d’autunno danzante ad un soffio di vento.
Chiunque tu sia, vivi bene. 

Francesca Crispo

 

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