G
uarire si può!
E’ una certezza, lo sento, lo
vivo.
30 Ottobre 2017! dopo 20 anni di
malattia per la PRIMA volta sento queste parole GUARIRE SI PUò! rivolte a me…
proprio a ME, Micaela! condannata fino a quel momento dalla sentenza DCA
CRONICA.
30 Ottobre prima serata in cui
partecipo al ‘laboratorio’di condivisione e auto-mutuo-aiuto dell’Associazione
Mi Nutro di Vita, le prime persone (a parte la mia famiglia e il mio compagno
Massimo) che riescono a guardare al di là della malattia e con semplicità
parlano a Micaela persona, direttamente al mio cuore.
Non mi hanno più lasciata! Mi
stanno accompagnando, tutti INSIEME, in questo cammino… Sono con me, a volte
non è neppure necessario la presenza fisica, basta fermarmi e sentire e loro ci
sono, come la mia famiglia e chi mi vuole bene. Li ho tutti dentro e mi sento forte!
Sto tornando a casa, nella mia
anima… anzi forse ci sono già! certo devo ancora fare un po di pulizia,
ambientarmi, imparare gentilmente ad ‘abitare’ me stessa in amicizia, ma
Micaela c’è!
Non biasimo chi guardava solo la
malattia, perché io per prima credevo di essere ‘un DCA’ e nient’altro,
qualcosa che non avrebbe mai potuto cambiare, qualcosa che ‘non funzionava’
dentro di me, non ero come le altre persone, non riuscivo a essere ‘normale’, a
vivere, a esserci.
Grazie a TUTTI ho iniziato anche
io a guardarmi con occhi diversi, ad andare al di là della malattia e a
guardarmi dentro… non è facile c’è dolore, tristezza, rabbia, rancore e sensi
di colpa… ma tutte cose che possono essere lasciate andare… piano piano ogni
tanto qualcosa si scioglie, ogni lacrima, urlo, esplosione è una
trasformazione, qualcosa cambia e il cuore si apre, si libera e c’è Micaela!
Micaela c’è già, la vedo, ora che
riesco a guardarmi con quegli occhi non giudicanti, gli occhi di mia mamma,
delle persone che mi vogliono bene, di tutti di Mi Nutro di Vita, delle persone
che vanno al di là dell’apparenza.
Chi sono senza malattia? Micaela
ecco chi sono! non c’è niente da cercare, da costruire, ruoli da interpretare,
regole da seguire… ‘semplicemente’ lasciare andare ed essere me stessa.
Lasciare andare non significa far
finta di niente, rinnegare! non significa vittimismo o giustificarsi, piuttosto
fare spazio alla libertà, libertà di me stessa e degli altri. Non è rinascere
ma nascere ogni momento per continuare a camminare, a trasformare, addolcire
accettando con consapevolezza il passato, le parti di me stessa che mi hanno
fatto soffrire, i graffi, le ferite, le parti ruvide e dure che stanno
cominciando a trasformarsi, le mie fragilità che ora vedo in modo diverso.
Tutto fa parte di me, e non ci sono solo cose brutte! c’è una luce, la luce che
abbiamo tutti! quella è il faro che seguo, la direzione che indica al mio cuore
dove andare e cosa fare.
Lasciare andare è la libertà di
sapere che posso scegliere! Il dolore, le difficoltà esistono ma posso
scegliere come reagire perché niente è così per sempre. La vita è un continuo
cambiamento, ogni istante imprevedibile… ed è meravigliosa per questo. Ci sono
le tempeste, il freddo, il ghiaccio ma quando meno te lo aspetti il sole, il caldo,
il vento tiepido. Non si hanno certezze, non si può avere il controllo, e
spesso anche l’impegno e la volontà non sono sufficienti, ma l’importante è
esserci! Questo per me è già aver vinto, ci sono, Micaela c’è, così com’è!
Anche quando è difficile, quando fa male, quando si stringe forte forte lo
stomaco e ho paura, e mi sembra di non riuscire neppure a respirare, quando
piango e soffro, c’è un leggero, timido sorriso perché so che ci sono, che mi
sto permettendo di sentire, di essere viva.
Non mi travolgono più le cose
brutte, non ho più così paura, c’è un’atmosfera di pace e forza che mi
accompagna, di consapevolezza e amore! Tutte quelle persone che credono in me e
mi hanno vista, sono dentro di me! Questa è la Vita, misteriosa… non si può
avere la pretesa di capire tutto, spiegare dolore, freddo, ferite… ma ha così
importanza sapere il motivo? la Vita è un mistero e mi piace esserci, danzare
anche se non conosco i passi… e se sbaglio sorrido e mi prendo in giro… chi se
ne frega! un po di leggerezza e ironia! Sono anche questa! La perfezione, se
esiste, è staticità e adesso voglio muovermi, camminare, vivere, inciampare,
piangere e poi ridere perché per quanto intenso sia il dolore si può lasciare
andare e trasformare, posso addolcire le parti ruvide e proteggere le mie
fragilità in modi salutari, senza scappare alla Vita, ancorata qui.
Non ho più bisogno di chiudermi
nella gabbia del DCA, perché lì dentro non arriva mai il sole, il caldo, la
bellezza, non è una protezione. I pensieri ossessivi, che occupano la mente
costantemente, spariscono; gli schemi automatici cambiano perché non hanno più
senso. Quella gabbia era fatta solo di pensieri, illusioni, favole che si
raccontava la mente! Storie solo pensate, non basate sulla realtà,
sull’esperienza, sulla Vita.
La sofferenza da cui sono fuggita
non era il Mondo intorno a me, ma quello che io ‘credevo’ di quel Mondo
prendendo per veri quei pensieri illusori. Come se i miei occhi vedessero
attraverso filtri che distorcevano la realtà, tolti quei filtri i pensieri uno
alla volta si mostrano per quello che sono… pensieri e non hanno più forza, non
condizionano più i miei comportamenti. Vedo la Vita per quella che è, e me
stessa per quella che sono. ‘Normale’ e speciale come chiunque altro, non c’è
niente che non funziona in me.
Guardandomi con quegli occhi puri
sto riuscendo ad avere fiducia in me stessa e nel mio corpo, anche lui
‘normale’ come quello di tutti; mi ascolto e sento e tutto viene da sé, seguo
quella luce. E’ difficile, sono
insicura… starò sentendo giusto?... sento… questo è importante non c’è un
giusto o uno sbagliato, non può succedere niente di così brutto come stare in
quella gabbia!
E’ una malattia e non la
sottovaluto, mi fa PAURA, tanta! ma questa paura è un monito per cominciare
ogni momento ad alzarmi e lottare, con forza e stabilità, sempre. Non è mai
troppo tardi per ri-cominicare non da sola, ma INSIEME! insieme a tutti
chiedendo aiuto e appoggiandomi ai medici, alle persone che mi vogliono bene… senza
più vergogna, senza paura di disturbare o di non meritare.
Non conosco il cammino, ma basta
alzare lo sguardo e vedo la luce, la direzione da seguire. Non è facile, ma la
forza è dentro di ME, è tutto dentro di ME, c’è già tutto per essere felice, ho
tanto! Sono grata per tutto!
Cosa fare per trasformare i sensi
di colpa e i giudizi negativi che ho di me stessa? Con umiltà sorridere andare
avanti, amarmi, questo è quello che posso fare per dire grazie! Grazie alla
Vita perché ci sono, così come sono anche per quei 20 anni! alla mia famiglia
che ha sempre creduto in me, a Massimo, a tutti di Mi Nutro di Vita che per
primi mi hanno dato la possibilità di GUARIRE.
Grazie per quello che fate,
grazie per l’impegno, la forza e il coraggio che avete di andare avanti.
Nessuno si
salva da solo, INSIEME guarire si può!
Micaela c’è