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domenica 6 novembre 2016

L'amore di un padre

       Maggio 2016: mio padre è venuto a mancare.
L'esperienza del suo trapasso è stata per me molto profonda.
Il rapporto con mio padre è sempre stato molto combattuto.. Ho fatto di tutto per essere vista da lui...ho persino creduto che se smettevo di mangiare, lui si sarebbe finalmente accorto di me......
Le ultime ore della sua vita, io e lui eravamo finalmente insieme. Ancora ho il ricordo della sua mano che cercava la mia. Il tocco di quella mano gelida e allo stesso tempo così piena di "calore"....Mio padre aveva su la mascherina per l'ossigeno e quindi non era in grado di parlare... Ma io ero abituata al nostro non dialogare.... Se ripenso a quante volte ho desiderato che mi parlasse come volevo io...Quante volte sono andata alla ricerca di un suo sguardo..Ma era impossibile tutto questo.  Impossibile per i tanti muri che avevo creato per la mia fottutissima paura di venire rifiutata da lui..
In quel momento, però, ogni resistenza, ogni timore, ogni imbarazzo si è sciolto in me, ed è venuto molto naturale dialogare con lui attraverso la mia anima.....Ho percepito la netta sensazione che la mia anima era in stretto contatto con l'anima di mio padre ..... Ho sentito che, dopo tanta ricerca, lo stavo ritrovando....Paradossalmente, proprio sul punto della sua morte, io l'lo trovato. Ho ritrovato mio padre....È difficile da spiegare con le parole, perché è stato come un percepire un qualcosa che è al di là di ogni comprensione razionale.... Vedevo tangibilmente che il corpo di mio padre stava morendo..... Ma non ciò che era dentro di lui.....
Vedevo la sofferenza di mio padre...Il suo corpo, una volta forte e pieno di vita, ora era lì, sdraiato  in un letto di ospedale..Un corpo di cui la malattia aveva risucchiato tutta la sua linfa vitale.  Nel corpo di mio padre vedevo riflessa tutta la mia sofferenza passata....Quanto ho odiato questo mio  corpo...Quanto dolore gli ho inflitto......Quanto l'ho straziato.....
Sapevo che ci stavamo salutando....sapevo che non avrei più rivisto mio padre attraverso quel corpo....ma ciò che lui mi stava lasciando e mi ha lasciato è qualcosa di grande, di immenso...è l'amore che in tutti questi anni io non sono mai riuscita a sentire ne' a vedere...un amore che, torno a ripetere, non si può  descrivere attraverso le parole....
Mio padre poi ha aspettato che arrivasse in ospedale mia madre, e in quell'istante,  (ricordo ancora vividamente il suo ultimo sguardo) la sua vita si è definitivamente spenta.... Prima di andare a casa, ho voluto avvicinarmi per dargli un mio ultimo saluto....Lì, mi sono accorta che dal suo occhio sinistro stava sorgendo una piccola lacrima..Ho raccolto sul mio mignolo questa ultima lacrima di mio padre e me la sono stretta forte al cuore.....Quella lacrima è stato un dono prezioso...come un dono prezioso è stato essere con mio padre ed esserci potuti ritrovare e salutare......
Ci sono momenti della giornata in cui cerco ancora fisicamente mio padre.....ma se chiudo gli occhi, sento il suo amore per me.....
Le mie sorelle non hanno vissuto la morte di mio padre come l'ho vissuta io...E più volte mi sono interrogata su quanta "fantasia " io abbia messo in tutto ciò...
Oggi ho trovato la mia risposta: non mi importa di sapere l'origine di tutto quello che ho percepito.....Ciò che mi importa è il dono prezioso che ha lasciato in me: non sono più frammentata....una colla dorata ( l'ultima lacrima di mio padre) ha riunito tutti i pezzi che erano  ancora frantumati dentro di me. 
Dietro i miei muri di paura...lui era lì.......Mio padre è sempre stato lì.

Francesca

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