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Questo spazio è dedicato a tutti coloro che vogliono CREARE UNA NUOVA CULTURA SUI DCA. Siete tutti importanti perchè unici, così come uniche sono le vostre storie e i vostri pensieri. Questo Blog resta quindi aperto a chiunque voglia proporre o condividere, perché Mi Nutro di Vita è di tutti ed è fatta TUTTI INSIEME.

sabato 21 marzo 2020

Marzo di ri-nascita


E' un marzo strano, oggi per esempio è il 16 ed io penso al mio compleanno, al concetto che ha sempre rappresentato per me.
Sono chiusa in casa, ma ad essere onesta, per me non è così assurdo. Mi ci sono rinchiusa da sola, in tempi non sospettati di virus. Mi ci chiudevo un po' malata, a detta di qualcuno e un po' pazza.
Da quando è successo che qualcuno bussasse insistentemente alla mia porta, ho incorniciato quel sogno e l’ho appeso tra i desideri e le illusioni.
Sembra facile entrare, ma non lo è. Il fatto è che in pochissimi seguono le misure di sicurezza. Entrano portatori di vaccini, figli sognati e sorrisi, ma quando escono, perché sempre escono, si portano dietro più di quanto avevano offerto. Si portano dietro un pezzo di te, ed io vorrei solo se ne accorgessero.
Arriverà il giorno in cui tutti usciremo, ed io, forse, resterò in casa ancora un po’, per lasciare il tempo a chi mi ha preso dentro di sé, di venirmi a trovare.


Dopo aver scritto questo pezzo di diario-poesia l’ho sigillato con “collezioni di illusioni, fedele a me stessa”.

Ebbene, questa, spero comprensibile metafora, è una confessione. Ho sofferto e in parte ancora soffro di DCA. Non ho mai raccontato la mia storia se non attraverso la mia poesia e oralmente a quei pochi di cui mi sono fidata.
Oggi sono qui per me stessa: per iniziare a raccontare, e per gli altri. La mia esperienza e i miei studi forse potranno essere di supporto a qualcuno. Quello sopra è un breve testo, nel quale si racchiudono 13 anni di vita sospesa, che ora non appartiene più solo a me.
Ho paura, sappiatelo, ma non mi ferma più.
Vorrei raccontare tante cose, forse un giorno farne un libro, chissà.
Questo vorrei fosse un primo mattoncino di coraggio.
Io scrivo poesie da quando ero adolescente e vorrei regalarvene una:

Una farfalla fuori dalla tua finestra chiusa
ha battuto le ali,
un brivido ha percosso il tuo corpo inerme
come se le ali potessero esser le tue.
ti batterai laddove non pensavi di andare,
conoscerai crudeltà e silenzio
ma tu ricorda
quel batter d’ali,
perché la tua forza sarà così,
fragile in apparenza
ma bellissima.
Di una bellezza inoscurabile
ed avrà il suono della vita,
che come il mare
non puoi fermare.

2 commenti:

  1. Complimenti. Tira fuori il coraggio e raccontaci un po' di te. Liberati da pregiudizi e paura. Non portano a niente e da nessuna parte. Invece, quando questo incubo sarà finito, sarà tuo dovere uscire e farlo a testa alta. Come, sono sicura, meriti. Un abbraccio. Alessandra

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