Mi chiamo Ilenia nella vita reale, ed ho soli 19 anni. Alcune di voi saranno più grandi di me, altre invece sarete più piccine, come lo ero io quando ho iniziato questo calvario.
Richiedo l'attenzione di ognuna di voi, perché per me è importante...
Tutto è cominciato... No, in realtà non so quando veramente ho iniziato a volermi fare del male. Ricordo solo un evento importante, che credo abbia alimentato il mio malessere e cambiato la mia vita. Era un giorno come tanti, uno di quelli tristi e vuoti, navigavo sul web, quando ad un tratto mi ritrovo a leggere i siti pro Ana. Sì, quelli che avete conosciuto pure voi. Quelli che iniziano con la premessa: lettera da Ana. Un poema moderno, nel quale la "Dea" Ana detta le regole della tua esistenza e ti spinge ad agire nel verso opposto in cui hai agito nei tuoi anni di vita. Sembra quasi aprirti gli occhi, parlandoti male delle persone che hai attorno, come se lei conoscesse i tuoi cari. In realtà è tutta una pappardella preimpostata, mirata proprio ad accendere il buio dei tuoi pensieri (Sì lo so di aver appena fatto un ossimoro).
Dopo la lettera, nonostante fosse stata lunga, mi ostinai a leggere le parole della blogger; questa tipa non aggiornava il suo blog da più di un anno e molti, nei commenti, chiedevano che fine avesse fatto, addirittura la credevano morta. E qui accade il peggio. La fatina del blog aveva dato ascolto alle parole di voci "malate" e ne era rimasta prigioniera, al punto di scomparire, fisicamente e spiritualmente. Per cui, data la mia voglia di vivere in quel periodo, cominciai a farmi un blog anch'io, ne seguivo altri, attivi.
Ho sempre adorato scrivere un diario, ma a quello online non ci avevo mai pensato. Un diario con pseudonimi, contatto falso, che non rivela la tua identità anagrafica, ma ti permette di avere pareri da gente che sta sulla tua stessa linea d'onda, la tecnologia stupisce sempre.
E' iniziato tutto per gioco, ma non tutti i giochi finiscono bene, se la fortuna non gira si rischia di perdere e pagare la penitenza.
I blog pro Ana erano molti, ma c'erano tre fazioni: siti dichiarati pro Ana o pro Mia (Bulimia), siti che dichiaravano invece di essere contro la malattia e di usare il diario virtuale come sfogo delle proprie frustrazioni, e infine quei blog dove non si dichiarava niente, solo di stare male...
Io facevo parte di quest'ultima categoria. Quando scrivevo, era come se facessi un soliloquio, diventava un colloquio soltanto quando qualche mia lettrice mi commentava.
La teoria era che ognuna di noi, essendo nello stesso calvario, doveva aiutare l'altra, dovevamo essere unite contro quel mostro. Il mostro che ci faceva odiare il cibo. Il mostro che ci faceva abbuffare con mezzo frigo e poi metterci due dita in gola al bagno, fino a sputare sangue. Quel mostro che ci faceva apparire la bilancia come unico metodo di giudizio della nostra persona.
Un numero basso non sarebbe mai stato abbastanza. Noi volevamo lo ZERO. Noi non volevamo PESARE, né fisicamente, nè in senso astratto.
Ma senza accorgercene, ci aiutavamo nei commenti ma ci influenzavamo coi post. Qualcuno scriveva di aver vomitato dopo aver mangiato, per i sensi di colpa, e qualcun'altro ne prendeva esempio. Un'altra parlava di lassativi e nel frattempo, scattava la scintilla nella mente di qualcun'altro.
Addirittura iniziammo tutte a scrivere dei diari alimentari. Ogni cosa che mangiavamo andava registrata alla fine del post, con la scusa di ricordare a noi stesse quanto facessimo schifo, o nel caso fossimo state brave.
Io lo facevo talvolta, ma ogni qual volta lo pubblicavo mi sentivo un maiale. Mi vergognavo con le mie fatine, leggere e belle fatine, di aver mangiato, anche se era solo un uovo sodo in tutta la giornata.
Io dovevo autocontrollarmi, avere la forza, ma NON di stare bene. Dovevo avere la forza di ammalarmi per bene, di smettere di mangiare, iniziare a perdere i capelli, le forze, e assomigliare sempre di più a una farfalla. Una stupenda farfalla, leggiadra ed effimera.
E nonostante che mi amasse vedeva già una bellissima farfalla, io rimanevo il sudicio bruco di sempre. Lo specchio me lo confermava. Ma lo specchio rifletteva l'immagine dei miei occhi, siamo sicuri che aveva ragione lo specchio? O ero io che volevo vedermi così?
Io credo la seconda, volevo farmi schifo, perché più lo facevo, più passava la fame e più mi avvicinavo al peso piuma, al sottopeso, al rischio di vita...
Molte di voi erano delle vere e proprie scrittrici, poiché consigli malati non voluti a parte, sapevano esprimere il proprio dolore in maniera così nitida e chiara da fare invidia. Sapevate benissimo cosa vi faceva stare male, non riuscivate a trovare le armi per combatterlo, perché pensavate che fosse una guerra collettiva la vostra. Ma lasciate che vi dica una cosa. Ascoltatemi tutte, la guerra dei disturbi alimentari la dovete combattere da soli. Lasciate stare tutte quelle frasi di perbenismo che vi dicono che non siete sole: LO SIETE.
Come sole vi siete cercate il problema, la malattia, il mostro, sole ne uscirete. (Se lo volete).
Potrete stare circondate di gente che vi vuole vedere felici e serene, ma se voi non volete Realmente combattere, la battaglia è persa in partenza.
Trovate una ragione, una FOTTUTA ragione, anche banale, per cui vale la pena uscire dal tunnel dei DCA. Immaginate quante cose belle potreste perdere se date ascolto alla vostra malattia.
Usate quella ragione come stimolo, imput per combattere!
In quel caso non sarete più sole, perché avrete Voi stesse dalla vostra parte. Per la prima volta vi vorrete bene. E se riuscirete ad amarvi, anche gli altri riusciranno ad amarvi e farsi amare.
Solo in quel caso potrete rivolgervi a psicologi, nutrizionisti e professionisti vari, per aiutarvi ad aiutare voi stesse.
Partite dalla volontà, la volontà di guarire.
Il resto verrà da sè.
Non avete paura piccole farfalle... Ci sono io con voi
p.s.
Io sono testimone del fatto che a parole siamo bravi tutti.....Ma avendo vissuto la questione in prima persona,vi chiedo supplicante di dare ascolto alle mie parole,fingete che oggi sia lunedì,come l'inizio di ogni dieta,invece di iniziare a star male,iniziate ad amarvi!
Con grande affetto per ognuno di voi,un bacio
Ilenia la Rosa
Bravissima, Ilenia! Bella riflessione :)
RispondiEliminaBella è sempre un piacere leggerti.....io ho avuto la fortuna di conoscere questa meravigliosa creatura visto che abbiamo condiviso un ricovero...bè che dire una delle cose che mi ha 'regalato' l'anoressia.....
RispondiEliminaBella è sempre un piacere leggerti.....io ho avuto la fortuna di conoscere questa meravigliosa creatura visto che abbiamo condiviso un ricovero...bè che dire una delle cose che mi ha 'regalato' l'anoressia.....
RispondiEliminaGrazie ragazze..Anche io rosy ti considero una delle belle cose che mi ha "regalato" la malattia! Come si suol dire "dal letame nascono i fior!"
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