Salve a
tutti. Mi chiamo Rosa Catalano ho 27 anni ho deciso di raccontarvi la
mia esperienza con l’anoressia nella speranza di poter essere
d’aiuto a tutti quei ragazzi che come me sono entrati nel tunnel
dei D.C.A.
La mia è
un’esperienza di morte sia del corpo che dello spirito, ma
soprattutto è un’esperienza di rinascita! Non lo credevo possibile
ma si può guarire!
Sono
cresciuta in una famiglia numerosa, sono la 4 di 8 figli. In una
famiglia così numerosa è difficile differenziarsi, io sono
cresciuta nell’insicurezza credendo che da sola non sarei mai
riuscita a far nulla cercando così l’appoggio di un amica o di un
familiare per farmi avanti nella vita. Questa è stata la causa della
mia caduta in quel tunnel tenebroso.
Come ben
sapete sono patologie molto frequenti nell’età adolescenziale. I
primi due anni delle scuole superiori li ho frequentati in una scuola
alberghiera privata tutta al femminile e ricordo bene che molte delle
ragazze dopo i pasti facevano a gara per andare a rigettare il pranzo
così da rimanere in linea per non ingrassare, essendo molto robusta
anch’io ci provai più volte ma senza riuscirci.
La mia
insicurezza era tanta; quando mi veniva dato il compito di preparare
un dolce subito cercavo l’appoggio di una compagna per il terrore
di fallire, e quando riuscivo da sola a realizzare qualcosa con i
complimenti della prof venivo messa da parte dalle compagne, quindi
preferivo rimanere nell’insicurezza screditandomi piuttosto che
rimanere sola. Con il passare degli anni aumentava il peso ed
aumentava l’insicurezza al punto che non riuscivo ad entrare in un
negozio per fare la spesa o per comprare i vestiti, mi rifugiavo
continuamente nel cibo, mangiavo tantissimo, tanto che all’età di
18 anni il mio peso era aumentato molto. Ricordo che a fatica
riuscivo ad allacciare i lacci delle scarpe, amici e familiari mi
prendevano in giro, alcuni dei miei amici a volte mi toglievano il
mangiare dalla bocca dicendomi “basta non lo vedi che sei grassa”.
Non
dimenticherò mai il giorno in cui decisi di cominciare una dieta
ferrea. Ricordo bene che quel giorno mia sorella (che ha un bel
corpo) tornò a casa con una cintura bellissima, la volevo indossare
ma non riuscì ad affibbiarla!!! Mi crollò il mondo addosso e mi
resi conto di quanto ero “larga”. Decisi così con tutta la mia
forza di volontà che dovevo cominciare una dieta, ho eliminato tutti
i cibi che ritenevo grassi ed ho cominciato a provocarmi il vomito
per accorciare i tempi ed in più facevo molta attività fisica.
Persi i primi 10 chili e pensavo “va bene così”, ma ormai il
cibo era il mio nemico, le calorie la mia ossessione! Anche l’acqua
mi faceva paura, da quì il declino totale. Continuai a perdere peso,
tanto che non uscivo più di casa tranne che per andare in palestra,
passavo le giornate a toccarmi le ossa, la mia migliore amica era
diventata la bilancia.
Arrivai in
un punto davvero critico; Andavo e venivo dagli ospedali, ogni
settimana facevo le analisi del sangue. Il solo pensiero di prendere
peso mi faceva impazzire, non facevo altro che fare del male a me
stessa ed alla mia famiglia. Dalla regione Sicilia l’unico aiuto
che ho avuto è stato l' uso di psicofarmaci che non mi curavano ma
mi stordivano tutto il giorno. Ero talmente magra che il mio cuore
era stanco di battere. Mi ricordo che un giorno ero seduta sul
divano, stavo davvero male, non riuscivo nemmeno a parlare e
realizzai che era la fine, mi rivolsi a Dio chiedendo perdono in
quanto consapevole del disprezzo che provavo per la vita che lui mi
aveva donato, gli ho chiesto aiuto! Ma nello stesso tempo non volevo
riprendere peso, mi sembrava impossibile il solo pensiero. Ricordo
che l’indomani nelle prime ore del mattino mia mamma chiamò
l’infermiere che si prendeva cura di me (un caro amico di famiglia)
perché stavo malissimo. Erano pronti a portarmi in ospedale e
improvvisamente, seduta sulla sedia, mi spensi. Chiusi gli occhi
tirando la testa indietro e non sentii più nulla. Non so quanto è
durato ma dopo un pò riuscii a sentire la voce di mio padre che mi
chiamava schiaffeggiandomi il viso e poi mi sono ritrovata in
ospedale. Il buon Dio è stato davvero misericordioso con me,
nonostante il mio tentativo di suicidio ha voluto tenermi in vita!!!
Successivamente la mia famiglia, tramite un prete, è riuscita a
mettersi in contatto con il centro per D.C.A a Todi (Umbria) ed è
stata la mia salvezza. Solo che, non essendo un ospedale e quindi non
offrendo servizio di rianimazione non è stato facile essere ammessa
in questo centro per le mie condizioni fisiche. Infatti dopo la prima
visita mi dissero chiaramente che dovevo prendere peso e i valori
ematochimici dovevano migliorare per essere ammessa. Hanno dato
alcuni consigli ai miei genitori per aiutarmi, uno di questi fu
quello di chiudere il bagno per 2 ore dopo i pasti...per me fu una
tragedia!!! Fu così che conobbi il dott…….. . L’ unico medico
che ha cercato davvero di aiutarmi e grazie a lui dopo qualche mese
mi hanno potuta ricoverare nel centro specializzato di Todi. È un
centro davvero fantastico ma il percorso di cura è davvero ripido.
Quanti sacrifici ha fatto la mia famiglia per permettermi le cure in
questo centro, figuratevi che mia mamma ha lavorato un mese gratis
nell’albergo in cui alloggiavo fino a quando non si liberò un
posto all’interno della struttura (ed io che ho sempre pensato che
non mi volessero bene). Nonostante ciò, non ero convinta di voler
guarire… uno dei compiti che mi diedero in questo centro fu quello
di scrivere una lettera al disturbo, e questa è la mia.
Todi 2006
Cara amica
mia … amica mia? Quale vera amica desidera la morte per un' altra
amica? E intanto è così che ti ho classificata. Il tuo è un volere
bene al contrario. Una vera amica se sincera non desidera altro che
il tuo bene! Tu invece mi hai amata al contrario. Per 5 anni mi hai
fatto credere che mi potevo rifugiare nel cibo, mi hai fatto credere
che solo lui poteva capirmi, poteva consolarmi, poteva soddisfarmi, e
quindi mi portavi al punto di non potermi nemmeno alzare dalla sedia.
Non mi hai mai fatto credere che potevo essere malata, ma solo che
era per ingordigia se non smettevo mai di mangiare; per 5 anni mi hai
fatto pensare che amavo così tanto il cibo solo per pura golosità,
fino a quando non mi sono stancata di non potermi più alzare dalla
sedia dopo ogni pasto, e quindi mi hai spinta ad intraprendere un’
altra via, la via del digiuno! Ogni giorno mi aiutavi a trovare la
forza per resistere, ogni giorno mi aiutavi ad eliminare qualcosa e
me la facevi mettere nella così detta “lista dei cibi cattivi”,
e ogni giorno mi aiutavi ad esaurirmi sempre di più, fino al punto
di non potermi più alzare dal divano, ma stavolta perché non avevo
più nemmeno le forze per respirare. Mi hai portata quasi alla morte,
ma anche lì in quel letto d’ospedale mentre tutti pregavano
affinché il mio cuore non si fermasse , tu portavi i miei pensieri
solo a “dimagrire”; nella mia mente passava e ripassava solo
questa parola maledetta “dimagrire”. Posso dire con certezza che
mi hai resa schiava del cibo che da “passione” è diventato
“ossessione”! e così mi hai portata ad allontanare tutti. Io,
una ragazza così aperta alla vita, ma tu mi hai portata ad
infastidirmi anche solo a sentire chiacchierare i miei amici. Tu, tu
… brutta egoista mi hai portata al punto di non poter più nemmeno
ballare, al punto di non poter più fare 2 passi, dimagrire, solo
dimagrire è stato il mio pensiero fisso per 10 mesi.
Mi hai
portata a provare invidia per i miei amici “loro belli tranquilli a
mangiare la solita pizza” e io che in quel momento avrei pagato con
l’oro solo per assaggiarla, senza poi dover trovare un modo per
eliminarla! Tu mi hai portata ad odiare la vita! Per colpa tua non ho
avuto rispetto per la vita.
Ma oggi cara
amica di viaggio, ti dico che non salirò più sul tuo treno della
morte, ora mi trovo con un piede fuori e uno dentro, e ti giuro che
sto mettendo le mie forze per quel piede che ora è più fuori che
dentro, quindi mi tocca dirti “addio” mia cara amica di viaggio,
ho deciso di scendere a Todi dove mi faranno riacquistare la voglia
di vivere. Voglio dirti che non ti lascerò in vita, io ti
distruggerò e lo faccio per entrambe, ma soprattutto lo faccio per
me, ma prima di farlo io ti voglio ringraziare; ti ringrazio per
avermi consolata quando ho lasciato il mio fidanzato, ti ringrazio
perché in tutti i miei momenti belli o brutti tu mi sei stata vicina
anzi sei stata l’unica che non mi ha mai lasciata la mano.
Per
proteggermi mi hai scollata dal mondo e ci siamo rifuggiate in
quella stanza dove ce ne stavamo sedute su quel divano a guardare la
tv, dove ogni giorno trasmettevano in diretta la vita reale, “i
veri sacrifici”, dove ogni giorno guardavamo tutti i miei amici
“vivere”, i mie cari “vivere”. Ora devi capire che mi sono
stancata di stare chiusa in quella stanza, lo so che tu lo fai per
proteggermi, ma non posso più farti compagnia. Ti lascio amica mia.
In questo
momento vorrei gridare e piangere “non mi abbandonare”, sei stata
davvero molto importante per me, ma ora anche per me è arrivato il
momento di essere spinta in quel baratro per imparare a volare.
Sai quanto
odio i saluti, il nostro non sarà un arrivederci, il nostro sarà un
vero addio!!! Addio mia cara amica, senza te finalmente diventerò
grande, e grazie a te imparerò ad affrontare le difficoltà della
vita a testa alta. Addio.
Il primo
ricovero è durato 3 mesi ma non essendo molto convinta di voler
guarire tornata a casa sono ricaduta nella fossa dell’ossessione, è
bastato sentirmi dire da parenti e amici che “stavo meglio”,
quindi dopo circa 4 mesi ho affrontato un secondo ricovero sempre a
todi ma non in clinica ma nell’ospedale di Todi dove c’era un
reparto per D.C.A. collegato comunque alla clinica. Lì il medico mi
disse chiaramente che il mio corpo non avrebbe sostenuto una terza
ricaduta. Doveva essere un ricovero breve che alla fine durò circa 4
mesi. Secondo ricovero seconda lettera…
Todi 2007
Ancora,
ancora schiava di te che sei così importante per la mia vita. Ora
sei di nuovo tornato (riferito al cibo) ad essere per me
un’ossessione, un incubo che non mi permette di dormire la notte,
un incubo che è tornato a darmi il tormento. Ma lasciami in pace, o
almeno cerca di giocare ad armi pari.
Da Giugno
ero riuscita a tenerti a bada e questo tu non lo hai potuto
sopportare, allora ti sei approfittata di quel virus (si trattava di
un virus dell’influenza che si manifestava con vomito)
per farmi riassagiare quel piacere di avere lo
stomaco vuoto, quel piacere di poter o di saper dire no a te (cibo)
che nutri il mio corpo e gli permetti di stare in piedi.
È vero, lo
devo ammettere, la cosa che ci ha tenuti uniti nonostante io già da
sette mesi non avessi smesso di nutrire il mio corpo è stato il
pensiero, o nell’inconscio il desiderio, di rimanere magra per
sempre! O per lo meno il piacere di sentirmi dire dalla gente che
sono magra, ma questo non ti ha dato il permesso di tornare a
rompermi le scatole perché dobbiamo essere obiettivi, io voglio
rimanere magra ma “viva”, tu invece vuoi farmi rimanere magra
proprio nell’eternità assoluta “la morte”. Non posso stare con
te perché non lo vuoi capire… non ti voglio disprezzare ma non
posso più giocare con te… perché?
Perché io
voglio tornare a vivere… io voglio tornare a volare, io voglio
poter amare, giocare, ridere, ballare, essere una persona amabile, ma
con te sono sempre nervosa perché tu mi fai solo pensare al cibo e a
come posso eliminarlo. Lo so, ancora non sono pronta a dirti addio,
ma se davvero mi vuoi bene aiutami ad ucciderti, sto male solo quando
mi siedo a tavola, mi hai rimesso dentro quell’ossessione d’
ingrassare anche solo bevendo dell’acqua. Non è giusto lasciami in
pace!!!
Tornata a
casa sentivo che l’ossessione per il peso, le forme corporee e per
il cibo era ancora dentro me, ma grazie al bagaglio pieno di
strategie che mi hanno dato a Todi riuscivo a non attuare metodi di
compenso, fu in quel periodo che mi fidanzai. Il mio fidanzato
insieme alla mia famiglia mi spronò a riprendere gli studi e con
grande stupore riuscii sia a diplomarmi che ad entrare all’
Università Degli Studi Di Palermo nelle facoltà di infermieristica.
Ho scelto questa facoltà proprio perché sentivo dentro di me che
guarendo avrei potuto aiutare gli altri nella guarigione.
Il periodo
universitario mi è stato molto utile, mi sono trasferita a Palermo
per seguire le lezioni e il tirocinio e quindi mi sono ritrovata a
fare i conti con me stessa.
Pian piano
ho iniziato ad arricchire il mio menù ma il pensiero era rivolto
sempre alla “linea - non ingrassare”. Per tenere a bada i
sintomi, cercavo di tenermi impegnata e soprattutto a casa non tenevo
nè specchi nè tanto meno la bilancia. Il vero cambiamento è
arrivato quando il mio ragazzo mi ha regalato un cagnolino “kira”.
Tenere un cucciolo a casa è molto faticoso e impegnativo, lei mi
tolse tutto il tempo che impiegavo per pensare al mio aspetto e su
quello che mangiavo. Ed è così che il menù si arricchiva sempre di
più. Tenere la mente occupata è molto importante, io mi sono
aiutata impegnandomi negli studi, occupandomi di kira, occupandomi
della musica che mi ha aiutata tantissimo a prendere sicurezza in me
stessa (prima mi imbarazzavo a suonare la chitarra davanti agli
amici) e mi occupavo della cura delle piante che rallegrano la casa e
danno molta soddisfazione. In tutto questo ho avuto la fortuna di
avere il mio ragazzo sempre al mio fianco insieme all’appoggio
della mia famiglia…. e in tutto questo ho riscoperto il beneficio
delle preghiera, il beneficio di affidare a Dio tutta la mia vita, le
mie preoccupazioni…. FINALMENTE VIVO!!!....
Grazie a Dio
dopo 4 anni di università mi sono laureata portando la tesi sui
D.C.A. sottolineando il ruolo che ha la figura infermieristica all’
interno delle strutture specializzate e sottolineando che in Sicilia
di strutture specializzate come quella di Todi non ce ne sono. Le
famiglie sono costrette a partire per dare le giuste cure ai propri
figli. Qui c'è la concezione che queste patologie si possono curare
con i psicofarmaci e con qualche incontro con il
psichiatra/psicologo.
Ad oggi sono
passati 9 anni e posso dire di essere guarita, ancora oggi preferisco
vivere senza specchi e senza bilancia, guarire non è facile ma ci
vuole tanta forza di volontà e non si può vivere con la paura del
cibo e delle forme corporee, gli alti e bassi ci sono ma con le
giuste strategie si possono tenere a bada e continuare a vivere!!!
Se oggi sono
viva è grazie a Dio e alla sua infinita Misericordia!!! Sono
convintissima che se mi ha lasciata in vita, è per permettermi di
dare testimonianza, per permettermi di dare aiuto a chi come me è
entrato in quel tunnel e non riesce a vedere quella luce che ne
indica l’ uscita.
Molti non
credendo in Dio troveranno banale ciò che ho appena detto ma
ribadisco che se sono viva è grazie a Lui… è grazie a Lui se la
mia famiglia è riuscita a curarmi a Todi perché non avevano i mezzi
economici, ma lui ci ha sempre provveduti!!! Ci ha sempre fatto
incontrare le giuste persone al momento giusto…
Forza ragazze e ragazzi!!!
Ringrazio Rosa per il coraggio dimostrato nel voler comndividere la sua esperienza di malattia, e di capacità di combattere contro la stessa: sono esempi del genere che fanno venire voglia di non mollare!...
RispondiEliminaUn abbraccio, Rosa, e in bocca al lupo per il tuo futuro!...
vengo dal Canada, sono molto felice di condividere la mia grande e meravigliosa testimonianza con tutti su questa piattaforma ..: Sono stato sposato per 4 anni con mio marito e all'improvviso è entrata in scena un'altra donna che ha iniziato a odiarmi ed era offensivo e tutto perché non gli ho mai dato alla luce un bambino. ma lo amavo ancora con tutto il cuore e lo desideravo a tutti i costi ... Ha chiesto il divorzio e tutta la mia vita stava andando in pezzi e non sapevo cosa fare, si è trasferito da casa e mi ha abbandonato tutto da solo, un giorno un mio caro amico mi ha raccontato di aver provato i mezzi spirituali per riportare indietro mio marito, quindi sono andato online per cercare e ho trovato così tanti incantatori che hanno solo perso tempo e preso molti soldi da me, ma sono tornato da lei e le ho detto che il modo spirituale ha solo preso i miei soldi e non ha prodotto nulla, e lei mi ha fatto conoscere un incantatore chiamato Dr.Wealthy, quindi ho deciso di provarlo. anche se non credevo in tutte quelle cose a causa di quello che ho passato di recente, ho contattato il Dottore e gli ho spiegato tutti i miei problemi e mi ha detto che non avrei dovuto preoccuparmi quando ha lanciato l'incantesimo su di me e sul mio marito che mio marito tornerà da me e che entro 3 settimane rimarrò incinta, quindi ho fatto il piccolo che mi ha chiesto di fare ed ecco che tutto funziona, mio marito è tornato da me e in questo momento abbiamo gemelli ragazzo e ragazza, quindi grazie a Dr.Wealthy sei davvero un grande incantatore, nel caso in cui qualcuno abbia bisogno di aiuto ecco il suo indirizzo email; wealthylovespell@gmail.com I suoi incantesimi sono per una vita migliore O whatsapp ora +2348105150446
RispondiElimina