A volte mi chiedo se sono stata realmente forte! Se questa malattia è espressione delle mie debolezze!
Mi chiedo se mi ha permesso solo di nascondermi! Se mi ha dato scuse per non fare!
Poi ho questa immagine, avete presente gli sciami di api che volteggiano ripetutamente intorno a qualcosa, ecco immagino la mia testa avvolta da uno sciame di pensieri, io che credo che essere forte sia non provare alcuna emozione, e più filtro le emozioni e più lo sciame si intensifica!
E mi dico che non è stato facile vivere con quel brusio ininterrotto per così tanto tempo.
Sono stata cieca, sorda, pretenziosa, spietata, terribilmente affranta e annoiata!
Non sono stata sincera con me stessa, a volte nemmeno con gli altri, sempre a costruire meticolosamente il mio personaggio!
Mi sono rimproverata per i miei eccessi, per i miei insuccessi, per l'indifferenza di altri!
Non è stato facile vivere così.
Eppure sono andata avanti.
Nel silenzio ho sempre chiesto a me stessa di superare moltissime prove!
Sono stata così leggera tra le vite degli altri ed elefante nella mia!
No, non è stato per niente facile vivere così!
E mi stupisco, perché pensavo che quello che stava accadendo era solo mio, frutto delle mie scelte e del mio sentire! Ed invece il "teatrino della malattia" consuma il suo dramma in modo simile moltissime di noi!
Allora capisco che non posso darmi la colpa di tutto, che questa è proprio una malattia!
E capisco che devo avere rispetto di me stessa e di tutti quelli che la stanno attraversando!
Mi stupisco del grande lavoro che ho fatto per uscirne, di tutte le fasi che ho attraversato e di essere sopravissuta!
Forse ancora oggi non me ne rendo realmente conto!
È come oltrepassare un labirinto, ti senti spesso ad un bivio e non sai quale scelta sia giusta, a volte fai i conti con una strada cieca e devi ritornare indietro sui tuoi passi, ma in qualunque punto tu sia, non perdere mai la speranza di trovare l'uscita, magari pensi sia finita quando l'uscita è lì poco distante da te!
E poi penso che ho conosciuto il mio mostro, l'altra parte di me e ho imparato a conviverci!
Non potrà più sorprendermi, destabilizzarmi, sconfiggermi!
Ci sono persone che si spaventano di loro stessi, di quella parte che non comprendono!
Io la mia l'ho conosciuta, l'ho odiata, detestata, combattuta, mi sono data per vinta lasciandole tempo, energia, me!
Il "Mostro", non è altro che la parte più fragile di me, ha una voce che ho imparato a tradurre e mi chiede di non dimenticarmi più! Di ascoltarmi!
Volevo essere una farfalla leggera e volare sopra la mia vita in modo incantevole! Ma sono invece molto di più! Sono un raggio di luce che riflette molte sfumature di colori!
Mi chiedo se mi ha permesso solo di nascondermi! Se mi ha dato scuse per non fare!
Poi ho questa immagine, avete presente gli sciami di api che volteggiano ripetutamente intorno a qualcosa, ecco immagino la mia testa avvolta da uno sciame di pensieri, io che credo che essere forte sia non provare alcuna emozione, e più filtro le emozioni e più lo sciame si intensifica!
E mi dico che non è stato facile vivere con quel brusio ininterrotto per così tanto tempo.
Sono stata cieca, sorda, pretenziosa, spietata, terribilmente affranta e annoiata!
Non sono stata sincera con me stessa, a volte nemmeno con gli altri, sempre a costruire meticolosamente il mio personaggio!
Mi sono rimproverata per i miei eccessi, per i miei insuccessi, per l'indifferenza di altri!
Non è stato facile vivere così.
Eppure sono andata avanti.
Nel silenzio ho sempre chiesto a me stessa di superare moltissime prove!
Sono stata così leggera tra le vite degli altri ed elefante nella mia!
No, non è stato per niente facile vivere così!
E mi stupisco, perché pensavo che quello che stava accadendo era solo mio, frutto delle mie scelte e del mio sentire! Ed invece il "teatrino della malattia" consuma il suo dramma in modo simile moltissime di noi!
Allora capisco che non posso darmi la colpa di tutto, che questa è proprio una malattia!
E capisco che devo avere rispetto di me stessa e di tutti quelli che la stanno attraversando!
Mi stupisco del grande lavoro che ho fatto per uscirne, di tutte le fasi che ho attraversato e di essere sopravissuta!
Forse ancora oggi non me ne rendo realmente conto!
È come oltrepassare un labirinto, ti senti spesso ad un bivio e non sai quale scelta sia giusta, a volte fai i conti con una strada cieca e devi ritornare indietro sui tuoi passi, ma in qualunque punto tu sia, non perdere mai la speranza di trovare l'uscita, magari pensi sia finita quando l'uscita è lì poco distante da te!
E poi penso che ho conosciuto il mio mostro, l'altra parte di me e ho imparato a conviverci!
Non potrà più sorprendermi, destabilizzarmi, sconfiggermi!
Ci sono persone che si spaventano di loro stessi, di quella parte che non comprendono!
Io la mia l'ho conosciuta, l'ho odiata, detestata, combattuta, mi sono data per vinta lasciandole tempo, energia, me!
Il "Mostro", non è altro che la parte più fragile di me, ha una voce che ho imparato a tradurre e mi chiede di non dimenticarmi più! Di ascoltarmi!
Volevo essere una farfalla leggera e volare sopra la mia vita in modo incantevole! Ma sono invece molto di più! Sono un raggio di luce che riflette molte sfumature di colori!
Clara
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