Ora siediti e fai un respiro profondo.
Sei sorpresa, non è vero?
Dopo anni passati a cercare te stessa, eccoti qua.
Troppo presto ti sei trovata faccia a faccia con la crudeltà della vita e così sei corsa via.
Hai avuto paura e sei fuggita in cerca di un barlume di speranza e perché no, anche di qualche risposta.
Questo viaggio si è rivelato più faticoso del previsto a tal punto che hai deciso di toglierti del peso di dosso per viaggiare più leggera.
Pensavi di aver trovato la scorciatoia e, senza riflettere attentamente, hai proseguito per la tua strada.
Quello che dapprima era un peso da 10 è diventato da 20, poi da 30 e così via.
Tu che eri partita alla ricerca della felicità perduta, ti sei trovata davanti a un burrone.
Hai avuto paura.
Questa volta però la paura aveva un aspetto diverso, più subdola e martellante, fatta di numeri e di schemi.
Fatta di privazioni e di digiuno, di bugie e di sofferenza.
Era un continuo scendere a patti con te stessa, convincerti di meritare uno spicchio di mela dopo due giorni con lo stomaco vuoto.
Stavi cercando di tirare fuori tutta la delusione e la rabbia per non avere trovato le risposte che cercavi, per avere imboccato la strada sbagliata.
Il mondo pian piano ha iniziato a perdere colore e tu con esso.
Stanca di tutto, ti sei seduta sul ciglio del burrone a guardare il tempo scorrere lentamente e quel vuoto dentro diventare una voragine.
Sarebbe bastato un leggero soffio di vento a farti perdere l'equilibrio.
Nonostante tutto, sei rimasta lì a lungo, immobile e pensierosa, indecisa se alzarti o lasciarti andare.
La paura si è fatta da parte.
Guardando intorno, ti sei riscoperta nella vastità di quel posto e hai fatto un passo indietro.
Il mondo pian piano ha iniziato a riprendere colore e tu con esso.
Oggi eccoti qua, di ritorno da questo lungo viaggio mentre raccogli i pesi che ti eri lasciata alle spalle.
Non avrai trovato le risposte che speravi, ma hai avuto coraggio di ritornare indietro.
Con l'augurio che questo coraggio non ti abbandoni mai, ti stringo forte.
Sei sorpresa, non è vero?
Dopo anni passati a cercare te stessa, eccoti qua.
Troppo presto ti sei trovata faccia a faccia con la crudeltà della vita e così sei corsa via.
Hai avuto paura e sei fuggita in cerca di un barlume di speranza e perché no, anche di qualche risposta.
Questo viaggio si è rivelato più faticoso del previsto a tal punto che hai deciso di toglierti del peso di dosso per viaggiare più leggera.
Pensavi di aver trovato la scorciatoia e, senza riflettere attentamente, hai proseguito per la tua strada.
Quello che dapprima era un peso da 10 è diventato da 20, poi da 30 e così via.
Tu che eri partita alla ricerca della felicità perduta, ti sei trovata davanti a un burrone.
Hai avuto paura.
Questa volta però la paura aveva un aspetto diverso, più subdola e martellante, fatta di numeri e di schemi.
Fatta di privazioni e di digiuno, di bugie e di sofferenza.
Era un continuo scendere a patti con te stessa, convincerti di meritare uno spicchio di mela dopo due giorni con lo stomaco vuoto.
Stavi cercando di tirare fuori tutta la delusione e la rabbia per non avere trovato le risposte che cercavi, per avere imboccato la strada sbagliata.
Il mondo pian piano ha iniziato a perdere colore e tu con esso.
Stanca di tutto, ti sei seduta sul ciglio del burrone a guardare il tempo scorrere lentamente e quel vuoto dentro diventare una voragine.
Sarebbe bastato un leggero soffio di vento a farti perdere l'equilibrio.
Nonostante tutto, sei rimasta lì a lungo, immobile e pensierosa, indecisa se alzarti o lasciarti andare.
La paura si è fatta da parte.
Guardando intorno, ti sei riscoperta nella vastità di quel posto e hai fatto un passo indietro.
Il mondo pian piano ha iniziato a riprendere colore e tu con esso.
Oggi eccoti qua, di ritorno da questo lungo viaggio mentre raccogli i pesi che ti eri lasciata alle spalle.
Non avrai trovato le risposte che speravi, ma hai avuto coraggio di ritornare indietro.
Con l'augurio che questo coraggio non ti abbandoni mai, ti stringo forte.
Giulia
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