Ci sono momenti in cui il buio è luce.
Ci sono momenti in cui è
giusto e naturale sentirsi crollare.
Momenti in cui è
necessario urlare silenziosamente la propria rabbia.
Momenti in cui ci si sente
traditi da un destino beffardo.
Momenti in cui il dolore è
talmente forte da toglierti il respiro, da chiuderti lo stomaco.
Momenti in cui pensi
persino che sia giusto annullarti, per vedere se tutto fa meno male.
Momenti in cui hai bisogno
di muri e di steccati alti, per non vedere nulla.
Poi capisci che non poi
continuare a farti del male, che ad un certo punto è bene fermarsi un istante,
fare luce dentro te stesso, e tirare un sospiro profondo.
E così ti rendi conto che
ci sono situazioni a cui non puoi dare una spiegazione. Situazioni dove non
serve neppure sapere perché accadono. Accadono e basta. Accadono e basta.
Capitano, come capita la pioggia in un bel giorno d'estate.
Ciò che ti resta da fare è
tirare fuori tutto ciò che hai dentro. Devi riunire le energie residue che ti
sono rimaste, parlando con gli altri, raccontarti, raccontare, aprire e
talvolta spalancare la porta del tuo cuore per far crollare il muro del
silenzio. Bisogna per forza e con forza ricostruirsi e se è necessario,
cambiare. Durante il cammino ci saranno persone che non capiranno o che fingeranno
di capire, ma nello stesso tempo si incontreranno altre persone pronte ad
ascoltare e a condividere i nuovi sorrisi che il dolore aveva mascherato.
Non ho mai dato troppa
importanza a chi mi diceva "Roby, volere è potere", forse perché la
consideravo la solita frase fatta, il solito luogo comune.
E invece, a distanza di
tempo, posso confermare che non c'è nulla di più vero. Dobbiamo fare questo
sforzo di volontà, senza paura. Soltanto in questo modo potremo ottenere dei
risultati.
Roberta
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