Lo so che ti
sembra che il buio che sta prendendo il sopravvento vincerà. Lo so che il
freddo ti è penetrato nelle ossa e nell’anima, e che l’intorpidimento ha fatto
sbiadire tutti i colori nella tua vita. Ti senti sola e spaventata. Le
decorazioni e gli inviti alle feste natalizie sono l’ultima cosa che ti passa
per la testa.
Ti inventi
scuse a destra e a manca per evitare ogni contatto con il cibo.
Ti inventi
scuse a destra e a manca per evitare contatti con le persone, qualunque
contatto. La tua ibernazione è iniziata ben prima che le festività arrivassero,
perché questo periodo della tua vita era già dannatamente buio e freddo.
Ti guardi allo
specchio al mattino e il riflesso che ti fissa è qualcuno che non riesci a
riconoscere. Occhi spenti e pelle morta, l’espressione piatta finché non ti
incolli un sorriso per quelli che ti stanno intorno. Capelli che non staranno
al gioco e un corpo nel quale odi stare. Cominci a chiederti come ci sei
arrivata fin qui.
Camminando per
le strade infagottata in decine di strati di vestiti, non ti puoi nascondere
dal luccichio delle decorazioni e dal flash delle macchine fotografiche dei
gruppi di amici felici intorno a te. I centri commerciali sono affollati di
bambini e famiglie nel pieno delle loro vacanze, aspettando di vedere Babbo
Natale. Ti senti come un ospite indesiderato nell’allegria delle festività. Il
tuo appartamento ancora dev’essere addobbato.
Quest’anno ti
ha lasciata sconfitta, persa. Hai fatto del tuo meglio per lottare, ma ti stai
spegnendo lentamente. Tutto quello che desideri è essere di nuovo normale.
Lo so, ci sono passata.
Non c’è una
cura magica. Non c’è un segreto che io ti possa rivelare, sebbene vorrei
disperatamente averne uno. Ho passato tante festività pregando che la mia
situazione fosse diversa, accusando me stessa del casino in cui mi ero
ritrovata. Ma questo non è un casino che hai causato tu. Il tuo disturbo alimentare non è colpa tua. E’ un
disturbo che tu hai, ma questo non significa che tu sia il tuo disturbo.
Tutto quello
che posso dirti è: per favore, non mollare. Per
favore, non mollare, non arrenderti, anche se ti sembra la cosa più semplice da
fare. So che sei fragile ed esausta, ma cerca di fare semplicemente del tuo
meglio per continuare a lottare. Sei una combattente, una sopravvissuta e una
guerriera. Sarà sempre una lotta
dura, ma tu ce la puoi fare. Potrà essere un viaggio lungo, ma
questo non significa che durerà per sempre.
Sappi che non
sei mai sola. Ci sono molte altre persone che come te stanno lottando, come te
in viaggio verso la guarigione.
Fai un
respiro profondo. Lascia andare tutto. Riparti. Continua a lottare.
Kylee
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