In questa Giornata, ragazza, vorrei farti vedere che si può stare bene, che è possibile tornare a sorridere ed essere per un attimo spensierati, che non ha senso odiare il cibo e se stessi, che rifiutando l’aiuto rifiuti la Speranza, la tua profumata giovinezza, il tuo sguardo fanciullesco,la possibilità di vincere contro questa malattia.
E poi tu, donna, che hai perso la tua strada: cammini senza meta, stremata, divorata
dall’ossessione, fragile come non mai… A te Vorrei sussurrare che esiste una via per la libertà, che qualcuno è disposto ad Ascoltare il tuo dolore.
Se solo poteste anche voi osservare un tramonto e rimanerne incantate, assaggiare i sapori della poesia, sentire le note dei vostri sentimenti, guardare al futuro con testa alta e coraggio, toccare le stelle e i vostri sogni.
E poi tu, donna, che hai perso la tua strada: cammini senza meta, stremata, divorata
dall’ossessione, fragile come non mai… A te Vorrei sussurrare che esiste una via per la libertà, che qualcuno è disposto ad Ascoltare il tuo dolore.
Se solo poteste anche voi osservare un tramonto e rimanerne incantate, assaggiare i sapori della poesia, sentire le note dei vostri sentimenti, guardare al futuro con testa alta e coraggio, toccare le stelle e i vostri sogni.
Oggi, 15 marzo, vorrei poter dire a ognuna di voi che arriverà il momento di svolta, diventerete anche voi Animi puri e affettuosi, corpi di giovani e donne pronte a lottare, menti decise e sicure: con un unico obiettivo, riconquistare la Vita.
Così deve andare, siete persone importanti come tutti gli altri, meritate anche voi una carezza, un’attenzione, qualcuno che vi tenga la mano.
Non potrà essere per sempre buio e solitudine, non potrà continuare a vita questo dolore
paralizzante.
Il sole sorgerà, è una promessa.
Alessandra Pollazzon
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