Secretum
per chi la sente nascere dentro, la porta in grembo finché c’è spazio, la
strozza nell’attorcigliarsi dello stomaco mano a mano che la propria massa si
assottiglia, la fa salire al cervello e da lì non la controlla più, annega,
scompare dentro e fuori poco più.
Secretum per chi la scorge, la osserva; per chi dall’esterno la vive e
piano piano ne è a sua volta soffocato. Troppe le facce di questa bastarda
riluttanza verso il cibo che altro non è che fame d’amore. Secretum per chi
ogni giorno decide quante chilocalorie avrà la sua felicità da lì al prossimo
balzo in giù, alla prossima abbuffata, al prossimo rigetto; per chi ogni giorno
prima di mangiare, di bere, deve chiedere il permesso; per chi ha sempre più
paura fino a non sapere nemmeno più di cosa; per chi inizia a controllare tutto
senza capire che non sta controllando niente; per chi decide di scomparire per
farsi cercare; per chi usa il proprio corpo come un manifesto; per chi davanti
ai mali della vita si trova addosso il giubbotto dell'anoressia, della bulimia
e in quel momento non può fare altro che credere che sia quello più onesto.
Secretum per chi vede la figlia, il figlio, la moglie, il marito, la mamma, il
papà, la zia, lo zio, i nipoti, Marta, Giulia, Federico, Matteo, Luca, Sara
trasformarsi davanti ai propri occhi: Secretum perché la bastarda non fa
distinzioni, perché è impossibile capire finché con quella non ti ustioni.
Secretum
per chi scorge anime acerbe e al contempo troppo mature, nel mentre rifiutano l’essere e le loro vite
troppo dure; anime che non sanno più cosa significhi il piacere, condividere,
fidarsi; anime che rifuggono da ogni abbraccio e dai vestiti attillati, che
hanno solo bilance e lassativi come alleati; anime che non sanno più nemmeno
cosa significhi la musica e il verso senso del giocare, del danzare … anche se
le si coglie sempre in allenamento e ne fanno tanto di camminare. Secretum perché di primo impatto ogni parola
si rivela sbagliata: dal <> al <>.
Secretum
perché non si sa cosa fare se si vede proprio figlio abbufarsi e poi vomitare o
rifiutarsi totalmente di masticare.
Secretum
perché non è possibile scorgere come dietro e dentro a questi gesti non ci sia
alcuna debolezza, ma una forza di volontà astrale anche se usata male, che da
enorme potenzialità diviene arma letale.
Secretum
per chi, da un punto di vista un poco più lontano, crede che la colpa sia solo
della società che sta sempre con il metro in mano, con la passerella piena di
stecchi, con jeans taglia trentasei e canoni di bellezza ormai troppo vecchi.
Osservazioni che non si possono né negare né contestare, ma che raccontano di
stereotipi che da soli non possono bastare a spezzare 7 milioni di famiglie; a
far ammalare 3 milioni di persone nel nostro Belpaese; a creare un arma che
prima tra tutte uccide ragazze tra i 12 e i 25 anni e di cui la conoscenza
reale è ancora tropo lieve. Se è vero che il 95% inizia con una dieta e che
questi tempi vedono i numeri crescere con sproporzione, come mai successo prima
di questo secolo colmo di troppa
‘ragione’… forse non è solo per la televisione; ma perché le relazioni
genitori-figli, uomo-donna, individuo-società … non sono in grado di fornire
un’adeguata nutrizione. Forse ci sono più intoppi di quelli che vediamo e non
solo perché abbiamo un cellulare in mano, ma perché ci siamo spinti un po’
troppo lontano … e non si possono lasciare alle spalle i valori fondamentali; i
ritmi di lavoro umani; il mito dell’onesto al posto che quello del successo; il
rispetto; il calore della famiglia; il supporto di una mano che non ti frega,
ma ti piglia; la divisione tra ciò che è bene e ciò che è male … non può essere
sempre personale. Il corpo diventa per
alcuni espressione di un linguaggio non verbale: rabbia che si crea e che
rimane; conflitto tra desiderio e rinuncia; incapacità o impossibilità di
trovare un proprio posto tra le braccia delle persone importanti, dentro a sé
stessi, in mezzo alla collettività.
Altra
causa di quest’aumento che pace non si dà è la reticenza verso le cure: sempre
più difficile a estirpare si fa questo male, nonostante l’età si continui ad
abbassare, sempre meno decidono di collaborare.
Negare per continuare, per non voler guardare, vedere; negare perché a
volte davvero non ci si accorge di quello che
sé stessi succede. Però si
continua a nascondersi quando è l’ora di mangiare, si dice di avere voglia di
stare soli in camera per consumare e di voler vedere con quali ingredienti si
sta per cucinare; però si continua a osservarsi allo specchio in modo ossessivo
o viceversa non ci si vuole nemmeno avere un contatto visivo; però con gli
amici non si ha più voglia di uscire e il peso continua a scendere … il rifiuto
a salire; però magari la pasta ‘può
andare’, ma poi si corre di là e che
fine ha fatto non si sa. Nessuno di
questi sintomi è mai da sottovalutare, perché se è difficile curare, allora
bisogna cercare di anticipare.
Anticipare, sì, significa occhi attenti per guardare e precocemente
diagnosticare; ma anche un cuore grande per sapersi rapportare … per far sì che
l’altro non senta il bisogno di fuggire, di scomparire, di controllare, di
annientarsi o di annientare.
Qualcuno
disse “l’amore non cura, solo la psicoterapia può dare una strada sicura” , ma
di fatto nessuna cicatrice si rimargina senza colui che con sapienza la ricuce… e se la tecnica dice come operare, l’affetto è l’unica strada che può
spingere l’altro a camminare: questo in ogni momento della vita, prima che la
bastarda dentro si insidi e diventi incancrenita; ciò non significa non
ricorrere a un esperto, che è fondamentale e il più importante gesto, ma sapere
che se si sceglie di camminare da soli sarà tutto più duro e mesto.
Prevenire
e guarire significa anche divulgare, informare, insegnare… oltre che non
smettere mai di lottare. Ecco che il 15 marzo di 6 anni fa una giornata
internazionale di istituisce: quella del Fiocchetto Lilla, voluta da un papà
che ha fondato l'associazione “Mi nutro di vita” per ricordare la morte per
mano della bastarda, della sua pupilla, che in una notte si è appassita. Una
pupilla come quella di tante altre famiglie; il dramma che vivono genitori di
tanti altri figli e figlie.
E’ tutto dentro un fiocchetto: presente alle
feste sulla giacca di ogni signorotto; posto sulle bomboniere di ogni gran
evento; in rosso significa “no AIDS”; in
rosa o celeste è simbolo di vita. E’
tutto dentro a un fiocchetto : rinascita e luce per chi scala sta salita. E’ un fiocchetto lilla: unione tra il rosso,
la passione, e il blu la determinazione; lilla, colore della magia … che ogni
pregiudizio e molta ignoranza vuole portare via. E’ un fiocchetto che desidera
dare una speranza, ricordare a chi continua o inizierà finalmente a lottare che
c’è sempre un giubbotto diverso dai DCA da indossare… meno perfetti ci si
potrà sembrare, ma sarà davvero questo il motivo per non avanzare? Tra le
sfumature della diversità, in cui ogni personalità si cela, fuori da unico
grigio spento… si troverà finalmente un vero cappotto per non farsi spazzare
via dal vento. Poi, un pugno chiuso serve sempre e continuerà ad accompagnare,
ma il pugno della mano di chi nel bene e nel male stringerà sempre e solo il
soffio vitale.
Sara
Annibali
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