Pensaci. Siamo tutti dei subacquei.
Siamo ossessionati da cosa si nasconda nel nostro abisso, dalla perenne ricerca di quel qualcosa di irraggiungibile ma che, per lo stesso fatto di esserlo, incita ancora di più la sua ricerca.
Nel momento in cui ci lasciamo andare, sentiamo il peso del nostro corpo che ci trascina giù, sempe più giù, mentre proviamo una piacevole sensazione di brivido.
Alcuni di noi ad un certo punto si accorgono di essere scesi troppo, così si muovono e cominciano la risalita.
Altri invece continuano a scendere, scendere nel buio verso l'ignoto tesoro che credono di poter trovare sul fondale.
Non ti sto dicendo di non provare a cercare il tuo tesoro, perché ne hai tutto il diritto e la facoltà di scelta. Ma se, una volta toccato il fondo, scoprissi che non c'è nessun tesoro, o che non hai ossigeno sufficiente per restare lì, oppure che questo tesoro esiste ma é tanto prezioso quanto pesante da non poterlo portare in superficie con te?
Cosa scegli, perle e pietre preziose, o te stesso?
Ricorda che l'unico tesoro che potrai mai avere sei solo tu, possiedi già il tesoro della tua anima, non ti serve andare a cercarlo negli abissi dell'oscurità.
Se te ne dai la possibilità, puoi scoprire che anche in superficie c'è tutto un mondo da scoprire, un mondo che riesci a vedere ed ammirare grazie alla luce che emana, una luce più potente grazie a quella che stai emanendo tu stesso.
E ti stupirai di quante persone stavano cercando il tesoro che cercavi anche tu, solo che loro lo troveranno in te.
Elisa
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