Mi chiamo Francesco, ho 18 anni, e sto provando ad essere un normale ragazzo della mia età.
Perché “provando”? Perché purtroppo il mio passato non è stato come da piccolo lo immaginavo.
Sono sempre stato un ragazzo allegro, spensierato, sensibile, altruista, ma poi fui colpito da giudizi, prepotenze, cattiverie, bullismo, e la mia vita cambiò profondamente. Quel dolore era troppo forte da sopportare ed è proprio così che è iniziata la mia anoressia.
Senza neanche accorgermene quella voce subdola e meschina si è impossessata della mia testa, quella malattia mi ha avvolto le sue braccia attorno, e mi ha trascinato con sè in questo vortice senza fondo. Pensavo di avere il controllo, ma purtroppo così non era, e nel giro di pochi mesi mi sono ritrovato ad essere schiavo di LEI. Agivo senza pensare a tutte le conseguenze e tutti i danni che stavo comportando al mio corpo che diventava sempre più esile, ma che io vedevo sempre più grasso, grosso, sbagliato. Nulla riusciva a fermarmi, nutrizioniste, psicologi, psichiatri, flebo, fin quando mi sono ritrovato ricoverato in un centro residenziale.
Quanto mi hai fatto male anoressia? Quanto mi hai fatto soffrire? Mi hai distrutto l’autostima, mi hai portato via dalla mia famiglia e dai miei affetti, mi hai tolto qualsiasi passione, qualsiasi emozione. Mi hai reso insensibile, costantemente irascibile, e mi hai chiuso in un mondo vuoto fatto di soli numeri. Mi dicevi che non ero abbastanza, in nulla, che non avevo toccato il fondo, quando in realtà su quel fondo ci stavo strisciando da anni.
Ma adesso sono io a parlare, anzi, urlare, sono io a dire basta, sono io a combattere, spero che presto riuscirò a toglierti la voce e finalmente ce la sto facendo!
Non lasciamoci abbattere, abbattiamola.
Chiediamo aiuto, affidiamoci a persone specializzate, lasciamoci aiutare, e soprattutto prima di parlare soffermiamoci a pensare quanto possano far male parole sbagliate.
Ti chiedo scusa Fra, ti chiedo scusa per averti fatto così male, scusami per tutte le cicatrici che oggi porti ancora dentro e fuori di te. Ti prometto che lavorerò per imparare ad amarti e apprezzarti, di nuovo.
Amiamo la vita.
Perché “provando”? Perché purtroppo il mio passato non è stato come da piccolo lo immaginavo.
Sono sempre stato un ragazzo allegro, spensierato, sensibile, altruista, ma poi fui colpito da giudizi, prepotenze, cattiverie, bullismo, e la mia vita cambiò profondamente. Quel dolore era troppo forte da sopportare ed è proprio così che è iniziata la mia anoressia.
Senza neanche accorgermene quella voce subdola e meschina si è impossessata della mia testa, quella malattia mi ha avvolto le sue braccia attorno, e mi ha trascinato con sè in questo vortice senza fondo. Pensavo di avere il controllo, ma purtroppo così non era, e nel giro di pochi mesi mi sono ritrovato ad essere schiavo di LEI. Agivo senza pensare a tutte le conseguenze e tutti i danni che stavo comportando al mio corpo che diventava sempre più esile, ma che io vedevo sempre più grasso, grosso, sbagliato. Nulla riusciva a fermarmi, nutrizioniste, psicologi, psichiatri, flebo, fin quando mi sono ritrovato ricoverato in un centro residenziale.
Quanto mi hai fatto male anoressia? Quanto mi hai fatto soffrire? Mi hai distrutto l’autostima, mi hai portato via dalla mia famiglia e dai miei affetti, mi hai tolto qualsiasi passione, qualsiasi emozione. Mi hai reso insensibile, costantemente irascibile, e mi hai chiuso in un mondo vuoto fatto di soli numeri. Mi dicevi che non ero abbastanza, in nulla, che non avevo toccato il fondo, quando in realtà su quel fondo ci stavo strisciando da anni.
Ma adesso sono io a parlare, anzi, urlare, sono io a dire basta, sono io a combattere, spero che presto riuscirò a toglierti la voce e finalmente ce la sto facendo!
Non lasciamoci abbattere, abbattiamola.
Chiediamo aiuto, affidiamoci a persone specializzate, lasciamoci aiutare, e soprattutto prima di parlare soffermiamoci a pensare quanto possano far male parole sbagliate.
Ti chiedo scusa Fra, ti chiedo scusa per averti fatto così male, scusami per tutte le cicatrici che oggi porti ancora dentro e fuori di te. Ti prometto che lavorerò per imparare ad amarti e apprezzarti, di nuovo.
Amiamo la vita.
Francesco
Ciao Francesco, accolgo con affetto le tue parole e l'invito ad amarci ogni giorno un po' di più. Un abbraccio, V.
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