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Questo spazio è dedicato a tutti coloro che vogliono CREARE UNA NUOVA CULTURA SUI DCA. Siete tutti importanti perchè unici, così come uniche sono le vostre storie e i vostri pensieri. Questo Blog resta quindi aperto a chiunque voglia proporre o condividere, perché Mi Nutro di Vita è di tutti ed è fatta TUTTI INSIEME.
domenica 17 marzo 2019
Mignon
Sono quasi le cinque del mattino, e tu hai preso sonno da poco. Mi son girato nel letto per ore, la mente ha lavorato come impazzita, proiettando sulla parete della stanza numeri e figure, mentre l’alba ha accolto i miei metodici gesti.
Una tisana con poco zucchero, ecco il tuo pasto giornaliero.
Io ieri ne ho bevute sei; venivo in camera e bussavo piano, ti domandavo se ne volessi, preparandomene una per invogliarti.
Tu sembravi così assente, fissavi il vuoto che t’era diventato amico e che sembrava volesse fagocitarti, scuotevi la testa e mi dicevi che no, non volevi nulla, non avevi fame.
Quando eri appena una bambina e passeggiavamo insieme, ti compravo sempre una dolce sorpresa. I mignon erano i tuoi preferiti, e Dio solo sa, figlia mia, quanto rimpiango quei giorni. Quando ridevi così spensierata ed i tuoi occhi coloravano l’aria d’aprile,la tua bocca così impiastricciata di cioccolato e zucchero a velo, e tu dicevi che erano così buoni e che ne volevi altri. Ed ancora, ed ancora...
Oggi ti sento piangere in segreto, chiusa nel bagno, seduta per terra, mentre guardi le tue cosce smagrite, conficchi le tue unghie nella carne, ti maledici. A volte gridi, dici che c’è ancora tanto lavoro da fare. Che si può sempre migliorare. Che in fondo saltare qualche pasto non fa nulla. Mi guardi con quell’espressione stralunata, troppo lucida.
Io ti accarezzo la schiena contando una ad una le vertebre, giro come un folle per ogni via di questa maledetta città, mentre tu sei a scuola, e non sai. In ogni farmacia domando se hanno scorte di quegli integratori che la nutrizionista ti ha
obbligato a bere. Supplico tutti e tutti sembrano compatirmi. Come se sapessero, o sospettassero l’orrore che ho dentro ogni qual volta mi sveglio, in piena notte, e calcolo di nuovo quanti grammi di cibo hai assunto, quante calorie son riuscito
a farti prendere. Calcolo e mi mordo il labbro pensando al tuo esile corpo sulla bilancia che trema perché quelle gambe enormi sono un abominio per te, che si può sempre migliorare.
Tu ingurgiti il tuo intruglio dolciastro in silenzio, breve liquido d’una vana salvezza, ed io tiro un sospiro di sollievo, dicendomi che non perderai i sensi, non oggi almeno.
Sono qui sul bordo del letto; ho smesso di contare. Scrivo brevi righe che forse non leggerai mai. Vorrei proteggerti dal freddo del mondo, amore.
Da questi spettri di vetro che ti tormentano, che ti modellano restituendoti immagini che non corrispondono al vero.
Che, con i loro ghigni, ti riempiono la mente di bugie, ti avvelenano il cervello. Vorrei donarti i miei occhi, anche solo
per un istante, affinché tu comprenda.
Vorrei riportarti all’aprile di tanti anni fa, quando il sole si riversava caldo sulle tue guance rosse e tu avevi i tuoi bei mignon in mano.
Oggi ti aggiri in casa e la tua figura sembra quasi levitare. Scansi un piatto dopo l’altro, rifiuti timidamente pranzi i compagnia; bevi senza protestare gli integratori ed aspetti impaziente il giorno successivo per risalire sulla bilancia e constatare gioiosa il tuo piccolo successo.
Ti chiedo perdono.
Ti chiedo perdono per la mia ira, per aver minacciato di portarti via, in una clinica. Ho alla prima pagina dell’agenda un numero d’emergenza da chiamare, che non ho ancora digitato, non so nemmeno perché. Ti chiedo perdono perché le tue lacrime sono anche mie, perché quell’atroce verità rimbomba ogni giorno nella mia testa.
Stai morendo, Mignon.
Anche se mi dico di no. Anche se tutt’ora, proprio adesso che scrivo e che ho smesso di contare, spero di prendere nuovamente sonno per un paio d’ore, di svegliarmi come da un brutto sogno. Spero che quella verità non ci sia. Non più ormai.
Spero.
Papà
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Testo di Sahara Rossi, primo classificato al concorso "Racconti affAMATI" indetto dall'Associazione Mi Nutro di Vita in occasione dell'VIII Giornata nazionale del Fiocchetto Lilla (15 marzo 2019).
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