Non è sempre facile.
Anzi, non è per niente facile, ma bisogna tenere i denti stretti e andare
avanti.
L'altro giorno dalla
dottoressa una signora anziana ha detto "da giovane ero magra, portavo una
44". Wow. Wow iniziò a pensare la ragazza che le era difianco, ~anche io
portavo una 44 ma non è mai stata una TG magra, ma curvosa. E sai cosa? Per me
ora è difficile portarla. A dire la verità non ci voglio più arrivare, ma so
che con il tempo anche quello arriverà e, volere o non volere bisogna
accettarlo. ~ Lei era una di quelle tante ragazze felici, sempre con il
sorriso. Una di quelle che se né fregava di come girava il mondo attorno a sé.
Lei voleva sempre uscire, divertirsi e fare cazzate, ma anche per lei quel
giorno era arrivato. Stava diventando troppo perfetta, troppo seria, paura di
uscire con gli amici o andare a casa di qualcuno. I suoi genitori si erano
accorti che qualcosa non andava. Iniziarono ad indagare, tutto in casa stava
diventando troppo strano. Dov'era finita quella ragazzina scherzosa, quella
che non smetteva mai di parlare? Dov'era? Bah neppure lei sapeva che fine
aveva fatto, ma sapeva solo che lei non poteva più specchiarsi perché stava
diventando un mostro e mai bella sarebbe stata ai suoi occhi. Ormai stava
diventando impossibile viverci. Urlava per ogni minima cosa che le si diceva,
piangeva in camera nel suo angolino senza dire nulla a nessuno, iniziava a
tirarsi i pugni in pancia, dopo "mangiato" correva in camera metteva
la tv a tutto volume e iniziava a fare tutto quello che l'avrebbe portata a
eliminare le CAL del cibo assunto. Basta, così non si poteva andare avanti.
Pure i professori intervenirono chiamando i genitori. Ma purtroppo la risposta era
"non sappiamo più cosa fare, è seguita da dietista e psicologo, andiamo 3
giorni a settimana per farle fare anche i pasti seguiti, ma non sappiamo più
dove mettere le mani, noi stiamo morendo". Veramente loro, anzi, la
famiglia stava morendo. E per chi? Per cosa? Per lei? Eee si...; lei stava
facendo morire tutti. Pure gli amici, più che dirle "sei magra" non
potevano fare altro, anche perché non sai mai come poteva reagire.
Ormai era arrivata a
non ragionare più. Dopo tanta attività fisica, i sorrisi falsi fatti davanti
agli altri per dire "va tutto bene", quei pianti versati di nascosto nella sua
cameretta, la vita perfetta che si stava facendo, anche se sapeva che la
"perfezione" non esisteva e dopo tutto quello che la malattia le
stava imponendo ha detto BASTA È ORA DI FINIRLA. Così chiese ai suoi e ai
dottori, che da tempo la stavano seguendo, di aver bisogno di rinforzi ancora
più alti di quelli che aveva e ormai già da tempo pensato dai suoi cari, chiamarono un ricovero. Entrò nella casa del ricovero il
24/10/2016, dove iniziò il suo percorso di guarigione per 5 mesi e tra mille
pianti per la voglia di tornare a casa ecc...il 27/03/2017 quando le dissero
che poteva tornare a casa, iniziò a gioire.
Ora lei ha trovato la
libertà, la vita, ha capito quanto è brutta questa malattia e non è un
capriccio o un vizio, ma è una forma di non accettarsi per come si è, e molte
volte fa uscire il punto debole che per tanto tempo ha tenuto nascosto dentro.
Questa ragazza sono io, una ragazza che ora sta bene, non mento se dico che a
volte qualche crisi c'è, ma la voglia di vivere è ancora di più e così a denti
stretti ci si rialza e si va sempre più avanti. Fanculo alla malattia e quelle
persone che dicono che il "bello è il magro", perché ognuno è bello a
modo proprio. Io ora sono tornata a fare tutto, ho potuto ritornare a studiare
dopo le dimissioni completando la maturità con i miei compagni/amici, sono
tornata a ballare, ma soprattutto sono tornata a VIVERE!!
Francesca Antoni
Nessun commento:
Posta un commento