Cara Bestia,
è proprio vero che tante
volte non sai nulla di te stessa fino a che non ti trovi a doverti realmente
salvare. Quattro anni fa non sapevo nemmeno cosa significasse la sofferenza
fisica, la voglia di urlare talmente stavo male, quando il desiderio di morire
era più forte rispetto a quello di lottare. Mi trovavo spesso sola a fissare il
vuoto in cerca di risposte, anche se l’unica vera domanda che mi ponevo era: “perché
proprio a me?”
Oggi, dopo quattro anni,
qualche risposta sono riuscita a darmela. Ma ancora oggi mi chiedo come abbia
fatto a sopportare certe sofferenze, certe vere e proprio violenze sul mio
corpo, dal correre più di due ore al giorno senza aver ingerito nulla, i bagni
gelati per attivare ancor di più il metabolismo, le notti sveglia a pensare a
come non mangiare il giorno dopo pur di sentirmi completamente svuotata. È
stata una vera e propria lotta contro la mia persona. Sono diventata ciò che odiavo,
una ragazza depressa, senza obiettivi, non sorridevo più. Che fine aveva fatto la Nicole solare, quella
ragazza che veniva notata solo e unicamente per il suo sorriso, il suo umorismo
e quell’ironia folle e spensierata?
Ho ucciso la mia
infanzia, entrando in un mondo che nessuno dovrebbe mai conoscere.
È strano a dirsi, ma
tutto questo non lo augurerei mai a nessuno, nemmeno alla persona più cattiva
al mondo, ma a me stessa si. Si, proprio così, ho saputo cogliere i lati positivi
di questa esperienza, ho avuto la forza di creare una nuova me, pur sapendo che
rimarrà sempre un enorme cicatrice, sempre pronta a riaprirsi ma consapevole di
ciò che è capace di fare. Bisogna essere in grado di
accettare tutto ciò che arriva perché sono arrivata alla conclusione che se Dio
o chiunque altro abbia deciso per me, mi ha fatto vivere tutto questo è perché
era ed è consapevole che sarei riuscita a superarlo, pur facendomi davvero
tanto male. So di non essere perfetta e so anche che non lo sarò mai. Ma è
proprio qui che la gente sbaglia, non si diventa Anoressiche perché si vuole
ambire ad una taglia 38 e la mitica formula 90 60 90.
A me personalmente non è
mai interessato entrare nella taglia più piccola di un pantalone perché pur
arrivata a comprare una taglia da bambina, mi sentivo ugualmente grassa, piena
e pesante di un qualcosa che non riuscivo più a sopportare. Non mi sentirò mai
una ragazza stupida per ciò che ho fatto, semplicemente ho cercato la strada
che mi sembrava più semplice per colmare un mio problema, per cercare la
felicità davvero impossibile da ottenere.
Avrei infinità di cose
ancora da scrivere, ma oggi scelgo me, scelgo di mollare un discorso a metà,
scelgo di buttarmi sul divano e non pensare più a nulla, scelgo di non dover
obbedire alla mia mente malata e continuare a scrivere fino a piangere. Scelgo
me cara bestia, ma soprattutto scelgo di non uccidere la Vita.
Nicole
💜
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