“Quello che il bruco chiama fine
del mondo, il resto del mondo lo chiama farfalla”.
Sei un’anima in un corpo, non
soltanto un corpo. Amalo, curalo, vestilo bene, nutrilo. Ricordati una cosa: il
tuo corpo è la casa della tua anima, merita e necessita cure ed amore. Non hai
paura di scoprire nuove cose, di provare, di accrescere le tue conoscenze, hai
paura però dei segni sul tuo corpo, del mezzo chilo in più, di quella ruga
vicino agli occhi, di quel brufolo sul mento pronto a far capolino. Il brufolo
passa e i segni che ci sono rappresentano la tua storia. Abbine cura e non
spaventarti di essi, nessuno li noterà se tu sarai la prima a fregartene, e se
li noterà, non per forza li guarderà con occhi di critica come pensi.
Non smettere mai di credere in te
stessa, mai. Solo tu hai la facoltà e la capacità di amarti e di bastarti; ma,
allo stesso modo, solo tu sei in grado di annientarti e di sminuirti fino a
farti sentire una nullità. Sei umano, l’imperfezione è il tuo pane quotidiano.
Oltre ad essa ricorda che esiste anche il miglioramento, l’accettazione e la
soddisfazione. Migliorarsi ogni giorno, accettare anche i propri limiti e le
proprie pecche, cercando di renderle più sottili e di reinventarle e sii
soddisfatto di dove sei ora. Certo, la strada è ancora lunga, molte volte ti
senti inutile o ti pare di non aver concluso nulla nella tua vita. Non è così.
Saresti falso ad affermare una cosa del genere. Il fatto che tu non abbia
ancora trovato la tua strada, non implica che tu non abbia fatto o che tu non
stia facendo nulla. Pensa che poco più di un anno fa avresti gestito il tutto
semplicemente non gestendo nulla e abbracciando una tazza del bagno per
eliminare quello che avevi ingurgitato per zittire i tuoi problemi. La strada
giusta non l’hai ancora trovata, ma, come si suol dire, “tutte le strade
portano a Roma”. Magari non ci arrivi in cinque ore, ma in dodici, ma ci
arrivi. La bellezza che troverai sarà la stessa. Ci saranno anche delle strade
senza uscita lungo il tuo percorso, delle vie interrotte, delle deviazioni, dei
cantieri che lo rallenteranno. Farai delle soste lungo il tragitto perché sarai
stanco e, alle volte, ti chiederai perché hai deciso di metterti in viaggio.
Quando sarai arrivato a destinazione tutto sarà chiaro. L’arrivo sarà sempre
seguito da un nuovo percorso e poi da un altro ancora. Riuscire a trovare un
senso a quello che si fa, renderà la tua crescita ricca di senso e peserà molto
meno nei momenti bui e difficoltosi.
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